Il riscatto di Ercolano: intervista a Luca Coppola
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Mancano pochi giorni all'elezione della Capitale italiana della cultura 2016. Abbiamo incontrato Luca Coppola, relatore del primo dossier per la candidatura di Ercolano, che ci ha raccontato com'è nata l'idea e il processo di evoluzione affrontato dalla città custode delle antiche rovine di Herculaneum.
cafébabel Napoli: Com'è nata la candidatura di Ercolano?
Luca Coppola: La candidatura è nata intorno al marzo di quest'anno, dopo che avevo preso visione di un bando del Ministero dei beni culturali che dava la possibilità alle città italiane di candidarsi a Capitale italiana della cultura, sulla scia dell'esperienza europea, che l'anno scorso ha visto vincitrice Matera. Fondamentalmente, è cominciato tutto per caso: abiamo deciso di proporre il progetto in maniera istintiva. Presentato dalla Pro Loco Hercvlanevm alla vecchia Amministrazione comunale, è stato subito accettato ed ha portato all'organizzazione di numerose riunioni aperte, a cui hanno partecipato anche enti culturali del territorio.
cafébabel Napoli: Si è tanto parlato di un primo dossier, che ha aperto alla città la strada verso il secondo step del concorso. Ce ne puoi parlare? Cosa ha in programma?
Luca Coppola: Sono state raccolte diverse idee e linee progettuali per la candidatura che riguardassero tutto il patrimonio culturale di Ercolano, confluite poi nel primo dossier presentato al Ministero. Queste proposte sono state sviluppate sulla scia di input presentati dal bando stesso: miglioramento dell'assistenza, dell'accoglienza e delle strutture di informazione per i turisti; servizi infrastrutturali; manifestazioni ed eventi di carattere culturale. Ogni proposta ripercorreva una caratteristica del territorio: enogastronomica, facendo leva su specialità come il pomodorino del Piennolo ed il vino Lacryma Christi; paesaggistica ed archeologica, con la riscoperta degli scavi e il restyling della stazione della Circumvesuviana. Inoltre, poichè uno scopo importante era il coinvolgimento della comunità locale, molte iniziative sono state promosse per spingere i giovani a farsi coinvolgere e investire sul proprio territorio.
Il nostro territorio ha tutte le carte in regola per candidarsi e un potenziale altissimo da poter sfruttare: è porta di accesso al Vesuvio, vanta la prima funicolare al mondo, testimonianze storiche e archeologiche, dai Romani ai Borbone e, unico al mondo, l'osservatorio vesuviano. La presentazione del primo dossier è stata accompagnata da una serie di manifestazioni che riprendevano tradizioni territoriali e che fossero in grado si promuovere Ercolano all'esterno e all'estero. Il primo dossier ha superato la prima fase, facendo arrivare Ercolano alla finale insieme al altre nove città.
cafébabel Napoli: Come è stata accolta la candidatura dalla nuova amministrazione?
Luca Coppola: La notizia della finale è arrivata, appunto, quando era già stato eletto il nuovo sindaco, Ciro Buonajuto, che ha abbracciato con entusiasmo il progetto ed ha continuato ad organizzare riunioni con diversi enti territoriali, aperte anche al pubblico. È stata creata, allora, una "cabina di regia", costituita da: Comune, HCP, Pro Loco, Forum dei giovani, Unione indistriali ed Ente ville vesuviane.
Questo gruppo ha elaborato, da luglio a settembre, il secondo dossier. Questo, non ancora pubblico, presenta integrazioni e rielaborazioni del primo: sono state individuate sette azioni strategiche, comprendenti progetti che andavano dalla rivalutazione urbana, come l'albergo diffuso nella zona di Pugliano, alla nuova imprenditoria, ad interventi che coinvolgono l'attività locale in manifestazioni nazionali ed internazionali, come l'Herculaneum Archeo Video Festival. Il nome dato a tutti questi progetti è stato "Ercolano Crea".
cafébabel Napoli: Considerando le condizioni economiche in cui versa il Comune di Ercolano, come siete riusciti a sostenere l'avanzamento della candidatura?
Luca Coppola: È stato fatto tutto il possibile, pur avendo un bilancio pari a nulla. L'assessorato aveva infatti a disposizione solo quattrocento euro. Chi si è impegnato nel progetto lo ha fatto in maniera volontaria, per amore del proprio territorio. Le difficoltà economiche non i hanno bloccato, anzi, la nostra volontà di vincere è cresciuta giorno dopo giorno!
cafébabel Napoli: Qual è il riscontro mediatico che l'iniziativa ha ricevuto?
Luca Coppola: Le adesioni sono aumentate costantemente in questi mesi e hanno coinvolto la popolazione, le università campane, la Curia di Napoli, altri Comuni del vesuviano, come Pompei e Torre Annunziata, e anche alcune agenzie, come Coldiretti Napoli. L'attività di promozione è stata veicolata anche attraverso la rete e le scuole, il cui supporto è importante in termini di sensibilizzazione dei giovani e crescita culturale. Le ultime iniziative riguardano una presentazione al centro RAI di Napoli, che appoggia la candidatura di Ercolano e, in caso di vittoria, si impegna a rendere noti a livello regionale e nazionale tutti gli eventi in programma.
cafébabel Napoli: Cosa volevi comunicare presentando Ercolano come capitale della cultura?
Luca Coppola: Ercolano viene da un periodo di sofferenze: ora c'è voglia di riscatto, di crescita e questo ci permette di valorizzare la nostra città, affinchè possa rinascere dalle ceneri e venire di nuovo alla luce. Vogliamo ridare la speranza ai giovani di questa città, sia in senso sociale che economico: questo è ciò che ho cercato di comunicare, da cittadino, nella candidatura a Capitale italiana della cultura.
Dopo una prima fase, sono state scelte 10 città finaliste. Insieme ad Ercolano, ci sono Aquileia, Como, Mantova, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni. Il 30 ottobre il Ministero della cultura comunicherà le due vincitrici che saranno Capitale italiana della cultura nel 2016 e nel 2017.