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"La Trinacria di celluloide": tre film siciliani a Venezia

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Palermo

La 72esima edizione della Mostra del cinema di Venezia attende una valanga di star internazionali. Alcune di loro saranno protagoniste di attese pellicole made in Sicily. Così in A Bigger Splash di Luca Guadagnino ammireremo Tilda Swinton, mentre ne L’attesa di Piero Messina troviamo Juliette Binoche. E fuori concorso torna Franco Maresco.

Festival cinematografico tra i più importanti al mondo, che spesso anticipa la tendenza per l’anno corrente fino ad influenzare i giurati durante la notte degli Oscar (Gravity, I Segreti di Brokeback Mountain e Il Cigno Nero sono tutti titoli passati dal Lido), la 72esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia aspetta la consueta invasione di divi di grosso calibro. Il 2 settembre il film di apertura è Everest con Jake Gyllenhaal e Keira Knightley, poi seguiranno gli arrivi di Johnny Depp, Leonardo Di Caprio, Brad Pitt e Robert De Niro.

Un red carpet di assoluto prestigio, dunque, per un festival cinematografico variegato e in grado di mostrare diversi stili e idee di cinema. Una gara molto dura e competitiva, con quattro film italiani a concorrere contro pellicole provenienti da ogni angolo del mondo. Ma il contributo della Sicilia nel portare alto il vessillo italiano della settima arte, quest’anno è decisivo: tre film siciliani, anzi sicilianissimi, perché finanziati dalla Sicilia Film Commission e girati rigorosamente sull’isola.

Guadagnino approda in laguna con Tilda Swinton

Il più atteso è forse A Bigger Splash del regista palermitano Luca Guadagnino. Giunto al suo quinto lungometraggio, Guadagnino è noto soprattutto per il noir Io sono l’amore (2009), girato tra Milano, Londra e la Liguria, in cui l’attrice feticcio Tilda Swinton giganteggiava e animava la trama di un film dalla bellezza fotografica folgorante, che aveva un inatteso sviluppo narrativo a bordo della piscina di Villa Necchi Campiglio.

Per A Bigger Splash Guadagnino riparte proprio da Tilda Swinton e da una piscina, anzi da La piscina, film cult francese del 1968 con Alain Delon e Romy Schneider, in cui si assisteva a un delitto e a scambi di coppia. A Bigger Spalsh non rappresenta uno sterile remake, ma ne prende spunto: ambientato a Pantelleria, è da considerarsi un thriller in piena regola con tradimenti, ritorni dal passato e una buona dose di eros, argomento che esalta le qualità registiche di Guadagnino già dai tempi di Melissa P. Completano il cast stellare Ralph Fiennes e Dakota Jonhson.

Juliette Binoche a Caltagirone

L’attesa di Piero Messina è il secondo film siciliano che, in concorso, proverà a incantare Venezia. Anche qui esteticamente parliamo di un film di "grande bellezza", perché Messina (operatore di macchina di Paolo Sorrentino in This Must Be The Place e La Grande Bellezza) di inquadrature mozzafiato se ne intende. Il film è ambientato a Caltagirone, paesino dell’entroterra siciliano in cui una ragazza straniera aspetta l’arrivo del fidanzato a casa della madre di lui, interpretata da Juliette Binoche. Protagonista è anche la nebbia, per una visione della Sicilia che si annuncia inconsueta, onirica, carica di mistero e tensione.

...E Franco Maresco

Completa il trittico della "Trinacria di celluloide" un altro grande regista, Franco Maresco, che ha già conquistato il Lido lo scorso anno con Belluscone, vincitore della sezione Orizzonti. Quest’anno l’originale regista palermitano porta a Venezia (nella sezione non fiction) Gli uomini di questa città io non li conosco, un documentario girato nello stile visionario del regista sulla figura di Franco Scaldati, mostro sacro della drammaturgia italiana. Una terza gemma siciliana da non sottovalutare nello splendore e lo scintillio del firmamento lagunare.

Resta da vedere l’accoglienza di critica e pubblico riservata ai tre film siciliani, ma fin d’ora, almeno per A Bigger Splash e L’attesa, è d’obbligo evidenziare l’importanza di queste opere di respiro internazionale, che grazie a cast cosmopoliti e distributori globali potrebbero guadagnare visibilità a Venezia, per poi spingersi e continuare a cantare la Sicilia ben oltre i confini nazionali.