[ita] La "Banda della Nutella" nel quartiere "Kiez" di Amburgo? Cultura, tutta da scoprire
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Ilaria CortiIn tedesco Nutella è una parola maschile, femminile o neutra? Il dizionario DUDEN non riesce proprio a decidersi. La "Banda della Nutella" è ben nota al pubblico del quartiere "Kiez" di Amburgo. La crema al cioccolato è usata anche come materiale plastico nelle installazioni dell'artista Thomas Rentmeister. Parliamo della Nutella come significativo termine deonomastico nella cultura tedesca.
In tedesco quando si parla di "Tesa" è chiaro che si fa riferimento al noto nastro adesivo trasparente. Tesa e altre parole come Zeppelin, Tempo, Labello, Pampers o anche Hartz IV appartengono a quella lista di termini nella lingua tedesca, detti deonomastici, che sono ormai entrati nell'uso comune. Anche Nutella ne fa parte. Questi termini nell'uso quotidiano, anche se involontariamente, conservano talvolta un valore pubblicitario; da un punto di vista puramente grammaticale invece questo aspetto non è per niente considerato.
"C'è stato un periodo in cui spesso ci veniva chiesto il genere corretto della parola "Nutella". E la risposta è: tutti e tre. Nutella in tedesco può essere maschile, femminile o neutro", ha affermato Kathrin Kunkel-Razum, responsabile dell'ufficio di consulenza linguistica della redazione del Duden, nel luglio 2015 al Süddeutsche Zeitung.
Da un punto di vista linguistico non si può sbagliare. Il genere così oscillante non compromette in nessun modo il valore semantico della parola.
A cosa si puo' riferire "Nutella"?
Nutella come nome comune nel linguaggio colloquiale
Il carattere deonomastico della Nutella modifica da un punto di vista linguistico la narrazione dei ricordi d'infanzia. In questo senso lo scrittore David Wagner, nato nel 1971 e cresciuto nella Germania dell'ovest, nel suo libro rivelazione "Drüben und Drüben", scritto a quattro mani con l'autore Jochen Schmidt, suo coscritto, nato e cresciuto nella Germania dell'est, parla di "pane e marmellata, miele e Nutella" per colazione.
Che Nutella venga usato come nome comune nel linguaggio colloquiale lo si può notare anche nei blog dedicati al cibo sano, che ormai saltano fuori come funghi nel web. "La Nutella e la marmellata contengono entrambe molto zucchero, decisamente dannoso per la salute" scrive una lettrice anonima sul sito di una rivista settimanale e sul sito internet urbia.de, dedicato alla famiglia, ci si chiede spesso se la marmellata sia meno dannosa della Nutella.
Solo feticismo del prodotto?
La presenza di numerose parole composte con 'Nutella' nel linguaggio colloquiale tedesco sembra essere indice di un'infanzia felice e protetta di un'intera generazione di genitori in Germania, come si può vedere anche dal titolo scelto dall'autrice Tina Schütze per il suo libro, uscito nel 2014: "Das Leben ist ein Nutellabrot. Die Welt mit Kindernaugen sehen" ("La vita a pane e Nutella. Il mondo visto con gli occhi di un bambino" - traduzione non ufficiale). L'autrice ha giustificato la sua scelta sottolineando il fatto che "per un bambino, pane e Nutella è qualcosa di meraviglioso, una meraviglia che noi adulti dobbiamo riconquistare".
Sebbene continui a persistere la presenza palese dell'elemento pubblicitario, non bisogna prenderlo alla lettera. "Pane e Nutella" è un concetto che fa riferimento a ogni tipo di leccornia che rende più dolce la giornata di un bambino e più piacevole quella di un adulto. In teoria, non sarebbe stato tanto diverso se al posto di Nutella l'autrice avesse deciso di usare gli orsetti gommosi (Orsetti d'Oro Haribo ndr.) come riferimento.
Sentire la mancanza dei tempi andati concedendosi piccole gioie golose anche se di produzione di massa, può facilmente essere confuso con un certo feticismo del prodotto. E in effetti, l'anonimo lettore che ha recensito il libro "12 Geschichten" ("12 storie" - traduzione non ufficiale) di David Wagner sul sito web di Amazon nel 2002, nel suo sfogo contro l'autore, associa la Nutella a un'infanzia protetta, ma non è per niente convinto dagli innocenti ricordi di Wagner e scrive: "Prima o poi dovrà pur uscire dalla sua campana di vetro, per guardarsi un po' intorno. Così magari capirà quali sono i veri problemi e la smette di lagnarci con il suo autoreferenziale feticismo del prodotto mascherato sotto un finto velo di letteratura di qualità."
Cos'è la "Banda della Nutella" nel quartiere "Kiez" di Amburgo?
Il salto della Nutella dalla colazione al quartiere a luci rosse di Amburgo è avvenuto alla fine degli anni Settanta. Nella Reeperbah, nota strada di Amburgo, la Banda della Nutella era un'organizzazione criminale che favoriva la prostituzione e rendeva poco sicuro il quartiere "Kiez".
"Il nome del gruppo è stato coniato dai ragazzi del gruppo rivale, che prendevano in giro i più giovani affermando che per poter diventare grandi avrebbero dovuto mangiare ancora molto pane e Nutella", spiega l'ex redattrice della NDR (rete radiotelevisiva regionale tedesca con sede ad Amburgo) Ada von der Decken nel suo articolo "Als die Killer auf den Kiez kamen" ("L'arrivo dei killer al Kiez" - traduzione non ufficiale).
Il bizzarro soprannome non era sconosciuto alla polizia di Amburgo. "I membri della banda della Nutella erano tipi un po' strani, quasi selvaggi con i capelli lunghi, un Rolex al polso, e che se ne andavano in giro con grossi macchinoni. Con le donne si comportavano ancora in modo umano" ricorda Waldemar Paulsen, poliziotto, con dieci anni di servizio alle spalle presso il commissariato Davidwache di Amburgo, parlando con il blog del giornale della sera di Amburgo, il St. Pauli.
Thomas Born, il picchiatore della banda, noto con il nome di Karate Tommy, è apparso addirittura in film e serie televisive. Per esempio in Berlin, Berlin, la serie di successo del canale tedesco ARD, nella quale fa da comparsa nell'episodio 18 della seconda stagione, "Vivere il sogno". Nel ruolo di un burbero addetto alla sicurezza dai modi volgari della scuola d'arte di Lolle, la protagonista, nell'episodio viene sedotto e imbrogliato da Sara.
Nutella da smaltire: l'arte di Thomas Rentmeister
"È partendo dalla Nutella che ho iniziato a usare i cibi in grandi quantità per le mie opere [...] Nel 1999 ho realizzato un piccolo lavoro con la Nutella. Ho appeso uno scaffale in plastica al muro e ci ho spalmato sopra la Nutella con un coltello" racconta l'artista Thomas Rentmeister in un intervista a Contemporary Food Lab.
Pur non definendosi un artista politicamente impegnato, Rentmeister, attivo nell'area di Braunschweig, ammette di essere interessato alla produzione di massa e in serie.
Nelle sue opere i cibi non sono visti come alimenti, ma in quanto materiali dotati di specifiche qualità. "Per questo motivo possono essere considerati materiali ad uso temporaneo", conclude in un'intervista Rentmeister. Alla fine della mostra, l'opera viene smaltita, in quanto è materiale deperibile.
Ciò che resta invece è il concetto, decisamente meno fugace.
Translated from Was heißt Nutella-Bande auf dem Kiez?: Alltagskultur zum Nachschlagen