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I vincitori della 69esima edizione del Festival di Cannes

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TorinoCultura

Si è conclusa domenica una ricca 69esima edizione del Festival di Cannes. Molti i nomi importanti per la competizione ufficiale, ma anche diverse scoperte da tenere d'occhio per il fuori concorso.

L'edizione 2016 del Festival di Cannes ha visto in competizione personalità del cinema il cui ritorno sui grandi schermi era atteso da molto tempo, come Paul Verhoeven, Ken Loach, Jim Jarmusch, tra le quali sarebbe stato difficile prevedere un vincitore. La giuria è stata presieduta dal regista, sceneggiatore e produttore australiano George Miller, noto per aver diretto la tetralogia dei film Mad Max, supportato da otto personaggi illustri del mondo del cinema; quattro donne e quattro uomini provenienti da Iran, Danimarca, Stati Uniti, Italia, Francia, Canada e Ungheria. Tra questi anche il regista ungherese László Nemes, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero con il suo Il figlio di Saul.

Ad aggiudicarsi la Palma d'Oro per il miglior film quest'anno è stato Ken Loach, con il film I, Daniel Blake.

Il regista britannico di Family Life e Riff Raff torna dopo due anni dall'ultimo film con una storia di solidarietà e difficoltà reali, un urlo contro la burocrazia che soffoca l'uomo. Il protagonista, il sessantenne Daniel, in seguito a un attacco cardiaco ha necessità di ottenere l'assistenza sociale, in quanto il medico gli ha proibito di continuare il proprio lavoro di carpentiere, giudicato troppo pericoloso per la sua salute. Tuttavia la macchina burocratica dello stato non la pensa così. Nel frattempo si affeziona alle vicende di una donna, le quali lo porteranno lontano da Londra.

Trailer del film I, Daniel Blake

Il Grand Prix va invece a Xavier Dolan per Juste la fin du monde (It's only the end of the world). Il regista canadese, classe 1989, incanta di nuovo Cannes dopo aver vinto nella 67esima edizione il Premio della giuria per Mommy. Un altro protagonista maschile per questo nuovo film: Louis, che dopo essere stato lontano da casa per dodici anni scopre di essere malato, e decide quindi di tornare nel posto che aveva scelto di abbandonare.

Estratto dal film Juste la fin du monde

Il Premio per la miglior regia se lo aggiudicano ex aequo il regista rumeno Cristian Mungiu per Bacalaureat e il francese Olivier Assayas per Personal shopper.

Trailer del film Bacalaureat

Trailer del film Personal shopper

Il Premio per la miglior sceneggiatura va a Asghar Farhadi per Le client (The Salesman), film liberamente ispirato a Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller. Il protagonista maschile Shahab Hosseini ha inoltre ricevuto il premio per il Miglior attore.

Il Premio della Giuria va invece ad American honey, della britannica Andrea Arnold.

Estratto dal film American Honey

Jaclyn Jose vince il premio di miglior attrice per l’interpretazione in Ma’Rosa del filippino Brillante Mendoza, vincitore del premio alla regia al Festival di Cannes 2009 con il film Kinatay.

A vincere la Camera d'Or è la regista franco-marocchina Uda Benyamina, con il suo primo lungometraggio Divines.

La Palma d’oro del cortometraggio va a Timecode dello spagnolo Juanjo Giménez.

Da tenere d'occhio anche nella sezione Un certain regard: Captain Fantastic di Matt Ross e Harmonium del regista giapponese Koji Fukada.