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Il portale degli artisti, un’idea siciliana

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Palermo

Nasce l’Osservatorio delle arti e della scrittura in Sicilia, un portale che raccoglie videointerviste di artisti siciliani per restituire una multiforme relazione tra le opere dei protagonisti e la loro cultura d’origine.

"Ho trovato più talenti in Sicilia che altrove nel mondo" (Emanuele Crialese)

Da qualche giorno è online il portale www.osservatoriodelleartisicilia.it, piattaforma web che intende valorizzare la creatività siciliana attraverso la voce dei suoi protagonisti, ovvero artisti, registi, attori, scrittori e musicisti tra i più rappresentativi della nostra cultura regionale.

Un progetto fortemente sostenuto dal Centro Regionale per l’Inventario, la Catalogazione e la Documentazione grafica (CRICD), basato per l’appunto su un lungo e impegnativo lavoro di contatto e coinvolgimento di artisti locali (che in molti casi piacciono ormai in tutto il mondo), coordinato dal regista Salvo Cuccia (Terra Madre; Détour De Seta; L’Estate di Frank), che ha diretto il documentario Un’idea della Sicilia, proiettato ai Cantieri Culturali alla Zisa il giorno della presentazione del portale e prodotto in mille copie promozionali disponibili al CRICD.

Nel documentario che vi presentiamo integralmente, Cuccia parte dalle immagini dell’entroterra siciliano, i terreni vulcanici, la costa del palermitano, i templi e i mosaici per interrogare diverse personalità della cultura su cosa per loro rappresenti la Sicilia. Si inizia così dal simbolo della Medusa, che si ritrova nella Trinacria, per raccontare la Sicilia come una terra “dalla bellezza pericolosa, tanto che devi sempre guardare avanti per non rimanere pietrificato” (Giovanna Amarù). Molti artisti parlano della nostalgia che attanaglia quando si è lontani dalla Sicilia, ma anche della voglia di andar via non appena si ritorna.

Per Emma Dante  - attrice, regista e drammaturga -  è “il luogo delle contraddizioni, delle meraviglie e degli orrori”, mentre per Gianni Gebbia  - sassofonista e compositore - “negli ultimi vent’anni questo soggetto così ricco e creativo è stato devastato dall’univocità della dialettica mafia-antimafia”, fattore che ha volgarizzato una cultura davvero ricca. Roberto Alajmo  - scrittore e direttore del Teatro Biondo - parla degli scrittori siciliani contemporanei come “nani sulle spalle dei giganti Sciascia e Pirandello, che per questo riescono ogni tanto a scorgere in lontananza”.

Con il trascorrere dei minuti Un’idea della Sicilia si concentra - sulle immagini del celebre dipinto Il Trionfo della Morte - su Palermo, descritta come “una donna stuprata”, “una ragazza non conscia della sua bellezza”, “un corpo a cui dovrebbe essere fatto un esorcismo”, “una città avvolta dal senso opprimente della morte”. Per il regista Roberto Andò, “il silenzio dei palermitani non è solo di rassegnazione, ma anche di preparazione. A cosa non so. Ma sento che questa città si sta preparando a qualcosa”.

L’Osservatorio delle arti e della scrittura in Sicilia è un interessante archivio audiovisivo che in futuro diverrà un progetto aperto, uno spazio vivo e dinamico, con nuovi contributi e testimonianze che possano aiutare a divulgare il patrimonio culturale contemporaneo siciliano.

A pochi giorni dalla messa online, le interviste più seguite sono quelle a Toti Garraffa, artista del riciclo di materiali poveri; Lorenzo Reina, che interviene sul territorio con sculture ed istallazioni; Airfish, collettivo di musicisti e performer palermitani; Valerio Bellone, impegnato nella nuova frontiera della fotografia digitale, ma imperdibili sono anche le interviste al regista Daniele Ciprì e all’attore Luigi Lo Cascio.