Il Fado, sulle note del blues portoghese
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Piera FiammenghiLe viuzze pittoresche di Lisbona nascondono tesori inafferrabili. Ve ne sveleremo uno: il fado, un genere musicale popolare sospeso tra fascino e tradizione. Se anche voi amate canzoni malinconiche e disavventure amorose seguiteci in questo viaggio entusiasmante alla scoperta dell'anima musicale portoghese.
A Lisbona, il fado si suona ovunque, eppure non è semplice trovare un locale caratteristico, non invaso dai turisti, dove poterlo ascoltare. Riuscire a scovare questa musica tanto rara quanto incantevole e malinconica che anima i quartieri periferici di Lisbona, è una vera e propria avventura. È qui che risiede il fascino inafferrabile di questa musica popolare.
LE ORIGINI
Miguel, virtuoso di chitarra portoghese, ci fa ascoltare il fado mentre ci illustra le origini del suo strumento. "i una chitarra con dodici corde pizzicate allo stesso modo dell'oud arabo (uno strumento simile al liuto, nato in Babilonia e diffuso nei paesi arabi, ndr.). Viene usata in accompagnamento alla voce". Gli altri chitarristi (che variano da 1 a 3) battono il tempo. "I testi, a volte, vengono scritti dal cantante stesso. In caso contrario, si prendono canzoni che appartengono alla tradizione, note a tutti", continua Miguel. In alcuni quartieri, il fado viene suonato esclusivamente per i turisti ma il musicista ci dà una dritta: "Se volete ascoltare buona musica fado è al Mesa Da Frades che dovete andare". Il locale è nel cuore di Alfama, un quartiere popolare che sta diventano sempre più turistico per il fatto che molti locali offrono cena con musica dal vivo a 30 euro.
Il quartiere è pieno di ristoranti e osterie. Il divertimento non può certo mancare in una zona oggi ancora molto caratteristica. L'unico neo è che i cartelli affissi fuori dai locali che annunciano serate all'insegna di musica fado si scorgono a fatica; a volte passiamo senza notarli. Ci perdiamo tra le sue vie, sognando di trovarci in uno di questi locali che attirano visitatori appassionati di musica. Fortunatamente, ogni viuzza, ogni beco ("passaggio", ndt.) riserva molte sorprese.
In una piazzetta poco illuminata scorgiamo l'ingresso misterioso del Mesa da Frades. Davanti al portone chiuso ci sono alcune persone che aspettano il loro turno per entrare. Sono le 23.00. La voce di una cantante, appena percettibile, intona le prime due canzoni, poi fa una pausa. La porta si apre lasciando entrare i curiosi in attesa, pochi alla volta. Il locale è poco illuminato all'interno, con l'arredamento e l'atmosfera di un tempo. Alcune piccole lampade appoggiate sul tavolo permettono di distinguere le persone sedute ai tavoli vestite con eleganza. Qua e là, ci sono bottiglie di champagne. Il locale, frequentato esclusivamente da portoghesi facoltosi, rimane comunque accessibile a tutte le tasche. Non appena la musica riprende, nel locale scende il silenzio. Due chitarristi accompagnano una cantante che interpreta la canzone con trasporto come una diva d'altri tempi. Una canzone popolare viene intonata in coro. Nel frattempo, il rumore dei flash avverte i proprietari del locale che altri amanti della musica stanno aspettando fuori il loro turno per entrare. Fino alle due di notte, i cantanti si succedono sul palco esibendosi per 3 o 4 canzoni ognuno.
Deolinda - "Fado Toninho" -
E CON UN PO' DI FORTUNA...
Mentre usciamo dal locale, Luis, appassionato di fado, ci confessa che la musica tipica di Lisbona sta attraversando un calo di popolarità: "Nessuno si è preoccupato di rinnovare questa arte, ma l'hanno recuperata solo per attirare turisti", continua. Nonostante questo, alcuni gruppi come Deolinda o António Zambujo hanno ripreso in mano il fado suscitando entusiasmo nel pubblico come nel giovane studente. Luis abita vicino alle metro Alanjeiras, un quartiere un po' eccentrico, senza attrazioni patricolari, ma accessibile per gli studenti.
Tony abita a pochi passi da casa sua. Da fuori, non si riesce a capire se il suo bar sia ancora aperto perché non c'è nessuno ad aspettare all'ingresso. Di tanto in tanto, però, dall'interno si sentono delle note di fado. Per entrare bisogna bussare e aspettare il proprio turno. Poco dopo, esce un uomo tarchiato con i baffi che ci guarda dall'alto in basso. È Tony e, nonostante l'aspetto burbero, è contento di accoglierci nel suo locale. Come prima, anche qui ci sono solo portoghesi tra cui parecchi giovani. Tony e il suo socio non parlano inglese e non sono avvezzi ad avere clienti stranieri, ma, nonostante questo, veniamo serviti come fossimo dei clienti abituali. I muri sono decorati con motivi che mischiano passato e presente creando un'atmsofera accogliente e familiare. La stanza è piena di fumo e la luce soffusa. Sui tavoli non ci sono bottiglie di champagne, ma solo portacenere stracolmi e calici di vino rosso. Per il fatto che il locale è molto piccolo, i clienti possono sedersi accanto ai musicisti ascoltando la musica da vicino. Alcune cantanti, solo in apprenza eleganti, lasciano la scena a un uomo anziano ubriaco fradicio. Tutti conoscono a menadito i testi che cantano e sembrano averli scritti di proprio pugno. "Durante la dittatura di Salazar – racconta Tony – molte tematiche erano censurate nei testi. Quando il regime è crollato, la fantasia ha preso il largo!".
Una delle prime cose da fare a Lisbona è quella di ascoltare musica fado in uno di questi locali tipici. Il fado non è solo una musica deliziosa, ma è soprattutto un'atmosfera difficile da trovare. Un viaggio in musica alla scoperta dell'anima più intima della capitale portoghese.
Translated from Lisbonne : Portuguese Blues