La febbre suina fa paura all’Europa?
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Anna BorrelliLa febbre suina, partita dal Messico, ha già provocato venti morti. Un caso rilevato in Spagna e un altro in Baviera. L’Ue è preparata ad affrontare le epidemie?
Nel 2008, i Ministri europei della salute ricordavano la necessità di una migliore coordinazione e di reattività da parte dell’Europa in caso di epidemia, «essendo il settore della salute di competenza essenzialmente degli Stati-membri», precisa il sito della Commissione europea. Negli ultimi anni l’Ue si è organizzata dal punto di vista dell’efficacia e dell’omogeneizzazione. La gestione delle pandemie è uno dei grandi punti della strategia per la salute 2008-2013.
«L’Ue è preparata molto meglio rispetto a due anni fa per far fronte a una pandemia»
Alcuni organismi di recente formazione lavorano in collaborazione con le istituzioni nazionali: così l’Autorità europea di sicurezza alimentare (Efsa), creata nel 2002, fornisce una comunicazione scientifica sui rischi legati all’alimentazione umana e animale, aiutando i Parlamento, la Commissione e gli Stati membri a prendere decisioni in materia sanitaria. L’Ecd, il Centro europeo per la Prevenzione e il Controllo delle malattie, dal 2005 è attivo per «rinforzare la protezione dell’Europa contro le malattie infettive». La direttrice, Zsuzsanna Jakab, dichiarava nel 2007: «Tutti gli Stati membri dispongono d’ora in poi di adeguate capacità di reazione. L’Ue è preparata molto meglio rispetto a due anni fa per far fronte a una pandemia. Ma è ancora a metà strada e adesso deve cominciare una seconda fase di preparazione». Allora l’Europa è pronta oggi?
Translated from L’Europe prend le porc en grippe