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Il mediatore europeo contro la discriminazione linguistica

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Le politiche linguistiche

Cari amici,

ieri il Mediatore europeo ha sanzionato come cattiva amministrazione la decisione della Commissione di ammettere solo il francese, l'inglese e lo spagnolo come lingue ammissibili per i progetti di collaborazione con paesi terzi nell'ambito della difesa della democrazia e dei diritti dell'uomo.

Una ONG tedesca, infatti, si era era vista rifiutare l'accesso al concorso perché aveva inviato alla Commissione i documenti in tedesco.

Il mediatore ha giustamente condannato la discriminazione linguistica praticata in questo caso dalla Commissione, e giustificata come sempre (cioè come ogni discriminazione linguistica) da ragioni pragmatiche, che spesso in realtà non sono altro che pretesti per giustificare e radicare l'egemonia e la discriminazione linguistica.