Participate Translate Blank profile picture
Image for Le città europee all'insegna del verde

Le città europee all'insegna del verde

Published on

Translation by:

Roberto Lapia

societàLifestyle

L'80% degli europei vive nelle zone urbane, e l'80% dell'energia viene consumata nelle città. Dal 19 al 21 maggio 2010, la sesta conferenza europea delle città sostenibili a Dunkerque (Francia), ha riunito 1.800 rappresentanti delle città e delle collettività locali, per promuovere lo sviluppo sostenibile. Più che ad una "moda ecologica", i partecipanti hanno fatto appello ad azioni concrete di governance locale e di democrazia partecipativa. Dal 2009, la convenzione dei sindaci, iniziativa lanciata dalla Commissione Europea e firmata da circa 1.600 primi cittadini di 36 paesi diversi, va nella stessa direzione. Ecco un tour d'orizzonte di otto città europee che non hanno atteso il summit di Copenaghen per mettere in pratica delle soluzioni verdi. 

 Eva-Lanxmeer: il ritorno degli hippy

250 alloggi, 40.000 m² di uffici e superfici professionali, una fattoria urbana ecologica: il quartiere socio-ecologico di Culemborg, nei Paesi Bassi, è stato lanciato nel 1994 dalla fondazione EVA, ma gli abitanti vi hanno giocato un ruolo attivo. Case equipaggiate di fotovoltaico, recupero dell'acqua piovana, e nessuna barriera tra le case: segno di una vita di comunità? Chi ha detto che gli hippy erano finiti? (Foto: BondBeterLeefmilieu/flickr)

L'insuperabile Copenaghen

La città che ha ospitato il summit sul clima nel dicembre 2009, è anche la "città verde" d'Europa, secondo il "Green City Indew", pubblicato dall'Economist Intelligence Unit. Lo studio, sponsorizzato dalla Siemens, si concentrava su 8 fattori: le emissioni di CO2, l'energia, gli alloggi, i trasporti, l'acqua, la qualità dell'aria, il riciclaggio dei rifiuti e la governance ambientale. (Foto: Mamzel*D/flickr)

Odense: il paradiso delle bici

Più di 500 km di piste ciclabili, un festival annuale di biciclette, tutto è concepito perché le due ruote possano spostarsi senza problemi a Odense. In dieci, gli spostamenti in bicicletta sono aumentati del 20% nella città danese. Qui un computer a "due ruote" ad Odense: più le biciclette circolano più le cifre aumentano. La barra segna il numero di biciclette che hanno circolato durante un'intera annata. (Foto: bru76/flickr)

Güssing: la città

Come fa una città a diventare completamente autonoma nel consumo d'energia? Produzione di biogas, dal mais e dall'erba, di biodiesel dalla colza, installazione di panelli solari e fotovoltaici. Tutti questi sforzi hanno permesso alla città austriaca di ridurre i propri consumi e di rendere la produzione locale di energia superiore a quella consumata. Güssing è anche un centro di formazione sullo sviluppo sostenibile, con un Centro Europeo per l'Energia Rinnovabile creato nel 1996, e dal 2005 anche una scuola per formare i futuri specialisti in energia sostenibile. (Foto: korom/flickr)

Friburgo: la cultura degl eco-quartieri

Riesefeld è un eco-quartiere di circa 10.000 abitanti, situato nella zona ovest di Friburgo. Per 100 anni la zona ha accolto i rifiuti della città. Dal 2004 i quartiere è all'avanguardia dell'urbanismo sostenibile: priorità ai trasporti pubblici sulle automobili, energia solare, recupero dell'acqua piovana, costruzioni di edifici a basso consumo, ecc. Si annulla la separazione tra vite private e vite professionali, con la creazione di zone miste. La costruzione di Riesefeld dovrebbe terminare nel 2010. Friburgo ha anche un altro eco-quartiere: Vauban. (Foto: adeupa/flickr)

Grenoble: dalla nuvola tossica al migliore eco-quartiere francese

I francesi lo sottolineano sempre: Grenoble, situata in un'enclave in mezzo alle Alpi, è stata a lungo una delle città più inquinate della Francia. Una ragione in più per darsi all'ecologia! Nel 2009 la città ha vinto il Gran Premio nazionale Eco Quartiere, per il progetto urbano ZAC de Bonne, situato nel pieno centro città al posto di una vecchia caserma. La giuria ha premiato la democrazia locale, poiché i cittadini hanno potuto partecipare ad una biennale sullo sviluppo sostenibile e sono stati implicati nel progetto.  (Foto: de Bonne.fr)

Kronsberg : l’eco-quartiere che ispira la città di Hannover

Il nuovo eco-quartiere di Hannover (Germania) avrà circa 6.000 alloggi per 15.000 abitanti. All'origine del progetto, la crisi degli alloggi nella città tedesca negli anni '90. Sono arrivati ad Hannover circa 2,2 miliardi di euro di investimenti, con la partecipazione dell'Ue, grazie al suo programma "Thernie". Tranvia e piste ciclabili sono onnipresenti, due centrali di cogenerazione provvedono al fabbisogno di riscaldamento del quartiere, e sono anche state organizzate delle formazioni tecniche di costruzioni a basso consumo. Prova che gli eco-quartieri non sono solo delle vetrine di coscienze verdi. Hannover seguirà l'esempio di Kronsberg... (Foto: t-moe/flickr)

Stoccolma: il modello Hammarby

Hammarby Sjöstad è costruito su delle rovine industriali e portuali e deve accogliere 10.000 alloggi per circa 25.000 abitanti. La sua particolarità? L'energia del nuovo quartiere, cantiere da circa 14 anni, è prodotta localmente da una caldaia alimentata da carburanti rinnovabili, ed i suoi rifiuti vengono riciclati in calore: parliamo del modello Hammarby. E Stoccolma ne beneficia: 80.000 nuovi abitanti sono giunti in città dal 1990 ad oggi, e la capitale ha dovuto costruire nuovi alloggi. Il progetto è stato imitato in altre città lontane dalla Svezia.  (Foto: Spacing Magazine/flickr)

Translated from Les villes européennes se mettent au vert