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I nuovi commissari europei si presentano a Bruxelles
Published on January 18, 2010
Chi sono Piebalgs, Dalli et Damanaki? Sono tre dei neo-eletti rappresentanti della commissione europea. Dall'11 al 19 gennaio, i 26 componenti della commissione Barroso 2 sosterranno la loro prima audizione davanti all'assemblea degli eurodeputati. In pochi passi li conoscerete uno per uno...
Nato in Lettonia, professore di matematica e di fisica lanciatosi politica, finora nessun passo falso. Andres Piebalgs ha fondato a 52 anni il partito liberal-conservatore Via lettone (Lc), prima di diventare ministro dell'educazione del suo paese. Decisivo è stato il suo ruolo nelle negoziazioni per l'adesione della Lettonia all'Ue. L'uomo dell'energia della commissione Barroso 1, si occuperà ora dello sviluppo. Portato per le lingue, vuole impagnarsi nella lotta contro la povertà e il cambiamento climatico, anche se ha confessato di non sapere tutto dei programmi dell'Onu .
(Foto della Commissione Europea)
Al polacco Janusz Lewandowski, 58 anni, si rimprovera mancanza di
precisione su temi cardine come l'idea di un'imposta europea («L'Europa
non è pronta», dice), ma questo economista liberale che prima di
diventare eurodeputato nel 2004 fu l'esperto del sindacato Solidarnosc,
se l'è cavata bene al primo intervento di lunedì 11 gennaio . Il posto di commissario del bilancio dell'Unione europea sarà fondamentale, visto che una sua riforma generale è alle porte.
(Foto di Małopolski Instytut Kultury/flickr)
Ciao ciao Almunia e benvenuto al commissario per gli Affari economici e monetari Olli Rehn. A 47 anni questo politico finlandese si trova a suo agio tra i meandri del potere, dopo cinque anni come commissario europeo per l'Allargamento. Esperto di crisi, la sua battuta più famosa l'ha detta descrivendo il suo precedente lavoro, che per lui consisteva nell'evitare uno scontro tra Cipro e la Turchia. L'11 gennaio ha pronunciato alcune formule di tipo matematico : “Estonia+euro+2011” o “Grecia+deficit+salvataggio”.
(Foto della Commissione Europea)
La baronessa britannica Ashton di Upholland, 54 anni il prossimo marzo, che di nome fa anche Margaret, il 19 novembre 2009 è stata nominata Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea . Da "sconosciuta" a "inesperta", perché nel suo curriculum manca la carica di Ministro degli esteri, la Stampa d'Europa non le ha risparmiato aggettivi. Eppure la laburista Ashton conosce a menadito il Trattato di Lisbona (è stata lei a seguirne l'iter alla Camera dei Lord), conosce molto bene le politiche di Welfare ed è stata commissaria europea al commercio. Alla Ashton ora il compito di provare la sua efficienza e le sue capacità di creare consenso nelle situazioni chiave.
(Foto EP)
Joaquin Almunia, 62 anni, negli anni '70 ha iniziato la sua carriera politica in Spagna come economista ed esperto dei sindacati, è diventato poi deputato per il partito socialista, è stato anche ministro del lavoro. Nel 2004, per la prima commissione guidata da Barroso, è diventato commissario per gli Affari economici e monetari. La sua scelta come commissario per la Concorrenza è considerata una delle più promettenti. Durante il suo intervento ha confermato la volontà di attivare misure contro gli abusi fiscali .
(Foto dalla Commissione Europea)
Conosciuto più semplicemente come Karel De Gucht, 55 anni, belga, ha preso il testimone lasciato da Catherine Ashton e dovrà fare i conti con il cambio di rotta che la crisi pare avere innescato: di questi tempi la liberalizzazione del commercio ha perso appeal. De Gucht è comunque convinto di riuscire a riprendere e concludere entro il 2011 il Doha round , il ciclo di negoziati iniziato a Doha (Qatar) nel 2001 e fallito nel 2006, che avrebbe dovuto contribuire a migliorare le possibilità commerciali dei piccoli agricoltori e dei paesi in via di sviluppo.
(Foto dal Parlamento europeo)
È stato ministro per gli Affari europei del suo paese, la Repubblica Ceca, prima di venire scelto come nuovo commissario europeo. Stefan Füle, 47 anni, è stato anche ambasciatore ceco dell'Onu e difende la causa dell'Europa senza frontiere, in particolare per quel che riguarda i Balcani. Per lui l'allargamento dell'Unione deve realizzarsi «rispettando senza mezze misure i criteri di Copenaghen» .
