La "migrazione interiore", alternativa polacca alla "hygge" danese
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Valentina MuraceNon sapete cos'è la hygge? Male, perché è stato il concetto dell'anno 2016. Anche se, forse, siamo tutti stati vittime di una gigantesca campagna pubblicitaria, peraltro di estrema destra. Non temete: cafébabel ha già in serbo un'alternativa. Invece di comprare costosi libri sullo stile di vita danese, perché non abbandonarsi alla essenziale (e quantomani spartana) "migrazione interiore" polacca?
Il 2016 ci ha lasciati tutti sull'orlo della depressione. Aleppo, Muhammad Ali, Baghdad, David Bowie, la Brexit, Bruxelles, Leonard Cohen, Nizza, Orlando, Prince, Donald Trump, il virus Zika, referendum insensati, tragedie umane, la morte di grandi personaggi, guerre e distruzione. Di notizie simili, nel 2016 c'è stato solo l'imbarazzo della scelta.
Non c'è da meravigliarsi pertanto se la grande novità di quest'anno sia la hygge. Chi non vorrebbe allontanarsi dalle tragiche notizie e starsene comodamente avvolto in una coperta accanto al fuoco, sorseggiando un gløgg (vin brulé) in compagnia dei propri cari?
Definire la hygge non è semplicissimo. Termine danese, racchiude un concetto di intimità talmente scandinavo da essere difficilmente traducibile in altre lingue. Ma, nonostante tutto, ha avuto un successo travolgente, il quale però va oltre le apparenze, ed le apparenze è tutt'altro che casuale. Essa infatti deve la propria popolarità alla costante promozione operata dagli editori inglesi: l'aggressiva campagna pubblicitaria da questi messa in atto ha infatti portato i libri sulla hygge in testa alle classifiche dei bestseller. Ma in Danimarca la hygge non è un fenomeno assolutamente positivo, specialmente da quando se ne sono appropriati i partiti di estrema destra contrari all'immigrazione.
Motivo questo per cui abbiamo pensato ad una serie di efficaci alternative. Gli anni '80 non sono stati un periodo particolarmente felice per la Polonia. Non lo è stato neppure il 2016, ma bisogna anche dire che allora era molto peggio. L'imposizione della legge marziale distrusse il sogno dell'opposizione democratica, e chiunque avesse a che fare con "l'attività contro il governo" rischiava di scontare una lunga condanna. Senza dimenticare la perenne crisi economica, l'assenza della libertà di stampa e l'opprimente sensazione di impotenza. La risposta polacca fu la cosiddetta emigracja wewnętrzna, o "migrazione interiore": ritirarsi dalla vita pubblica, stare insieme alla famiglia e agli amici, cogliere qualsiasi piacere fosse a portata di mano. Una visione grigia, tetra e (dobbiamo dirlo) molto est-europea. Ma comunque a tutt'oggi conserva un ché di interessante. Pertanto ecco a voi alcune alcune buone ragioni per rifiutare la propaganda danese, e scegliere piuttosto la migrazione interiore.
Il camino
Hygge – Il camino è un elemento fondamentale della hygge. Come tutti sanno, ogni casa in Danimarca ne ha uno. Non è un mistero però il fatto che questo sia in realtà un incubo ecologico, tra l'altro anche abbastanza costoso.
Migrazione interiore – La stufa a carbone. Chi ha detto che questo migrante deve starsene a casa tutto il giorno? La stufa permette di respirare aria fresca anche quando fuori si gela. In più, il suo impiego fa sì che le miniere di carbone polacche non chiudano i battenti. Mentre senti la circolazione riattivarsi nelle mani, fai attenzione a non scambiare sguardi con gli sconosciuti. La contemplazione della miseria deve rimanere un esercizio individuale, dopotutto.
I libri
Hygge – Non c'è nulla di paragonabile all'essere immersi in un buon libro. E qui si parla di veri libri, con i loro suoni, gli odori e la carta che nessun lettore digitale o tablet è in grado di riprodurre. La cosa migliore sarebbe leggere una guida all'hygge (una specie di hyggeception), ma un libro di cucina scandinavo andrà bene lo stesso.
Migrazione interiore – Da questo punto di vista la cultura polacca e quella danese si somigliano. La differenza sta nella scelta della lettura. Consigliamo caldamente i libri samizdat, con la loro rilegatura che si sfalda tra le mani, e un messaggio dissidente da veicolare. Le opere politicamente impegnate offrono un buon contesto per incrementare il senso di impotenza. Molto est-europeo, ve l'abbiamo detto.
Le bevande
Hygge – Una serata spesa leggendo un buon libro è sempre più piacevole se accompagnata da un bicchiere di vin brulé. Arance, cannella, chiodi di garofano e un pò di miele: questo mix è in grado di riscaldare quelle parti dell'anima che calzini di lana, coperte e camino non riescono a raggiungere. Almeno, questo dice la sacra teoria della hygge danese.
Migrazione interiore – Il miglior compagno per qualsiasi tipo di migrazione interiore è la vodka. La bevi in piccoli bicchieri, i cosiddetti literatkas, e sa riscaldarti persino più di un bollente vin brulé. In quantità appropriate ti permette di dimenticare l'anno passato. O meglio, è in grado di farti dimenticare tutti quelli prima. Donandoti un'altrimenti sconosciuta apertura mentale per quello a venire.
Translated from Emigracja wewnętrzna – polska odpowiedź na hygge