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L'anglificazione della scuola italiana

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Le politiche linguistiche

Cari amici,

Dopo l'imposizione dell'inglese come prima lingua straniera nella scuola ad opera del ministro Moratti nei primi anni 2000, l'Italia continua l'opera di anglificazione della scuola. Secondo la nuova riforma targata Gelmini l'abilitazione a diventare insegnanti di scuola è adesso legata alla conoscenza dell'inglese.

Inoltre, una materia al quinto anno di liceo dovrà essere insegnata in inglese . Si tratta del cosiddetto Apprendimento integrato di lingua e contenuto, caldeggiato dall'Unione europea. Si tratta di uno strumento utile, a patto che vi sia reciprocità fra paesi, cioè che tutti facciano uno sforzo per imparare le lingue degli altri. Invece nel Regno Unito l'insegnamento delle lingue straniere è in picchiata. Infine, resta la possibilità di scegliere l'Inglese potenziato nella scuola media, su cui ci siamo già espressi.

L'insegnamento delle lingue straniere, quindi, continua ad essere confuso e limitato (di fatto) al solo insegnamento dell'inglese. Continua quindi l'opera di anglificazione del sistema di istruzione italiano che resta invece impermeabile alla necessità di insegnare più lingue straniere.