Kenji Minogue, il surrealismo alla maniera belga
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Veronica BecoIl gruppo belga Kenji Minogue ha proposto un concerto assolutamente folle a Dour. In occasione della loro performance al festival, Cafébabel Bruxelles ha avuto la fortuna di incontrare Fanny et Conny per un'intervista… che possiamo definire piuttosto surreale !
Una settimana prima dell'inizio del Festival di Dour, stavo parlando con un amico di Anversa dei gruppi che sarebbero passati per la città. E lui mi fa : « Devi assolutamente andare a vedere Kenji Minogue ! ».
« Kenji chi ?, la sorella di Kelly Minogue ? », rispondo io ingenuamente, non conoscendo molto la cultura pop.
« No, si tratta di un gruppo composto da due ragazze completamente fuori di testa ! ».
Incuriosito, ascolto le loro canzoni guardandone i video. Wow, sono sbalordito ! Ad un primo ascolto, mi fanno pensare a Die Antwoord e Cocorosie per il lato folle e un po' malsano, con dei tocchi di tecno, e con in più i testi in dialetto fiammingo dell'area occidentale. In breve, la mia curiosità oramai è forte, bisogna assolutamente che io le incontri. Invio l'e-mail, due giorni di pazienza, e poi arriva la buona notizia: urrà, posso intervistarle !
Il giorno J incontro Ineke, la loro menager, che mi previene dicendo : « Attenzione, non aspettarti un'intervista come le altre! Ci saranno un sacco di stronzate! » Eccomi avvisato, il che mi intriga ancora di più. Il concerto si avvicina, comincia tra 30 minuti, è tempo di scoprire il tutto direttamente in scena.
Sul palco della Jupiler Dance Hall, le due cantanti si presentano vestite con degli inverosimili costumi da bagno multicolori e sgargianti, mentre il batterista indossa una imponente maschera da maiale. Tutto il concerto si rivela uno spettacolo dai numerosi colpi di scena: all'inizio, Conny esce da un pesce, ne approfitta per colpire Fanny e in seguito lo lancia sul pubblico. Dopo essersi spalmata sul torace del cioccolato, Conny prende un filetto americano e chiede al pubblico in olandese : « Chi vuole del preparato ? » Un vero show !
30 minuti dopo questa performance fuori dal comune, attendo le artiste all'ingresso della sala stampa. Le intravedo da lontano: a braccetto, si aggirano allegramente, una bottiglia di spumante in mano, al riparo sotto un ombrello che utilizzano come parasole. Ancora ricoperte di ketchup, di cioccolata e di trucco, si dirigono verso la sala stampa. Attenzione, se il surrealismo non fa per voi, meglio astenersi dal leggere il seguito !
Cafébabel : Kenji Minogue è un gioco di parole in fiammingo occidentale e vuol dire « ken je me nog ? » (« tu mi conosci ancora ? »). Voi amate i giochi di parole ?
Conny : Non si trovano più dei giochi di parole divertenti, siamo pronte per il prossimo livello: vogliamo inventare qualcosa con i numeri.
Fanny : La matematica, è talmente importante.
C : Non c'è niente di più esatto dei numeri. Le parole possono essere traditrici. Lavoreremo di più con le presentazioni in powerpoint.
F : Le parole, fanno parte del passato.
C : Le parole sono gratuite, tutti parlano così velocemente.
F : Tutti utilizzano le parole…
CF : Se vi dico « Belgio », cosa rispondete in poche parole?
Coefficiente, la stazione spaziale Mir, parallelogramma, pensieri oscuri, pi.
CF : Brexit ?
Tony Brexit, acqua di mare, le piante.
Ed Europa ?
« Finito », non finito, 3,2,1,0, conto alla rovescia, jazzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
CF : Qual'è la vostra impressione dopo il vostro primo concerto a Dour ?
F : Non c'era quasi nessuno al concerto prima di noi e ci preparavamo così a non avere nessuno, mentre invece ci sono state molte persone.
C : Vuoi sapere in quanti erano presenti? Se ti dicessi che la capacità totale è di 8500 persone e che, quando noi siamo arrivate, si è riempito per 4/5, quante persone possiamo contare?
CF : Come vanno le cose quando suonate davanti ad un pubblico francofono ?
F : Quando eravamo alle "Notti botaniche", la metà del pubblico era francofono e, per rispetto, noi abbiamo parlato in francese tra una canzone e l'altra. Abbiamo suonato in dei posti dove nessuno ci capiva, ma il pubblico ripeteva comunque i suoni che ascoltava. Uno dei nostri primi concerti importanti è stato al Club Silencio di David Lynch a Parigi. Noi non avevamo ancora abbastanza canzoni, dovevamo riempire un'ora e mezza, abbiamo dunque dovuto creare delle canzoni per poter suonare là.
CF : Quale sarà il vostro numero per concludere questa intervista ?
F : 9
C : 3 volte 3, perché ci si abbandona alle chiacchiere e la maggior parte delle interviste sono delle non-interviste.
Translated from Kenji Minogue, le surréalisme à la belge