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'Ida' di Pawlikowski : un film da Oscar

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Translation by:

Cecilia Bacci

La Parisienne di cafébabelCulturaCineBabel

Ida di Paweł Paw­li­kowski (2013) continua a vincere premi su premi. Dopo aver vinto quattro riconoscimenti agli European Film Award e un Golden Globe come miglior film straniero, il film si è aggiudicato anche l'Oscar, sempre come miglior film straniero.

Phi­lip French, cri­tico rinomato e presidente della giuria del 57esimo Fes­ti­val del film di Londra (promosso dal British Film Institute), l'aveva detto: «Siamo rimasti impressionati da Ida, il primo film che il regista, che vive e lavora da diverso tempo in Gran Bre­tagna, ha girato nel suo paese di origine. Siamo rimasti profondamente toccati dal coraggio, dalla perspicacia e dalla sensibilità con le quali l'occupazione tedesca e l'Olocausto - epoche dolorose, controverse e sempre vive nella nostra mente - sono state ritratte in questo film».

Con la storia di Ida siamo all'inizio degli anni '60. La protagonista del film, la giovane no­viza Anna (il pri­mo ruolo di Agata Tr­ze­bu­chowska al ci­nema, ndr), è un'orfanella cresciuta dentro un convento. Poco prima di prendere i voti, Anna decide di andare a incontrare l'unica sua parente rimasta in vita: sua zia Wanda Gruz (Agata Ku­lesza). Sarà lei a rivelarle le sue origini ebree e il suo vero nome: Ida Le­ben­stein. Insieme al nome, la ragazza scoprirà anche la tragica storia dei suoi genitori, assassinati durante la Seconda Guerra Mondiale. Il brutale confron­to con il suo passato met­terà a dura prova la fede di questa futura suora.

Paweł Paw­li­kowski nasce a Var­sa­via nel 1957. A 14 anni, insieme a sua madre, lascia la Po­lonia per andare a vivere prima in Germania, poi in Ita­lia. Alla fine, decide di fermarsi a Ox­ford. Ed è li, in Gran Bretagna, che si dedica alla studio delle lettere e della filosofia. A partire dal 1987, inizia a lavorare come regista cinematografico realizzando, tra gli altri, My sum­mer of love (2004) e La femme du Vème (2011), due film ricompensati con numerosi premi.

Translated from „Ida” Pawlikowskiego potrójną zwyciężczynią