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La discreta minoranza turca di Sofia
Published on March 31, 2009
Cultura Politica
Si riuniscono in occasione delle feste oppure nelle moschee : i turchi rappresentano il 10% della popolazione bulgara e una grossa fetta della storia del Paese. Foto.
La minoranza turca è comparsa in Bulgaria con la dissoluzione dell’Impero ottomano e la formazione, nel 1878, di uno Stato-nazione bulgaro indipendente. Oggi rappresenta poco più del 10% della popolazione del paese. Nel 1985, prima della campagna di persecuzione che li ha obbligati ad assumere nomi slavi, erano più di un milione. Nel 1989 quasi 300mila turchi hanno abbandonato il Paese. Una parte ha fatto ritorno in Bulgaria negli anni Novanta; un’altra è invece emigrata verso l’Ovest, principalmente verso la Germania. Per il loro numero importante, per la loro appartenenza etnica e religiosa così come per la loro instabilità geografica, i Turchi bulgari sono da sempre oggetto di un trattamento politico particolare, sia da parte dello Stato bulgaro che da quello turco.
A Sofia c’è una sola moschea in cui si pratica ancora il culto tradizionale: è la Moschea Banya Bashi, una delle vestigia dell’occupazione ottomana che risale a quasi 5 secoli fa.
A Sofia la minoranza turca non si distingue dal resto della popolazione come una comunità a parte, essendo completamente integrata con la popolazione bulgara. Si riunisce solo in occasione di avvenimenti culturali tradizionali o nei luoghi di preghiera.
La famiglia di Birchen vive in Bulgaria da diverse generazioni. Nel 1989 ha deciso di partire per la Turchia ma, non riuscendo ad integrarsi, ha fatto ritorno in Bulgaria.
La famiglia rispetta con attenzione la lingua, la cultura e le tradizioni. Birchen e sua sorella si sposeranno secondo la tradizione turca: la loro dote è già pronta.
I terlik e i bash ortu (dei foulard, delle pantofole) rappresentano alcuni degli oggetti preparati con cura dalla madre di Birchen.
Translated from Discreta minoría turca de Sofía
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