Il Piano B di Yanis Varoufakis contro l'austerità
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Sunanda GirolamiAlla fine di febbraio, Yanis Varoufakis ha presentato a Madrid il suo Piano B contro l'austerità in Europa. Ispirato in parte al movimento spagnolo 15-M, questo piano cerca "delle alternative alle politiche attuali, per riportare la democrazia in Europa".
«Non esiste città migliore di Madrid per presentare questo progetto, perchè qui, come a Barcellona, si dimostra che un'alternativa alle politiche attuali è possibile,» dichiara una consigliera di AhoraMadrid, la lista civica che governa la città. Per dirla con le parole di Miguel Urban, eurodeputato di Podemos e promotore del movimento Austerexit: «Quello di cui ha bisogno l'Europa è di essere attraversata da un 15-M (15 maggio, riferito alle proteste di piazza degli Indignados nel 2011, n.d.r.)».
In un certo senso, il progetto di Yanis Varoufakis trova in questo la sua ispirazione: cercare «un'alleanza con ambientalisti, progressisti e socialdemocratici,» dove i movimenti sociali abbiano un ruolo fondamentale. Il 9 febbraio, Varoufakis ha presentato la sua nuova piattaforma politica, DiEM2025, ad un incontro organizzato a Berlino da Blocupy, artefice delle proteste di massa a Francoforte contro la Banca centrale europea e «il suo laboratorio di austerità».
Trarre ispirazione dal 15-M spagnolo
Sono molti i partecipanti a questa serie di incontri che prendono le mosse da quello che è accaduto in Spagna dal 2011, l'anno in cui «le piazze si riempirono». Ospite d'eccezione a Madrid lo scorso 21 febbraio, all'iniziativa spagnola di Piano B, di nuovo Yanis Varoufakis, che dopo Berlino ha proseguito il suo tour europeo per presentare le proposte di DiEM2025.
«I movimenti sociali spagnoli sono i più innovativi, i meglio articolati e i più potenti in Europa,» dice Cédric Durand, del Centre d'Economie Paris Nord. Catherine Samary, membro del Consiglio Scientifico di ATTAC, un movimento contro l'egemonia finanziaria, si trova d'accordo con questa visione e ha proposto di «europeizzare i movimenti spagnoli» aggiungendo, riferendosi all'euro, che qualunque sia la moneta «questa deve essere subordinata ai diritti sociali delle persone».
Il politico spagnolo Alberto Garzón, ricorda l'iniziativa di Ada Colau, una delle più grandi "icone" della crisi e attuale sindaco di Barcellona: «L’esempio perfetto di ciò di cui abbiamo bisogno, per avvicinarci alle persone e mobilitarle in questa situazione, è la PAH (Piattaforma delle vittime del credito ipotecario, n.d.r.), che ha fatto della pedagogia politica con coloro che sono stati colpiti direttamente dalla crisi, ed ha esercitato al tempo stesso una forte pressione sui suoi responsabili».
Il motore di questo progetto è stata la capitolazione del Primo ministro greco di fronte ai creditori nel luglio 2015. «Alexis Tsipras ha firmato un memorandum peggiore di quello respinto dai greci con il referendum. Nessuno può dire di lavorare per la democrazia quando condanna le persone a vivere peggio,» critica duramente l'ex Presidente del parlamento greco e compagna di partito Zoè Konstantopoulou.
"Il debito è un'arma di distruzione di massa contro i diritti umani"
Varoufakis rafforza la visione della sua ex compagna di gabinetto raccontando un aneddoto: durante una riunione a Bruxelles, uno dei massimi responsabili della Troika aveva affemato che le loro misure si erano rivelate un fallimento, ma «il capitale politico investito su di esse era talmente elevato che non potevano tornare indietro». Era luglio 2015. Allora Varoufakis si era indignato: «Per fare un colpo di Stato i carri armati non sono più necessari, bastano le banche».
Parlare di austerità significa parlare di debito. Secondo Konstantopoulou, il debito è uno strumento per soggiogare le persone e distruggere la democrazia. Anche l'ex Presidente del parlamento greco sostiene che «quello che è successo in Grecia è stato un colpo di Stato». Éric Toussaint, portavoce della CADTM (Comitato internazionale per l'abolizione del debito del terzo mondo), va oltre: «Il debito è usato come arma di distruzione di massa dei diritti umani». L'economista francese ricorda che il debito europeo «sarà un tema centrale, come lo è stato in America Latina e in Asia durante gli anni '80 e '90».
«Presentando il nostro Piano B vogliamo combattere l'idea che non ci sia un'alternativa,» ha detto durante la presentazione del progetto l’eurodeputata di Izquierda Unida, Marina Albiol. Attraverso questi incontri lo scopo dei sostenitori del Piano B è attivare il dibattito politico e articolare nuove proposte, «perché le politiche di austerità hanno creato 123 milioni di poveri in Europa, mentre aumenta il numero dei miliardari».
Estrema destra, la mancanza di trasparenza e lobby
La situazione attuale dell’Eurozona apre numerosi dibattiti sulla necessità di «creare un'alleanza tra i popoli», come osserva l'eurodeputata spagnola Marina Albiol, ricordando che «il fascismo avanza in Europa e solo una proposta internazionalista può fermarlo».
A Madrid si discute anche della mancanza di trasparenza delle istituzioni europee. «È difficile far passare misure al Parlamento europeo con la grande coalizione composta da popolari e socialisti. Ad esempio, diversi partiti erano alla ricerca di un dibattito riguardo la legge danese sulla confisca dei beni appartenenti ai rifugiati per esporre il problema, ma è stato impossibile,» dice Ernest Urtasun, rappresentante in Europa del Gruppo dei Verdi-Alleanza Europa Libera.
Il Parlamento europeo è stato oggetto di profonde critiche e definito "la casa dei lobbisti". «Abbiamo bisogno di recuperare le nostre istituzioni e fermare il potere finanziario, ma per far questo abbiamo bisogno del sostegno della strada,» denuncia Lola Sànchez, eurodeputata di Podemos riferendosi agli accordi commerciali internazionali come il TTIP, il Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti.
Varoufakis chiude la sua presentazione con un avvertimento: «La vecchia Europa sta cadendo a pezzi, siamo tornati agli anni '20. La sfida è affrontare i mostri del nazionalismo, del razzismo e della xenofobia che stanno emergendo da questo crollo, oggi come allora. Abbiamo bisogno di riportare la democrazia in Europa, lo dobbiamo alle generazioni future». Piano B sta organizzando la sua prima grande manifestazione europea il 28 maggio. Il prossimo vertice si terrà a marzo 2017 a Roma, in coincidenza con il 50° anniversario del Trattato di Roma, che ha dato origine alla Comunità economica europea e all'Euratom, i primi passi verso l'attuale Unione europea.
Translated from El Plan B de Yanis Varoufakis contra la austeridad