Le 5 migliori stazioni sciistiche vicino a Torino
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L’inverno è arrivato ed è il momento di andare a sciare. Sì, ma dove?
Se il vostro sport preferito è la raccolta di margherite, è l’annata giusta. Se invece adorate le montagne innevate, penso sia necessario aspettare ancora un po'. La maggioranza delle piste sono ancora brulle, ma per farci trovare pronti cerchiamo di capire quali sono le 5 migliori stazioni dove passare i vostri prossimi 5 fine settimana.
Cervinia: il ghiacciaio più emblematico
Il Cervino è una delle montagne mitologiche della Val d’Aosta. La pista Ventina (numero 7) a Breuil Cervinia è una delle piste italiane più belle e famose. 11 chilometri di forti emozioni che partono dai 3.480 metri del Plateau Rosà (raggiungibile con la funivia Laghi Cime Bianche) e terminano nel paese di Cervinia (2.006 metri). Il primo tratto è sul ghiacciaio perenne, dove si è messi alla prova con una "S" disegnata al contrario su un muro lungo e veloce, che offre le migliori emozioni nelle prime ore della giornata. Poi, nel pomeriggio, tendono a formarsi gobbe che rendono meno veloce la discesa. Nonostante ciò la neve rimane generalmente buona grazie dell'elevata quota media. È una delle poche stazioni dove c’è sempre neve, normalmente si inizia e si finisce la stagione a Cervinia.
Pila: sciare in Città
La parte bella di Pila è poter arrivare in centro città ad Aosta e salire con la nuova funivia fino a Pila. Le piste sono medio corte e non esageratamente difficili, a parte la "pista del bosco" (la numero 1) che è un continuo cambio di pendenza. Se riuscite a farla tutta d’un fiato per 3 volte, alla quarta partenza in seggiovia vi offrono un 1 chilo di potassio per sciogliere i crampi. La vera sfida qui è il muro ampio del Quis 2, un muro perennemente gelato: solo ghiaccio, per veri esperti!
Bardonecchia: lo snow-park ad un’ora da Torino
Partenza da Porta Nuova, ore 7:45, la maggioranza dei viaggiatori sembrano pronti per un’escursione al polo, mentre in città ci sono quasi 10 gradi. Lo snow-park di Bardonecchia è il luogo ideale per cimentarsi con salti e acrobazie con la tavola ma anche la stazione più bassa e meno interessante per gli sci. Da evitare con le temperature primaverili.
Cesana/Clavier: i monti della luna
Se amate passeggiate dolci e lunari con piste di ogni difficoltà questa è la vostra stazione; l’opzione Monginevro a soli 2 euro in più vi porta oltre confine a fare il fantomatico "colletto verde". Uomo avvisato, mezzo salvato: passato il confine, gli skilift alla francese non si prenderanno molta cura dei gioielli di famiglia; forse conviene spendere quei 2 euro per un vin brûlé. La vera sfida a Clavier è la pista 24, un canale strettissimo in mezzo ai pini dove i gatti delle nevi non riescono a passare, al primo errore scoprirete di avere un’impellente necessità di abbracciare una conifera. Purtroppo questa è l’unica discesa che mette un po' alla prova le vostre abilità.
Sestriere: il fu il mitico "Motta"
Nostalgia portami via. Il Motta, 2.800 metri, non è più lo stesso da quando usano il verricello per permettere ai gatti delle nevi di battere la pista più pendente nei dintorni di Torino. Ad ogni modo restiamo ai limiti del ribaltamento e dovrete sfoderare tutta la vostra tecnica per scendere. Se vi tremano le gambe, respirate e godetevi il panorama. Il resto della stazione è assolutamente variegata, e chiunque troverà la propria discesa tra le 212 piste collegate da 69 impianti di risalita.
Fuori categoria: La mer de glace
Detta anche l’ottava meraviglia del mondo, ha una nuova seggiovia che vi permette di salire fino a punta Helbronner, a 3.466 metri sul livello del mare Ci vuole una buona giornata per sciare fino alla base della montagna più alta d’Europa e l’arrivo è in Francia. Le pendenze non sono mirabolanti, ma dovrete cercare di non finire dentro ai crepacci.