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Il 2014 di Cafébabel Napoli

Published on

Napoli

Com'è stato il vostro 2014? Cosa lo rappresenta?

Questa è la domanda a cui i redattori di Cafébabel Napoli hanno risposto in questo articolo di inizio anno.

Nei cinquant'anni durante i quali ha disegnato le strisce dei Peanuts, Charles M. Schultz descrisse più di una volta le possibili reazioni al passaggio dal vecchio al nuovo anno.

Per non cedere alla tentazione di fuggire a gambe levate, resa peraltro difficile dai gargantueschi pasti degli ultimi giorni, la redazione di Cafébabel Napoli ha deciso di condividere con voi immagini, riflessioni, pensieri sparsi che hanno in qualche modo rappresentato l'anno passato.

Anna Maria

Alfonso

«[...] e i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.»

Trent'anni fa moriva Enrico Berlinguer. Le sue parole sono ancora incredibilmente attuali. La città di Napoli per non dimenticarlo ha deciso di intitolare un largo al compianto statista.

Luisa

«Non vorrei passare per un simbolista, per un romantico, per un costruttivista. Mi accontenterei che lo spettatore sentisse in sé la vita interiore delle forze vive adoperate, nella loro relazione, che passando da un quadro all'altro scoprisse ogni volta un contenuto pittorico diverso.» - Vasilij Vasil'evič Kandinskij

Nadia

Il subcomandante Marcos dice addio all'Ezln. Quale futuro per il Chapas?

Davide

Il 2014, eh il 2014. Insomma, farne un sunto in 100 parole somiglia molto all'impressa di riassumere un libro in una chiacchiera da bar, ma vabbè: tanto in fondo in fondo non è che il mio anno sia stato pieno come il 1917 per Lenin. Da studente sono diventato finalmente... disoccupato! Ebbene sì: specialistica, master e tirocini vari mi hanno finalmente lasciato nello status del limbo pre-lavorativo che spero durerà il meno possibile. Intanto ho avuto la fortuna di incontrare i ragazzi di CaféBabel, continuare a scrivere di Relazioni Internazionali, pubblicato una short novel (quasi) e aperto un blog (dall'alto del mio potere ve lo linko, ndDario); il tutto continuando a coltivare il sogni di ogni diplomatico-wannabe: partire verso mete esotiche a fare lo yuppie.

Buon 2015 a tutti voi!

Laura

«La cultura è una resistenza alla distrazione.» - Pier Paolo Pasolini

Alessia

La meteoropatia.

Sono in viaggio su un treno Vienna-Innsbruck. Comincio a chiacchierare di viaggi con il ragazzo ungherese seduto di fronte a me e lui divertito mi fa notare che per ogni posto di cui parlo non posso fare a meno di soffermarmi anche sul clima che ho trovato. A me sembra ovvio: sia in Belgio che in Portogallo lo sport nazionale degli italiani che ho conosciuto è stato lamentarsi di quanto fosse deprimente il fatto che piovesse ogni giorno e poi in una giornata limpida ogni posto sembra più bello, non è così per tutti?

Arrivo a Innsbruck e passeggiando con i miei amici austriaci in una bella giornata che fa eccezione al consueto  clima di novembre gli dico che mi sento felice perché per la prima volta da quando sono in Austria vedo il sole. Anche loro ridono della mia esternazione e gli chiarisco che non sono pazza ma meteoropatica. Sguardo vuoto. Non sanno cosa significhi! Glielo spiego e mi dicono che è un concetto che non sono soliti usare. Allora  capisco che la traduzione inglese di questo termine è una forzatura di un concetto che in realtà non è universale ma appartiene solo ad alcune culture.   

Armando

Dario

Non so bene cosa rispondere, perché il 2014 è stato un anno ricco di esperienze nuove, in cui ho conosciuto persone straordinarie che hanno arricchito in qualche modo la mia vita, come Federica, Mario, Andrea, Valeria ed Alessia, che hanno ricoperto un ruolo importantissimo nel presentarmi e coinvolgermi nel progetto di Cafébabel (Napoli e non solo).

Il 2014 è stato un anno in cui è finalmente diventato evidente come la realtà e le multiple forme di virtualità abbiano intessuto rapporti così fitti da sfiorare la definizione di quella che, un tempo, avremmo definito fantascienza. Per questo motivo la mia scelta di "simbolo del 2014" ricade su un videogioco che, in pochi minuti, racchiude il nostro cyberfeticismo per un futuro che sembra incombere, giorno dopo giorno, su di noi: il suo nome è The Last Night ed è stato realizzato dai fratelli parigini Tim ed Adrien Soriet, vincitori della Cyberpunk Game Jam 2014.

Thaina

Direttamente dal Brasile, un pensiero della nostra Thaina.

L'intera redazione di Cafébabel Napoli vi augura un felicissimo 2015!