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La leva pop europea del 2012: Ebba Awards

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Cultura

Signore e signori, i nominati della decima edizione degli European Border Breaker Awards (che hanno già consacrato Selah Sue, Adele e anche Carla Bruni). Ogni anno gli EBBA premiano i migliori talenti emergenti della scena pop europea che hanno spopolato al di là delle proprie frontiere nazionali tra il 1° agosto 2011 e il 31 luglio 2012 con l'uscita del loro primo album. Per Cafebabel, in attesa della scelta della giuria, svelata il prossimo gennaio, i dieci gruppi in nomination, che hanno lasciato il segno. Ciascuno a modo suo.

Nabiha, Danimarca

"Bella, talentuosa e con uno straordinario taglio di capelli". Così recita il sito ufficiale di Nabiha, cantante pop danese. Il suo singolo "Never Played the Bass", a metà strada tra la musica afro e il reggae, è rimasto nella top 40 danese per ben 19 settimane, arrivando direttamente al secondo posto nella Urban Charts inglese.

Foto: © sito ufficiale di Nabiha

Ewert and The Two Dragons, Estonia

Chitarre tempestose, cori campestri, melodie divertenti... il gruppo estone composto da 4 musicisti (Ewert, Erki, Kristjan e Ivo, non è chiaro chi siano i due dragoni tra di loro) si sposa meravigliosamente con la sua epoca. Quella delle produzioni indipendenti e ingenue che mandano in brodo di giuggiole gli hipster dal baffo ormai mainstream. Il loro secondo album "Good man Down" è un perfetto esempio di "pop naif".

Foto: © pagina Facebook ufficiale del gruppo

French Films, Finlandia

Questo gruppo finlandese composto da 5 musicisti (Johannes Leppänen, Joni Kähkönen, Santtu Vainio, Antti Inkiläinen et Tuomas Asanti) si è affacciato al mondo della pop music nel 2010. Il loro primo album "Imaginary future" è uscito nel settembre 2011 e, secondo la loro pagina Facebook, è ricco di riferimenti "ai sogni, l'inverno nero e freddo", ma anche "al fatto di essere in vita". Per fortuna che c'è il sole di mezzanotte.

Foto: © pagina Facebook del gruppo

C2C, Francia

Avevamo già parlato di questo quartetto francese, quattro volte campioni del mondo. Nel frattempo, C2C ha pubblicato un album, "Tetra", infilato un festival dietro l'altro e provato al mondo intero che il turntablism è la nuova tendenza dietro la consolle. Brani come "Down the road" o "Arcades" sono ormai utilizzati in tutte le salse per le pubblicità dei supermercati. Ma un interrogativo rimane: che ci fanno i C2C in una classifica pop? 

Foto: © pagina Facebook del gruppo

Of Monsters and Men, Islanda

Of Monsters and Men è un gruppo indie/folk composto da 6 musicisti. I nomi, fin troppo complicati, ve/ce li risparmiamo. Il loro primo album, "My head is an animal", è stato tanto acclamato dalla critica a tal punto che uno dei brani "Little Talks" ha folgorato le classifiche islandesi a settembre 2011. Il nome del gruppo è un omaggio a Steinbeck e al suo "Of Mice and Men". Almeno secondo Wikipedia.

Fotyo: © myspace ufficiale del gruppo

Dope D.O.D, Paesi Bassi

Incredibile. I tre componenti del gruppo si saranno fatti non poche risate alla notizia della nomination per gli EBBA Awards. I Dope D.O.D sicuramente non sono un perfetto esempio di pop music, ma un miscuglio di acid rock e indie-pop. Che importa? Contro ogni etichetta e con piglio da ribelli, e lingua di fuori da circostanza, eccoli tra i nominati. Non avevano forse detto che bisognava spezzare ogni frontiera?

Foto: © sito ufficiale del gruppo

Amor Electro, Portogallo

Rivelazione del 2011, Amor Electro ha decisamente sorpreso l'Europa. Tra tango e fado, il loro singolo "A Maquina" è schizzato ai primi posti tra i singoli più venduti in Portogallo. Per conquistare il pubblico, il progetto si è dotato innanzitutto della bella Mariza Liz, cuore del gruppo, che vede nella line-up anche il poli-strumentista Tiago Pais Dias, Ricardo Vasconcelos e Rui Rechena.

Foto: © myspace ufficiale del gruppo

Juan Zelada, Spagna

Ci è voluto un po' di tempo perché Juan facesse il salto di qualità dalla formula pianobar-ristorante-matrimonio, fin troppo comune per un pianista contemporaneo. L'Europa era giusot in cerca di un'attitudine latina che non fosse necessariamente quella di Enrique Iglesias. Allora, uomo giusto al momento giusto, ecco Juan Zelada, il suo sorriso, il suo blues e la sua voce di velluto. Un, dos, tres...tutto nel suo album "High Ceilings and Collarbones".

Foto: © sito ufficiale

Niki and the Dove, Svezia

Abitudine frequente tra gli scandinavi, un ragazzo, Gustaf, e una ragazza, Malin, hanno deciso di produrre la propria elettro-pop sperimentale senza lasciare Stoccolma. Il loro album "Istinct" è un omaggio agli anni '80, all'esoterismo e ai pull di lana pesante. Perfetto per una domenica d'inverno. Quando piove. 

Foto: © sito ufficiale

Emilie Sandé, Regno Unito

La nuova Adele? Stessa voce, stesso stile, stesso background musicale. Ok, ma Emilie Sandé è riuscita laddove la sua collega non è mari arrivata: cantare davanti a 1 miliardo di telespettatori durante la cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici di Londra. Nata nel 1987 nella regione dell'Aberdeenshire in Scozia, la cantante ha già vinto numerosi premi (Brit Awards 2012, MOBO Awards 2011) grazie alle hit del suo primo album "Our Version of Events".

Foto © sito ufficiale

Story by

Matthieu Amaré

Je viens du sud de la France. J'aime les traditions. Mon père a été traumatisé par Séville 82 contre les Allemands au foot. J'ai du mal avec les Anglais au rugby. J'adore le jambon-beurre. Je n'ai jamais fait Erasmus. Autant vous dire que c'était mal barré. Et pourtant, je suis rédacteur en chef du meilleur magazine sur l'Europe du monde.

Translated from La pop européenne dans tous ses EBBA