Julia Reda: “Mai più servizi segreti!”
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Stefano LippielloJulia Reda è la ventisettenne capolista del Partito Pirata alle prossime elezioni europee di maggio. Ci racconta della sua rapida ascesa, del suo giovane partito e del Nobel per la pace. La soglia di sbarramento del 3% per entrare nella prossima legislatura del Parlamento Europeo è stata appena eliminata. I piccoli partiti tedeschi hanno così via libera per Bruxelles.
Café Babel: Perché eravate contro la soglia di sbarramento del 3% per l'elezione del parlamento europeo? Avete paura di perdere?
Julia Reda: No, la nascita della questione sulla soglia 3% ha dell'incredibile. La Corte Costituzionale ha dichiarato la soglia del 5% incostituzionale. Nella motivazione della sentenza si legge che non esiste allo stato dei fatti alcuna giustificazione per sbarramenti di qualsiasi sorta. Almeno finché non cambia il modo di gestire i lavori parlamentari.
CB: Sei entrata in poltica a 16 anni. Cosa hai trovato là dentro?
JR: Mi sono iscritta all’SPD a 16 anni, ma lì avevo la sensazione di non poter incidere sulla politica. Venivo sempre valorizzata affiché potessero dire "ecco abbiamo anche dei giovani membri". Per esempio, riguardo al dibattito sull'accesso alla rete, avevo la netta sensazione che in quanto giovane tesserata, anche con buoni argomenti, non potessi cambiare nulla. Così ho lasciato il partito e sono entrata nei Pirati.
CB: Perché ti interessi di politica europea? Questo non è un tema che attira molte persone.
JR: Dobbiamo mettere in chiaro che i nostri temi hanno a che fare con la vita quotidiana dei cittadini. In Germania la metà dei video di YouTube è bloccata. Per questo abbiamo bisogno di un mercato unico digitale. Occorre anche un diritto d'autore europeo. Tra coloro che votano per la prima volta in Germania solo il 30% si reca alle urne per le elezioni europee: dobbiamo raccontargli cosa puo fare la politica per loro.
CB: Cosa propone il Partito Pirata contro lo spionaggio del NSA?
JR: Penso che una rete europea di Internet, come hanno proposto la Merkel e Hollande, sia la strada sbagliata. Non possiamo mettere in dubbio la struttura globale della rete come fanno l'Iran o la Cina. Sarebbe inutile per contrastare lo spionaggio, poiché il servizio segreto tedesco (BND) e il GCHQ scambiano dati con l'NSA. Dobbiamo mettere in chiaro che i servizi segreti degli stati europei non sono più controllati democraticamente e che, allo stesso modo, sempre democraticamente devono essere aboliti.
CB: Edward Snowden piace al Partito Pirata tanto quanto a Christian Ströbele?
JR: Sì. Due parlamentari europei svedesi e un parlamentare islandese del partito pirata hanno proposto, insieme ad altri deputati, la candidatura al Premio Nobel per la Pace di Edward Snowden e Chelsea Manning. Io trovo che questa candidatura sia positiva perché sia Snowden che Manning hanno riportato una parte del “potere di controllo democratico” nelle mani dei cittadini. In una democrazia ci si può autogovernare solo quando si hanno sufficienti informazioni su come operino il governo e i servizi segreti.
CB: Questo cosa comporta?
JR: Senza trasparenza dello stato non c'è democrazia. Per questo la pratica del "Whistleblowing" (rivelare segreti di un ente) è necessaria in un momento in cui i servizi segreti sono autonomi e agiscono al di fuori delle loro competenze. Solo in questo modo potremmo parlare ancora di una società democratica. Per questo possiamo solo ringraziare Edward Snowden e sperare che in futuro ci siano molti disposti ad emularlo.
CB: Avete anche altri temi oltre le barriere alla rete e il mercato unico digitale?
JR: Abbiamo il programma comune del Partito Pirata Europeo. Le nostre richieste covergono nello slogan "Europa senza confini". Vogliamo eliminare i confini all'interno della società a tutti i livelli, non solo per la rete, ma anche per la libertà di movimento nel continente. Vogliamo anche rendere più semplice l'esercizio del diritto d'asilo e opporci a ogni tentativo di limitare la circolazione di Rumeni e Bulgari in Europa.
CB: Questo è il programma della maggior parte dei partiti. Cosa rende i Pirati tanto speciali?
JR: Si tratta della libertà d’informazione. Vogliamo che le informazioni di uno stato siano liberamente accessibili. A un livello più generale si tratta di democratizzare l'Unione Europea. Occorrono più mezzi per prendere decisioni europee: occorre che il Parlamento Europeo abbia il potere d'iniziativa legislativa. Allo stesso tempo vorremmo sviluppare anche lo strumento della petizione europea, in modo da permettere ai cittadini esercitare il potere legislativo.
Translated from Piratin Julia Reda: „Geheimdienste abschaffen!“