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La battaglia delle femministe russe

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In Russia, dove gli stereotipi di genere fanno sempre più parte dell'identità nazionale, le femministe inviano le loro cartoline di augurio nella Giornata internazionale della donna. Invece che essere descritte come "teneri" e "delicati" fiori, le giovani pensano che sia tempo che le donne siano apprezzate per quel che realmente sono.

In Russia, l'8 marzo non è veramente il giorno che celebra la forza delle donne. In un paese la cui popolazione è in gran parte composta da donne (78 milioni contro 66), è piuttosto l'occasione di festeggiare la "primavera e la femminilità", come si usa dire. Non è un giorno molto diverso dalla festa della mamma, se non perché include i vari ruoli "tradizionali" della donna in famiglia: fidanzata, sorella, figlia, madre, nonna. È il momento per festeggiare il "giorno fiorito delle amabili signore", in cui i bambini dell'asilo recitano poesie sulla bellezza e gli uomini negli uffici regalano buoni acquisto in profumeria. Per non parlare della quantità di fiori e cartoline di auguri. 

Digitando "auguri per l'8 marzo" su Yadex (il motore di ricerca più usato in Russia, ed.) vengono fuori centinaia di poesie in cui le donne sono descritte come "tenere", "gentili", "creature belle e amabili". L'augurio per le donne è di "sbocciare" e di essere "sempre giovani", "amate" e "desiderate". Anche i media rafforzano questo messaggio, ricordando agli uomini di vizziare "la metà più bella del genere umano", una locuzione che è diventata sinonimo di donna in generale. Ci sono articoli che ricordano agli uomini di sommergere le loro donne con regali costosi, svolgere qualche mansione domestica per l'occasione e fare complimenti alle "custodi del cuore e della casa". Non sorprende che gli uomini siano sempre, con orgoglio, "la metà forte del genere umano".

Quest'anno, però, qualcosa è cambiato. Da una settimana, sui social media del paese si discute appassionatamente sul sensazionale tentativo di sei giovani di mettere in discussione i ruoli di genere tradizionali in Russia. La campagna online è arrivata giusto in tempo per la Giornata internazionale della donna. 

Le cartoline delle femministe

Il primo marzo, la sociologa Asya Senicheva di San Pietroburgo ha condiviso sui social media sei cartoline dal design essenziale che “analizzano gli auguri tipici rivolti alle donne e propongono delle alternative che celebrano in modo migliore l'emancipazione femminile”. Nel giro di poche ore, le cartoline digitali create da Asya e dalle sue amiche Liubov Chernysheva, Daria Holodova, Ksenia Chapkevich, Anastasia Golovneva e Jenia Sofronov sono diventate il topic di discussione sui social media russi e su Facebook. Il post ha ricevuto più di 150.000 visite e 4.000 like su VK (l'equivalente russo di Facebook, ed.) e quasi 2.000 condivisioni e 1.000 commenti su Facebook. Personaggi chiave del femminismo russo hanno appoggiato l'iniziativa, mentre altri l'hanno criticata perché ritenuta troppo radicale e ostile alla tradizione.

Le cartoline digitali di Asya sono una rivolta simbolica contro l'idea che le donne siano sinonimo della "parte più bella del genere umano". Una delle cartoline intitolata “essere bella” afferma: “Una donna non è obbligata a essere una festa per gli occhi altrui e adeguarsi a standard di bellezza; è libera di apparire come vuole. Invece, puoi augurarle di amare se stessa ed essere a suo agio con la propria apparenza”. Altre cartoline rifiutano l'immagine della donna come una creatura dolce e gentile, o il suo ruolo di moglie e madre. Altre ancora si riferiscono al fatto che la sessualità di una donna non è un bene che appartenga a qualcuno, come nel caso dell'augurio di "essere desiderata" che: "Equivale ad augurarle di essere un buon oggetto di soddisfazione sessuale per gli uomini. Invece, le puoi augurare relazioni sessuali sane e consensuali".

Ecco altri esempi: 

'Essere tenera' significa non manifestare durezza e doti di leadership, essere accondiscendente e flessibile. Questo comporta un vantaggio per gli altri e non per le donne stesse. Invece, puoi augurarle di credere in se stessa ed essere tenace. 

'Essere custodi del cuore e della casa': le faccende domestiche sono un compito tanto femminile quanto maschile, entrambi i sessi sono capaci di svolgerle allo stesso modo. Invece, puoi augurarle di vivere in un ambiente che la rafforzi, in cui possa realizzare se stessa, indipendentemente da ciò che sceglie di fare. 

