La morte di Marie Colvin, inviata speciale in Medio Oriente per la Siria, e del fotografo francese Rémy Ochlik, ha provocato un acceso dibattito sulle condizioni di sicurezza in cui si trovano a lavorare molti giornalisti. Alessandro di Maio, 27 anni, free lance siciliano e fotografo itinerante, ha documentato lo stato di guerra silenziosa tra Israele e la Palestina negli ultimi due anni: “in questo periodo ho vissuto situazioni che mi hanno fatto salire il cuore in gola; circostanze in cui la mia presenza non era ben accettata da un soldato israeliano armato fino ai denti, da un militante palestinese con il kalashnikov sulla spalla o da una folla di bambini armati di fionda e convinti di aver trovato una spia”. Le sue foto da Jenin, Tel Aviv, Gerusalemme, Hebron, tra blitz notturni e robot antimine, sono una testimonianza unica della tensione sottotraccia che anima la vita delle due comunità, a tre anni dalla fine dell'operazione "Piombo fuso" contro la Striscia di Gaza.
Thirteen years of experience as an editor, journalist, on-air personality, media analyst, translator and 5 years of experience as an instructor of Italian language.
Since 2004 I've been working in various areas of mass media as a journalist, editor, speaker, reporter and editor-in-chief in Ukraine and Italy.
I've also been working on developing magazines, websites and tourist portals, including marketing, PR and social media.
During my Master's Degree program in The University of Messina I have spent two years on research work on disinformation and propaganda in Ukrainian and Russian media and its role in the war in Donetsk and Luhansk and in the annexation of Crimea: "The role of media in Ukrainian conflict".
My Bachelor's Decree thesis was concerning Eastern Enlargement of EU: analysis of Ukrainian and Polish political, historical and social approaches to European integration: "Eastern Enlargement of EU: Ukraine and Poland between new borders"