[ita] I CANNONI AD ACQUA DI Boris JohnsoN E LE LIBERTà CIVILI DEL REGNO UNITO CHE AVVIZZISCONO
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Veronica CostantinoIl sindaco di Londra Boris Johnson ha recentemente richiesto un arsenale di cannoni ad acqua. La sua intenzione è di aumentare l'efficacia delle armi della polizia e stroncare sul nascere le eventuali sommosse. I londinesi sono inorriditi. Ma ancora più sorprendente della richiesta in sé è stato il rifiuto di Teresa May.
Questa piccola vittoria delle libertà civili - il rifiuto di utilizzare i cannoni ad acqua - si contrappone all' inquietante politica di restrizione della libertà di parola e al processo di regressione della libertà di stampa definita dal governo. Probabilmente i britannici non si rendono ancora conto della diminuzione della loro libertà, ed è proprio questo l'aspetto più allarmante; le riforme sono impercettibili e subdole, una morsa lenta ma inesorabile che attanaglia la società civile.
DIRITTI UMANI... VIA DA QUI!
La richiesta di cannoni ad acqua da parte di Boris assume un aspetto ancora più perverso e sgradevole alla luce dell'impegno preso dal partito conservatore di tagliare i ponti con la Corte Europea dei Diritti dell'uomo. Il governo ritiene infatti che i diritti umani siano repressivi e che le deliberazioni della corte stiano evitando di dare alla gente ciò che le spetta. Il partito conservatore era rimasto particolarmente amareggiato da una deliberazione riguardante il diritto di revisione per prigionieri condannati all'ergastolo. ‘Ergastolo significa pena a vita!’ ribadisce con decisione Cameron, assecondando l'obsoleta folla di deputati senza incarichi di governo.
Il governo attuale ha sviluppato un vero e proprio talento per rigirare e distorcere i dibattiti. Travisano il lavoro della corte di Strasburgo, incitano all'isteria prestando un'attenzione esagerata a quelle rare sentenze su cui il pubblico non è d'accordo, come quella riguardante il ritardo dell'espulsione di Abu Hamza. Preferiscono dimenticare che dobbiamo essere grati alla Corte EDU per la normalizzazione dell'età del consenso per gli atti sessuali tra omosessuali ed eterosessuali, per la garanzia di una maggiore assistenza per i prigionieri vulnerabili e per la protezione dell'anonimato delle risorse giornalistiche. Nonostante tutto ciò, il Segretario della Giustizia Chris Grayling, afferma che la Corte EDU ‘non contribuisce a rendere questo paese un posto migliore’.
Con i cannoni ad acqua all'interno del paese e con la tortura dell'acqua all'estero, il Regno Unito mette in allerta anche la scena internazionale. Un'indagine dell'Alta Corte di Giustizia ha recentemente rivelato che il Regno Unito è stato complice della tortura di quaranta sospettati terroristi.
I GIORNALISTI ORA SONO TERRORISTI
L'attuale governo ha attaccato e ridotto la libertà di stampa più di qualunque altro governo degli ultimi tre secoli. Il loro atteggiamento nei confronti del caso Snowden - che rivelò che il GCHQ (Quartier Generale Governativo per le Comunicazioni) raccoglieva dati relativi a milioni di chiamate telefoniche - fu severo e sconvolgente. Invece di cercare di fare ammenda, passarono all'attacco. I politici trascinarono in Parlamento Alan Rusbridger, editore del Guardian, per un interrogatorio - cosa mai vista prima d'allora.
Distrussero i dischi rigidi del Guardian contenenti i documenti relativi a Snowden con una sega circolare. Il governo era a conoscenza del fatto che i documenti fossero conservati altrove; il loro fu un gesto puramente cinico e simbolico, una dichiarazione d'intenti da parte del governo, in un disperato tentantivo di attenuare il panico con questa farsa. Ma non finisce qui, la polizia tenne il partner di Glenn Greenwald, David Miranda, in stato d'arresto per nove ore senza nessun capo d'accusa, in base alle leggi anti-terrorismo. Questa combinazione di giornalismo e terrorismo, una novità nel Regno Unito, è più una caratteristica dei governi dittatoriali. E costituisce un precedente allarmante.
Il governo manipolò lo scandalo dello spionaggio telefonico, utilizzandolo come scusa per ottenere il controllo sui media. Nell'ottobre 2013 approvò l'istituzione di uno Statuto reale sulla regolamentazione della stampa. Risposta allo spionaggio telefonico e alla conseguente inchiesta Leveson, questo Statuto fu stilato dai politici a porte chiuse, senza nessun input o consultazione con i media.
La velocità e la segretezza della vicenda furono snervanti. Una disperata ingiunzione dell'ultimo minuto emessa dalle case editrici fu respinta dalla Corte d'Appello. Secondo Richard Gordon QC, della Press Standards Board of Finance, ‘si può prevedere, riguardo allo statuto governativo, che esista la possibilità di un controllo esecutivo della stampa per la prima volta dopo il 1695.’ Dopo secoli di libertà di stampa, invidiata in tutto il mondo, la libertà finì in un istante.
Ora l'ammirazione ha lasciato spazio alla vergogna. L'Associazione mondiale della carta stampata si è lanciata in una campagna senza precedenti contro il Regno Unito per la libertà di stampa, per destare la preoccupazione del pubblico. Le precedenti delegazioni si erano recate in Etiopia, Libia, Yemen, Tunisia, Messico, Honduras, Ecuador, Colombia, Guatemala e Azerbaijan. Il Regno Unito è in buona compagnia.
IL FILTRO ANTI- PORNO
E infine occupiamoci del tanto criticato ‘filtro anti-porno’. L'iniziativa di Whitehall è molto più di semplicemente pudica, è decisamente vergognosa. Gli utenti Internet devono selezionare esplicitamente l'opzione ‘opt in’ per accedere a materiale pornografico o ‘osceno o di cattivo gusto’. Chi sono i politici che ci dicono che cosa sia ‘osceno o di cattivo gusto’?
Il filtro ‘anti-porno’ è già stato utilizzato per bloccare l'accesso a siti web che offrivano aiuto a gente con problemi di autolesionismo, alcolismo, abuso di droghe, vittime di abuso domestico, e membri della comunità LGBT. Impedire l'accesso a questi siti a bambini fragili è tragico, e lo è ancora di più quando viene fatto per garantire, apparentemente, la loro protezione. Non è un caso che la protezione dei bambini sia stata la premessa utilizzata dal governo russo per far approvare la legislazione a sfavore della comunità LGBT.
Richard Gordon QC ha descritto il sopracitato Statuto governativo come ‘Kafkiano’. ‘1984’ di Orwell è spesso citato in relazione alle rivelazioni di Snowden. Ma questi modelli letterari non rendono giustizia alla profondità e all'ampiezza senza eguali della visione distopica di David Cameron.
Il GCHQ che continua a ficcanasare, lo statuto reale, la legislazione anti-terrorismo, il filtro anti-porno; leggiamo queste cose stampate, ma ci rendiamo conto della grande forza del loro impatto. E questa è la cosa pià allarmante. Sono iniziative subdole e insidiose e sembra che l'Inghilterra, una società reazionaria che tende a tollerare i disagi stringendo i denti, lascerà che questi episodi vadano avanti, finché non sarà troppo tardi. Sono state messe in atto procedure che consentono livelli di controllo civile e sociale mai visti finora. Il sogno di Boris è solo una goccia d'acqua nell'oceano.
Translated from Boris Johnson's Water Cannon and UK's shrivelling civil liberties