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Il Papa e il calcio: la squadra del cuore FC Vaticano

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È evidente come, in margine dell'elezione del nuovo papa, i media siano stati zelanti nel servir messa, sostenuti dalla precisazione che tutto questo catechismo si addice all'altare dell'attualità. Da parte nostra, abbiamo escogitato una trovata dalla cattedrale mediatica: Francesco I è un tifoso del calcio e, visto che ha intenzione di rinverdire l'immagine di una Chiesa sconvolta, cafebabel.com ha allestito, apposta per lui, una squadra FC Vaticano (quasi) inattaccabile.

La Genesi

Il portiere:

Nuno Espirito Santo. L'ex portiere portoghese non è certo noto per essere un titolare indiscusso, anzi. Ma il suo ruolo nella squadra è un altro. Lo spirito santo è soprattutto uno stato mentale.

Ala destra:

Sergio Ramos. Lo spagnolo si esprime ogni domenica con passione sul campo e porta con fierezza i colori della sua squadra. E, dopo una sconfitta, la sua squadra si raccoglie religiosamente intorno a lui. In virtù della Domenica delle Palme, ha la garanzia di essere in campo almeno una volta su due. (Foto © pagina Facebook ufficiale di Sergio Ramos)

Difensori

Difensori centrali:

Jean-Jacques Pierre. Il giocatore di Haiti è quel che si può definire comunemente “uno e trino”. Animato da tre apostoli, il magnifico è sopratutto la Pietra angolare della difesa, almeno secondo il suo allenatore, che pare abbia detto: “tu sei Pietro e su questa pietra costruirò la mia difesa”.

Tony Angelo de Jésus dos Santos. A completamento della difesa a centrocampo, oltre ai tre apostoli, c'era bisogno di sostanza. Quindi, come minimo, l'angelo preferito da Gesù, Santo fra i Santi. In altri termini, un giocatore pulito, non falloso. Diciamolo subito, sarà difficile superare il centrocampo...

Ala sinistra:

Frédéric Sammaritano: In genere schierato in posizione più di attacco, per una volta, per la fede, si comporta come ogni buon samaritano. “E chi è il mio prossimo?” (Lc X, 25-37).

Metronomo

Andrea Pirlo. In questo contesto, riveste il ruolo di apostolo del bel gioco. Niente di strano, tenendo conto che è stato il “Protoclito” (colui che è chiamato per primo) per costruire questa squadra.

(Foto © pagina Facebook ufficiale di Andrea Pirlo)

Giuda

Yehuda Zano. Quando ti chiami Giuda e giochi nell'Hapoel Nazareth Illit FC, cos'altro aggiungere? Oltre ad essere un traditore, gioca con aria di sfida nella squadra che ha formato Gesù, il suo miglior nemico. Attenzione, è capace di prendersi un cartellino rosso in men che non si dica e perfino di giocare per gli avversari.

(Foto © Google Images: immagine libera da diritti)

Alla destra di Dio

Jésus Navas. Il giocatore ha tratto insegnamento dal suo predecessore che ha lasciato la Terra santa e lo ha rimpianto molto presto. Ha quindi scelto di stare a casa sua, a Siviglia. C'è chi parla di crisi di panico. Ma lui preferisce dire che ha solo tratto insegnamento dal passato.

(Foto © Google Images: immagine libera da diritti)

Centrocampista d'attacco

Kaka. La sua carriera avrebbe potuto non avere mai inizio. Aveva 18 anni quando si è fratturato la sesta vertebra scivolando in piscina. Miracolo (per forza)! D'altronde, se non vuole che la sua fine carriera si trasformi in un vero e proprio calvario, sarebbe opportuno forse flagellarsi un po'. (Foto © Pagina Facebook ufficiale di Kaka)

Il paradiso

Eden Hazard. Il belga si aggira placido nei vari campi di calcio intercontinentali. Controllo, dribbling, colpi, una divina commedia fatta giocatore. Invece, per gli avversari sembra più l'inferno che il paradiso... (Foto © pagina ufficiale Facebook di Eden Hazard)

Venuto dal cielo

Lionel Messi. Il Signore aveva bisogno di qualcuno che diffondesse la fede. Non poteva che scegliere l'argentino per questo ruolo. Ogni suo gol rappresenta un messaggio svelato al mondo. Nel 2012, sono stati trasmessi 91 messaggi. Messi sembra procedere sulla buona strada anche per il 2013. Amen. (Foto © Pagina Facebook ufficiale di Lionel Messi)

In panchina

Theo Lucius. Più adatto a gestire tutta una partita, eccelle nella veste di sostituto. Inoltre, è molto influente nello spogliatoio. Non c'è da stupirsi, la sua parola è vangelo per tutto il gruppo.

Paulo Assunçao. In campo, la sua visione del gioco è splendida, gli piace esaltare i compagni di squadra... Ha quindi l'imbarazzante abitudine di portare al cielo i suoi compagni. Simpatico.

Benjamin Psaume (in foto). “Loderò l'Eterno con tutto il mio cuore. Racconterò tutte le tue meraviglie. Farò di te la fonte della mia gioia e della mia esultanza. Io canterò il tuo nome, o Altissimo” (S.9,I-II) Meraviglie da conferenza stampa.

(Foto © pagina Facebook non-ufficiale dell'ESTAC)

L'équipe nelle mani del Signore

Diego Armando Maradona. Al tempo in cui giocava, Dio lo aveva ben equipaggiato. Gli aveva anche prestato la sua mano divina nel corso di un'azione che resterà negli annali. Per ringraziarlo, ”El Pibe de Oro” accetta il ruolo di allenatore di questa squadra di crociati. Con una genuflessione... (Foto (cc) Google Images: immagine libera da diritti)

Il Presidente

Jorge Mario Bergoglio detto “Francesco”. Appena eletto presidente della FC Vaticano, attraverso il voto di 117 grandi elettori. Niente di più normale, vista la fiammata da centravanti del Barça. Una consacrazione. E ostia sia.

(Foto (cc) Google Images: libre de droits d’usage et de distribution)

Post-mortem: vecchie glorie

Benedetto XVI. Presidente uscente. Il suo fisico non era più in grado di gestire la pressione di un tale club. Si ricorderà che in gioventù era tifoso del Bayern Monaco.

Giovanni Paolo II. Prima di morire, era membro onorario di sette grandi club europei, ma soprattutto, era tifoso del Fulham... in gioventù, si divertiva a dare calci al pallone in Polonia.

(Foto © Google Images: immagine libera da diritti)

Translated from Pape et foot : la dream team du FC Vatican