(Foto dal Parlamento europeo)
Il suo intervento è stato il più piccante. Perché? Gli è stato rinfacciato il suo ruolo nell'azienda Global Consult, che ha beneficiato di finanziamenti europei. Rumiana Jeleva ha assicurato di aver lasciato l'azienda nel 2007, quando diventò eurodeputata per il centro-destra, ma alcuni documenti ungheresi resi noti negli ultimi giorni paiono dire il contrario. Poi ci sarebbero anche le accuse di rapporti con la mafia per il marito.. e risposte poco convincenti date durante l'intervento . Insomma, un ingresso con passo falso.
Il 19 gennaio Jeleva ha ritirato la sua candidatura. Al suo posto è stata designata Kristalina Georgieva , vice presidente della Banca mondiale.
(Foto di veni/flickr)
Il lituano Algirdas Gediminas Šemeta, 47 anni, dopo la bulgara Jeleva, è il secondo commissario a non aver scaldato la platea del Parlamento di Bruxelles. Sono stati i social-democratici ad avergli dato voti non brillanti, soprattutto per le sue risposte sullo spreco dei finanziamenti europei e sulla riforma dell'organismo comunitario per la lotta alla frode . Il laureato in economia e finanza a Vilnius, nonché ex Ministro dell'economia del suo paese, dovrà rimboccarsi le maniche.
(Foto dalla Commissione europea)
Viviane Reding, lussemburghese, si è pronunciata contro la creazione di un codice civile europeo. Perché? Perché non farebbe che aggirare il problema della mancanza di un coordinamento giuridico tra gli Stati membri che, solo per fare un esempio, pesa nei casi di matrimoni o divorzi tra cittadini di nazionalità diverse. L'ex commissario per la comunicazione e i media vorrebbe anche attivare una sorta di programma erasmus per i giudici. Ha sottolineato l'importanza del rispetto dei diritti fondamentali quando si applicano misure di sicurezza . Un esempio? I body scanner.
(Foto da worldeconomicforum/flickr)
Chiamata anche Mgc, l'irlandese Máire Geoghegan-Quinn, forte della sua lunga esperienza politica, a 59 anni è la prima commissaria donna per l'Irlanda. «L'Unione europea dovrebbe diventare una vera unione per l'innovazione» ha dichiarato , fiduciosa, agli eurodeputati. Il suo compito principale, dice, sarà «mettere la ricerca, l'innovazione e la scienza al centro delle politiche europee».
(Foto della Commissione europea)
Ex-ministro francese dell'Agricoltura, Michel Barnier è stato eletto deputato nel 2009 per il Ppe. Il suo intervento gli ha permesso di smarcarsi dal suo predecessore, il commissario ultraliberale Charlie Mac Greevy. Barnier vorrebbe «ridare una dimensione umana e sociale alle politiche del mercato interno» ed è d'accordo con il principio della “clausola del progresso sociale”, che permetterà di combinare la libertà del mercato con i diritti sociali fondamentali.
(Foto dal Parlamento europeo)
Slovacco, 51 anni, Potocnik ha grande esperienza nel campo della ricerca in quanto direttore dell'istituto di analisi e sviluppo della macroeconomia all'Università di Lubiana; è stato ministro ed ha anche una solida esperienza politica. In Europa ha partecipato alle negoziazioni per l'adesione della Slovenia ed è stato commissario per la scienza e la ricerca. Quanto all'ambiente, intende dinamizzare l'economia verde .
(Foto dal Parlamento europeo)
Un commissario tecnico nel vero senso della parola, Andor Laszlo è un ex membro della Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e non ha mai ricoperto un ruolo politico. Il quarantaquattrenne ungherese è un po' un outsider, ma non del tutto. Meglio per lui perché dovrà lottare contro un indice di disoccupazione europeo che non smette di salire: la soluzione proposta da Laszlo si chiama flexsecurity .
(Foto dal Parlamento europeo)
L'attuale ministro del land tedesco Bade-Wurtemberg, 56 anni, si è difeso bene durante il gioco delle domande-risposte al Parlamento europeo. Sulle questioni riguardanti la sua personale attitudine per il ruolo, e i suoi contatti con le grandi imprese energetiche tedesche come Eon o Rwe, il futuro commissario per l'energia ha saputo rispondere senza paura. Conosciuto in Germania per le sue numerose gaffe linguistiche durante i discorsi ufficiali, Oettinger ha risposto sull'unghia su questioni tipo l'efficienza energetica e il nucleare .
(Foto di EP)
Da presidente della Banca d'Estonia a primo ministro dello stesso paese, Siim Kallas è stato anche commissario per l'Amministrazione della prima squadra Barroso. Durante la sua audizione è stato ampiamente affrontato il tema della sicurezza negli aereoporti. Kallas si è impegnato per la riduzione delle emissioni di gas serra e per spostamenti più semplici da uno stato membro all'altro.
