[ita] "Costituzionalizzare" il tedesco: un vecchio cavallo di battaglia.
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Annalisa MuraraCon l'emergenza immigrazione, in Germania si riaccende un annoso dibattito: il tedesco deve essere inserito nella Costituzione come lingua ufficiale? Secondo alcuni, la lingua tedesca contribuirebbe alla coesione del tessuto sociale e parlandola le opportunità sarebbero maggiori. Una questione importante, ma che in realtà ha ben poco a che vedere con le politiche d'immigrazione.
Nelle ultime settimane, il dibattito sulla cultura dell'accoglienza e sull'introduzione di un numero massimo di rifugiati ammessi nel paese in seguito ai massicci flussi migratori verso la Germania si è arricchito di una questione politico-linguistica che, nonostante la sua portata, ha trovato scarsa risonanza nei media.
Nell'articolo di opinione "Davanti alle leggi linguistiche siamo tutti uguali" pubblicato il 24 settembre 2015 sul Frankfurter Allgemeiner Zeitung, Reiner Pogarell, membro dell'associazione Deutsche Sprache, si è espresso a favore dell'introduzione della lingua tedesca nella Costituzione. È questo, a suo avviso, un passo necessario affinché anche gli immigrati riconoscano il tedesco come un valore e il comune denominatore che li unisce alla Germania. Questo dovrebbe motivare coloro che vogliono stabilirsi in territorio tedesco a imparare la lingua di Goethe.
Vecchi cavalli di battaglia, nuove sfide.
In verità, Pogarell ha dissotterrato un vecchio cavallo di battaglia, perché la "costituzionalizzazione" del tedesco era già stata discussa in due occasioni: durante il congresso nazionale della CDU nel 2008 e in parlamento nel 2009. Allora la proposta era di aggiungere alla Costituzione l'articolo 22a: "Il tedesco è la lingua ufficiale della Repubblica Federale di Germania". L'idea trovava ragion d'essere nella centralità del tedesco quale lingua culturale della Germania. Una modifica della Costituzione, tuttavia, non c'è mai stata.
L'emergenza immigrazione potrebbe aver creato, a distanza di 7 anni, le prerogative tali da giustificare la proposta di Pogarell? L'inserimento della lingua tedesca nella Costituzione potrebbe contribuire al processo d'integrazione degli immigrati e alla creazione di valori condivisi?
Tedesco, naturalmente.
7 anni fa, i diversi interlocutori nel dibattito lasciavano trasparire un certo disagio nei confronti della tematica.
"Personalmente non trovo opportuno ancorare ogni cosa nella Costituzione" disse in quell'occasione la cancelliera Angela Merkel ai microfoni dell'emittente televisiva RTL, dando così l'impressione che l'affare fosse una mera questione di gusti. Anche l'allora ministro del Land Renania settentrionale-Vestfalia Armin Laschet (CDU), in un'intervista con la Westdeutschen Rundfunk, diede chiaramente a intendere che politica e cultura non vanno a braccetto: "Nella Costituzione non c'è posto per la poesia".
Quello che entrambi intendevano, in realtà, è che il compito della Costituzione è quello di sancire diritti fondamentali e valori generali. Che in Germania si parli il tedesco è un'ovvietà, e le cose ovvie non hanno bisogno di essere scritte nella Legge Fondamentale. Lo stesso sosteneva il linguista Rolf Peter in un dossier del bpb (Centro di Formazione politica della Repubblica Federale di Germania) pubblicato nel 2010.
Quo vadis, tedesco?
Ma proprio perché nelle comunità di immigrati in Germania il tedesco sembra essere tutt'altro che un'ovvietà, Reiner Pogarell si preoccupa. Nel suo articolo per il Frankfurter Allgemeiner sottolinea che "i rifugiati e gli immigrati trovano in Germania una situazione tale che gli permette di relegare il tedesco ad un ruolo secondario."
Nei gruppi di expat si tende spesso a rimanere fra propri simili, senza necessariamente cercare il contatto con la società tedesca. Nel 2010 il giornale die WELT faceva riferimento a uno studio secondo il quale la comunità turca tende, oggi come ieri, a limitare il contatto con gli altri gruppi linguistici. Sarebbe interessante capire i motivi per cui vengono a mancare di fatto punti di contatto con la società tedesca.
In seguito all'attuale emergenza immigrazione, la Germania sta organizzando sistematicamente corsi d'integrazione che promuovono e facilitano l'apprendimento della lingua tedesca. Se questo servirà ad avvicinare i nuovi immigrati alla cultura del paese di accoglienza, lo sapremo solo nei prossimi anni.
Per nulla ovvio
Il fatto che basti inserire la lingua tedesca nella Costituzione e frequentare corsi d'integrazione per aiutare il processo d'integrazione non è per nulla ovvio.
Translated from Deutsch ins Grundgesetz: Alte Kamellen!?