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Land of Myth, la Sicilia filmata da un giovane francese

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Palermo

Julien Zolli è un turista francese che è rimasto stregato dalla Sicilia. Così, ha voluto regalare ai siciliani un video, dove le immagini, accompagnate dal pianoforte di Ludovico Einaudi, ricordano la bellezza della terra in cui vivono. Oltre a riproporre il suo video, lo abbiamo contattato e ci ha raccontato le sue impressioni sulla Sicilia.

A volte una vita non basta per apprezzare la propria terra d'origine, ma un video di pochi minuti ripreso dalla prospettiva dell'occhio straniero può fare innamorare di nuovo del posto dove si è nati. Basta leggere le centinaia di commenti di molti siciliani al video di Julien Zolli, giovane video maker francese, per dimostrare questa strana legge. 

Il progetto

Sicily: Land of Myth di per sè non un'idea speciale, perché non è altro che l'ennesimo video di buona fattura che racconta il viaggio di una coppia di turisti stranieri, in un paese molto diverso. Eppure, quei cinque minuti accompagnati da Expectations di Ludovico Einaudi hanno fatto breccia nel cuore dei siciliani e il video è diventato virale sul web.  

«Credo di aver percorso circa 1500 chilometri in 6 giorni,» racconta Julien Zolli, «dormivamo ogni notte in posto diverso per vedere più cose possibili in poco tempo,» prosegue il francese rammaricato di non aver visto i mercati popolari palermitani e le isole Eolie. 

Dal 20 al 27 agosto la videocamera di Julien ha filmato però luoghi simbolici, come il centro storico di Palermo, la Riserva naturale dello Zingaro, la spiaggia bianca di San Vito Lo CapoSegesta, Trapani il giorno e la notte. Ed ancora: Erice («per gustare i dolci»), la Valle dei Templi, Aci Trezza, le vette dell'Etna, l'isola di Ortigia, Cefalù, e infine Mondello per riposare.

"Vivere in un'isola da anni e scoprirla grazie ad un video di 5 minuti"

Julien ricorda momenti particolari come quel B&B a Calatafimi Segesta nel bel mezzo delle vigne e degli uliveti. «Volevo sentirmi in mezzo al nulla, sentire le terre siciliane». E la salita "sportiva" sull'Etna o ancora la piazza Duomo di Siracusa dove ha ammirato «un'architettura magnifica che trasportava indietro nel tempo». Ma la cosa che più l'ha stupito è stata proprio la reazione dei siciliani che gli hanno scritto in un gran numero.   

«Strano, non trovi? Vivere su un'isola da molti anni e "scoprirla" grazie ad un video di 5 minuti,» spiega Julien. «In fin dei conti, è qualcosa di simbolico! Ho cominciato davvero a capire quali fossero i problemi dei siciliani: mafia, emigrazione, politica, degrado degli edifici eccetera, al punto di non essere più interessato dalla loro terra. Ho sentito una forma di collera, di scoramento e di disgusto ma allo stesso di amore del luogo dal quale provengono. Si tratta della loro terra e ho l'impressione che gli l'abbiamo portata via». 

"Siciliano" per scelta

Parole forti, ma sincere di chi è rimasto toccato dalla Sicilia. «Ho cominciato a guardare il mio film e ho avuto dei brividi perchè mi sono immedesimato in quei siciliani che mi hanno scritto e penso di avere sentito una parte delle loro emozioni».

Ma ciò che veramente gli interessava era la storia e il passato glorioso dell'isola: «Quel melange di cultura e di sapere unita alla storia ne fa un posto di gran ricchezza. Da una prospettiva esterna l'ho trovato magnifico», aggiunge, prima di soffermarsi sull'accoglienza e la gentilezza dei siciliani, «al contrario di quello che succede a volte in Francia,» e sulle origini italiane del nonno, testimoniate dal suo cognome.

«La Sicilia è una scelta di cui non mi sono pentito e la consiglio,» conclude. «Oggi se penso a questa terra vedo il paesaggio di una cartolina. La terra dei nostri antenati. Delle persone formidabili e accoglienti. E poi il buon cibo...».