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Komikazen 2008: ZEINA ABIRACHED a Ravenna

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ZEINA ABIRACHED AL 4° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FUMETTO DI REALTÀ KOMIKAZEN RAVENNA MOSTRA A S.

MARIA DELLE CROCI, VIA GUACCIMANNI 2

11 OTTOBRE – 2 NOVEMBRE 2008

INCONTRO DELL’AUTRICE CON IL PUBBLICO 13 OTTOBRE 2008

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Novella Marjane Satrapi, la ventisettenne disegnatrice libanese Zeina Abirached, acclamata all’ultimo festival di Angouleme, racconta con delicatezza e ironia storie di una Beirut scomparsa con stile calligrafico e naif.

Presentata in Francia da Art Spiegelmann, Zeina viene per la prima volta ospite in Italia per il festival internazionale del fumetto di realtà Komikazen, a Ravenna, la città che ha ospitato anche Satrapi, Joe Sacco, Zograf, e moltissimi altri.Qui incontrerà il pubblico e le scuole il 13 e il 14 ottobre, mentre le sue tavole originali saranno in mostra dal 11 ottobre presso S. Maria delle Croci (via Guaccimanni, 2) in una importante collettiva di fumettisti libanesi, la prima del genere in Italia. All’inaugurazione della mostra l’11 ottobre alle ore 18 interverrà il curatore Nadim Tarazi, direttore della Maison du Livre di Beirut, ed esperto di fumetto in Libano.

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Zeina Abirached è nata a Beirut nel 1981. Vive attualmente fra Beirut e Parigi. Dopo gli studi all’Accademia libanese di Belle Arti (ALBA), ha seguito un corso di specializzazione in animazione alla Scuola Nazionale di Arti Decorative a Parigi. E’ l’autrice di Beyrouth Catharsis, primo premio del festival di fumetto di Beirut nel 2002 e del “libro-oggetto” 38 rue Youssef Semaani.

Zeina ha trascorso la sua infanzia in una casa situata sulla “linea verde”, zona di demarcazione che tagliava in due la città di Beirut durante la guerra civile. Sua madre inventava per lei ogni giorno una storia per nascondere la realtà della guerra che si svolgeva a qualche metro dalla loro strada: “La guerra è stata la normalità per me, perché ci sono nata dentro. Mia madre impiegava un’energia folle per proteggerci. Quando bisognava fare le valigie all’improvviso, ci diceva che partivamo in vacanza e ci chiedeva se volevamo portar via le biciclette!”. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Beirut, si ispira a questo episodio per realizzare il suo primo album, Catharsis. Dove si trova, in bianco e nero, in uno stile affinato, tutta la gravità di Beirut mescolata allo sguardo di una bambina che scopre alla fine la realtà del mondo. “La mia generazione non ha mai veramente potuto esorcizzare la guerra. Per me, in quel momento è stata una necessità di potermi esprimere. Non sono arrivata al fumetto per fare della fiction, in ogni caso non all’inizio. Ci sono veramente arrivata per un’urgenza”.

Hirondelles_02.jpgZeina Abirached prosegue questo filone di albi autobiografici con 38 rue Youssef Semaani, in cui il titolo è il suo indirizzo personale e a seguire Le jeu des hirondelles, libro che uscirà a breve in italiano per le edizioni Beccogiallo/Alet e che l’ha consacrata nel mondo del fumetto francese. Vi disegna con la stessa poesia e gli stessi contrasti le figure familiari dei vicini e dei commercianti che hanno appreso l’oblio della guerra. “Sfogliando gli archivi dell’INA su internet, ho scoperto un reportage su Beirut, nel quale appariva mia nonna. Pronunciava una frase incredibile: Io tutto sommato (però) penso che si stia, forse, più o meno al sicuro qui”. Il titolo del suo fumetto Zeina l’ha preso da un graffito che troneggia ancora su un muro di Beirut. “Questa frase mi ha ossessionato per molto tempo. Il graffito è stato fatto da un certo Florian, che ho cercato di trovare senza successo. Ho fantasticato completamente sul personaggio. L’immagine delle rondini rappresentava perfettamente tutti quei libanesi che dovevano migrare a causa dei bombardamenti”.

Mostra dal 11 ottobre al 2 novembre 2008

Orari d’apertura: dal martedì a domenica dalle 16 alle 19.30. Sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30. Altri orari su appuntamento.

Ingresso libero