Asya ha spiegato che l'idea della campagna è nata pensando alla quantità di auguri che sarebbero circolati per la festa dell'8 marzo. "Ho pensato che queste card potevano essere un buon modo per ricordare alla gente il significato originario di questo giorno; e per spiegare perché augurare 'amore, femminilità e bellezza' nel giorno in cui le donne dovrebbero trovare solidarietà per le battaglie sui diritti e la libertà è semplicemente inappropriato". Si tratta di un modo rapido e conciso per diffondere maggiore consapevolezza sulle disuguaglianze di genere e le lotte che le donne affrontano ogni giorno. "Il nostro obiettivo non era quello di cambiare le opinioni altrui o creare delle linee guida [sociali], ma di mettere in questione lo status quo e far riflettere le persone sul significato della Giornata internazionale della donna. Delle cartoline, invece che lunghi articoli teorici pieni di termini legati agli studi di genere, sono più facili da digerire e creano una immediata reazione pubblica. Volevamo provocare una discussione". Non ci sono dubbi che le cartoline abbiano prodotto un dibattito animato e ricco di commenti - sia positivi che negativi - ancora visibili oggi sulla pagina Facebook di Asya. 

“I nostri uomini stanno diventando stracci bagnati senza spina dorsare”

La Giornata internazionale della donna è una festa nazionale ufficiale in Russia. Ma non è sempre stata intesa come una celebrazione commerciale della femminilità. L'8 Marzo del 1917 (secondo il Calendario gregoriano, ed.), durante la prima Guerra mondiale, migliaia di lavoratrici tessili, capeggiate dalla femminista russa Alexandra Kollontai, scesero in strada, in quella che fu chiamata "manifestazione delle donne per il pane e per la pace". La protesta indusse il governo a concedere alle donne il diritto di voto. Più tardi, durante la seconda Guerra mondiale, la popolazione maschile dell'Unione Sovietica diminuì drasticamente e nel 1959 si arrivò a 81,9 uomini per 100 donne.  A causa di questo, molte donne si fecero carico dell'organizzazione del lavoro, ricevendo rose rosse dallo Stato come ringraziamento per il loro duro lavoro. Dopo la caduta dell'Unione Sovietica e l'ascesa del capitalismo, in Russia la Giornata internazionale della donna si è staccata dalla sua origine femminista. 

Del resto, i ruoli di genere "tradizionali" sono sempre stati radicati nella società russa, e la recente insistenza del governo sulla necessità di rafforzare i "valori tradizionali della famiglia" negli ultimi anni hanno portato ad una netta ripresa di tali ruoli. 

La situazione delle donne nella Russia di oggi è paradossale: la donna deve essere elegante e curata e servire il proprio marito ma, allo stesso tempo, la sua "debolezza" e "fragilità" sono descritte come arti quasi magiche che le donne utilizzano per manipolare gli uomini. Il risultato? Una donna può essere criticata praticamente per ogni cosa (il che capita spesso nella TV russa). Il fatto di non essere lei a mantenere la famiglia la rende inferiore all'uomo, ma se poi diventa lei a guadagnare, viene vista come colei che ferisce l'orgoglio del marito distruggendo così il matrimonio. 

Una delle donne che hanno commentato le cartoline di Asya alludeva a questo ossimoro scrivendo: "A causa delle donne che hanno perso la propria femminilità, i nostri uomini stanno diventando degli stracci bagnati e senza spina dorsale". Ma questo genere di commenti negativi non distolgono Asya: "Si tratta di un argomento controverso, dunque mi aspettavo ogni genere di commenti. Alcune persone hanno detto che stavamo rovinando la festa, altri ci hanno accusato di essere delle femministe radicali, altri ancora hanno criticato i messaggi... ma ci sono anche stati quelli che ci hanno ringraziato per l'idea e che hanno chiesto di acquistare le cartoline o di averle tradotte". 

Una buona causa

Il passato della Giornata internazionale della donna in Russia spesso viene usato per coprire la situazione attuale. La politica Tamara Pletnyova, membro della Commissione sulla Donna, la Famiglia e i Bambini della Duma, recentemente ha voluto screditare un caso di molestie nella Duma dicendo: "In Russia gli uomini e le donne sono legalmente uguali dal 1917 [...] nessuno può molestare una donna se lei non lo vuole". E invece in Russia oggi molte donne subiscono abusi fisici e sessuali, sono colpevolizzate, sopportano pesanti discriminazioni di reddito e vivono nel solo paese europeo privo di una legislazione chiara sulle violenze domestiche. 

Dunque, non sorprende che ad Asya e alle altre femministe venga consigliato di "non prendersela" e semplicemente "godersi gli auguri" per la Giornata internazionale della donna. Per il momento, le cartoline digitali di Asya continueranno a "rovinare la festa" per questa gioiosa festa di primavera. E tutto per una buona causa: i diritti delle donne. 

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Translated from Russian feminists battle with gender stereotypes for International Women’s Day