(Foto dal Parlamento europeo)
Esperto-contabile, 61 anni. Più volte ministro a Malta, l'ultimo incarico di Dalli è stato Ministro degli Affari sociali. Il suo ritornello è la sicurezza dei cittadini europei: per lui le sfide del futuro prossimo sono legate alla viabilità e all'accessibilità dei servizi sanitari , questo in un continente in cui la realtà demografica cambia costantemente.
(Foto dal Parlamento europeo)
Androulla Vassiliou, avvocato, prende il posto di Jan Figel . Lascia l'influeanza A alla Sanità e, a 66 anni, continua la sua carriera nella commissione europea. Tra l'altro: è la moglie dell'ex presidente cipriota George Vassiliou.
(Foto del Parlamento europeo)
Amante del concetto di integrazione, Johannes Hahn, 52 anni, vorrebbe investire di più nella ricerca e nell'educazione, e per superare la crisi economica intende diversificare le attività economiche regionali. Anche se questo Ministro della scienza e della ricerca austriaco non ha molta esperienza a Bruxelles, ciò non gli ha impedito di sostituire la commissaria austriaca Benita Ferrero-Waldner. Barroso però avrebbe preferito la candidatura di una donna per mantenere l'equilibrio di genere della sua seconda commissione.
(Foto del Parlamento europeo)
Conosciuta per essersi strenuamente battuta contro Microsoft e aver affibbiato a Intel una multa record per pratiche anti-concorrenziali nei confronti di Amd, l'olandese Neelie Kroes, 68 anni, è anche vice-presidente di seconda di Barroso, per Forbes è stata a lungo una delle prime cento donne più potenti del mondo e dopo la sua nomina a commissario per la Concorrenza della commissione Barroso 1, fu criticata a causa dei suoi numerori conflitti d'interesse potenziali. Le sue sfide saranno l'avviamento e la diffusione di reti internet ad alta velocità in tutta Europa e lo sviluppo di un mercato unico online .
(Foto EP)
Il Ministro del clima e dell'energia danese, Connie Hedegaard, non ha nascosto la sua ambizione di fare dell'Europa un continente verde, anche se la conferenza sul clima di Copenaghen da lei presieduta nel dicembre 2009, non ha raggiunto i risultati voluti dagli ecologisti. «Non date la colpa all'Ue», ha detto .
(Foto dal Parlamento europeo)
Laurea in agronomia conseguita in Francia in tasca, Dacian Cioloş si è formato in aziende convertitesi all'agricoltura biologica. A 40 anni, il commissario rumeno è uno dei più giovani ad avere la responsabilità di un portafoglio, in più a tre anni dalla riforma della Pac prevista per il 2013. Durante la sua audizione Cioloş ha dovuto rispondere a domande riguardanti la cattiva gestione dei fondi europei nel suo paese.
(Foto del Parlamento europeo)
L’italiano Antonio Tajani , 56 anni, é deputato europeo dal 1994. Prima di entrare in politica è stato Ufficiale dell’Aeronautica Militare italiana e giornalista professionista, inviato in Libano, Unione Sovietica e Somalia. Già Commissario Europeo ai Trasporti durante il Barroso I, Tajani nella nuova Commissione Europea sarà il responsabile dell’industria e dell’imprenditoria. Durante la sua audizione al Parlamento Europeo, il 18 gennaio , Tajani ha esposto il suo piano per una nuova politica industriale, evidenziando la necessità di promuovere un’economia verde che sappia legare la stessa politica industriale al cambiamento climatico. Tajani fa parte del Partito Popolare Europeo.
(Foto del Parlamento Europeo)
Anna Cecilia Malmström, ex parlamentare europeo per l’Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa (ADLE), è stata nominata nel 2006 Ministro degli Affari Europei del Governo svedese. Non sorprende vederla oggi, a soli 41 anni, succedere a Margot Wallström come Commissaria europea svedese. La Malström ha, infatti, ottenuto il portafoglio degli Affari Interni. Durante la sua audizione ha evocato in particolare il problema dell’immigrazione, proponendo una politica comune sull’immigrazione stessa e sul diritto d’asilo nell’Unione. La commissaria svedese si occuperà inoltre della cooperazione tra le forze dell’ordine, dei controlli alle frontiere e della sicurezza.
(Foto dal Parlamento Europeo)
Translated from Zum Vorstellungsgespräch nach Brüssel: Das Einmaleins der neuen EU-Kommissare
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