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I like Monday #6 Playlist: gente che balla bene e che io invidio.

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Firenze

Volevo pubblicare video di animazione ma poi sono finito ad imparare a memoria i passi di Since I Left You e ho cambiato idea, radicalmente. In questi video c'è gente che balla bene e che partecipa a coreografie spaziali. Ci sono anche culi, scimmie, minatori ciccioni, funerali finiti bene e un tipo che se la sente tantissimo e che balla da solo nel corridoio di un motel.

Kendrick Lamar e Flying Lotus - Ma perchè devono ballare anche al loro funerale?

Quanto ballano bene i due ragazzini, in particolare dal minuto 3.16 in poi? Io consiglierei di vedere prima il video da questo punto e poi ricominciarlo per comprenderne la storia. Il brano è praticamente diviso in due parti che comunicano grazie alle immagini del videoclip: mostrano il funerale di due bambini dal quale i due morti/festeggiati (?) fuggono ballando troppo bene e infine, ricaricati di vita dopo aver rubato il carro funebre, sono pronti per essere fermati dalla polizia-fantasma non avendo l'età per guidarlo. Ed essendo entrambi di colore chissà, potrebbe esserci un nuovo funerale in vista!. Che dire di serio, che il video è una sintesi di tristezza e di dolore scansata, ballando, dai due giovani afroamericani. E' il prodotto del cantato di Kendrick Lamar moltiplicato dal sapiente utilizzo della cassa di Lotus. Ballano meglio di chiunque io abbia mai avuto il piacere di vedere dal vivo e  danno il meglio di sè sull'assolo di cassa-dritta, nella seconda metà.

Non conoscevo bene Kendrick Lamar prima di "prendermi una bella scimmia" per questo pezzo. In realtà non lo conosco ancora benissimo, mi sono limitato a mangiarmi in un sol boccone il suo ultimo album, To Pimp A Butterfly, distribuito nel Marzo scorso dalla Interscope e prodotto da tutti i nomi più importanti "in da hood": Dr.Dre, Snoop Dogg, Pharrell Williams, il bassista Thundercat e Flying Lotus per l'appunto. La sua "How Much a Dollar Cost" è stata scelta da Mr. President O-B-A-M-A come canzone dell'anno, rap-sociale cantato sopra un campionamento di Pyramid Song dei Radiohead. Non mi dilungherò a parlarne dato che si tratta di uno dei dischi più apprezzati dell'anno, lui è già diventato il rapper del momento, forse del decennio, e via dicendo. Fidandomi della barra dei video consigliati da YouTube ho trovato questa collaborazione con il Loto Volante (pseudonimo di Steven Ellison, rapper e produttore californiano. Lo descriverò geneticamente per fare prima:  è il nipote di John Coltrane) altra piacevole scoperta della pesca crepuscolare dentro YouTube. Di Adult Swim bisogna sempre fidarsi.

Quando infatti la nuotata notturna per pescare videoclip animati (idea iniziale per questa playlist) iniziava ad offrire i soliti e conosciuti pesci grossi , per una casuale (?) associazione di cookies, è apparso il tonno parlante di cui avevo bisogno per addormentarmi felice. Flying Lotus è al suo quinto album: You're Deadche contiene anche il soprapostato featuring con Lamar/Duckworth, è un disco hip hop sperimentale facilmente ascoltabile anche da chi non ha molta dimestichezza, come me d'altronde, con il genere. 

Tame Impala-Gay Ingenui

Chi è Canada? E' un collettivo di registi spagnoli con base a Barcellona. Che cosa hanno fatto prima di questo? Che io sappia, hanno girato il video per The Yabba dei Battles, primo singolo del nuovo album, La Di Da Di, della band math-rock e questo mi basta. Fare un videoclip per i Battles non dev'essere facile. Che cosa hanno fatto insieme ai Tame impala? Un delirio.

Dimenticati i tempi di Innerspeaker ed i revival psichedelici anni '70, superata la fase beatlesiana di Lonerism e accettato il successo commerciale, i Tame Impala sono tornati sulla scena con Currents (2014) dopo essersi imbottiti di caramelline dolci per la tosse. Parker ha alzato di un'altra ottava il suo falsetto e ha aperto la propria coscienza, di uomo sensibile, al grande pubblico: i testi di Currents parlano prevalentemente del rapporto uomo-donna negli anni 0, il rapporto è visto dagli occhi di un trentenne che porta i pantaloni attillati, le sciarpe larghe, le magliettine scollate a v e la barbetta ben curata. 'Cause I'm a Man con il suo video insopportabile, Let It Happen proposto come nuovo tormentone sulla scia (pff) di Feels Like It Only Go Backwards e la scelte per le scalette dell'ultimo tour hanno fatto storcere un po' il naso a chi si era affezionato alle sonorità, diverse ma segnate da una netta continuità tra di loro, trovate nei primi due lavori degli australiani. Parlo da innamorato che si sente un po' tradito, sia chiaro.

Tirare fuori dal mazzo come terzo singolo The Less I Know The Better, uno dei brani più riusciti della loro terza fatica, è una scelta saggia e condivisibile. Affidano la direzione del video ad un collettivo che ha le idee ben chiare e che non fanno altro che narrare visivamente il trip-romantico di Parker (lui ama lei; lei va a letto con Trevor; lui odia Trevor; lei dice "ma sai se aspetti un po' poi chissà, boh. Ci sta che mi stufi eh!"; Trevor continua ad andare a letto con lei; lui si innamora di lei; Trevor diventa un gorilla; lei si innamora del gorilla).

Il video è spettacolare e pieno di un simbolismo piuttosto semplice e diretto. Ci sono banane, gorilla cavalcati da biondine e primi piani di pantaloncini da ginnastica nascosti nell'abbraccio di due Pringles. Le coreografie e la scenografie sono da grandi occasioni come lo è la sequenza animata che anticipa il finale, vero colpo di classe della clip.

Però non sarà mai Mind Mischief, punto più alto della "filmografia" tameimpaliana per sempre con la sequenza-passerella iniziale, singolo estratto da Innerspeaker e anche musicalmente di tutt'altro livello. La seconda parte del video è pallosa, ok, dopo la Due Cavalli spaziale si perde un pochetto.

Chi dimentica i primi due minuti è complice. 

Gorillaz - Sicuramente il miglior gruppo animato di sempre

I Gorillaz sono senza ombra di dubbio il miglior gruppo animato di sempre. Il Sahara è un deserto senza ombra. Su queste due cose non ci piove. Badum tssss. 

 Damon Albarn a questo giro fa "solo" i back-vocals a Roses Gabor, voce di turno di Noodle, per la canzone più ballereccia del progetto virtuale condiviso con quell'altro genio di Jamie Hewlett: il pezzo è una bella sintesi tra disco e trip hop inglese anni '90 dove viene chiamato in causa Shawn Ryder, frontman degli Happy Mondays e istituzione oltremanica sin dagli anni '80 (il pezzo ha 10 anni, 10. Ero ancora alle medie e mi piace metterla alle feste ancora adesso. Non so ballare e questa aiuta). Il malcapitato si trova a dover cantare, ridotto nella rappresentazione Hewlettiana di Frankenstein, You got to press it on you, /You just think it/ That's what you do baby/ Hold it down Dare/ Jump with them all and move it/ jump back and forth/And feel like you were there yourself/Work it out insieme a Noodle che sculetta e balla nella sua camera.

Menzione speciale per DoYaThing, video promozionale per l'omonima campagna della Converse del 2012, che, per una questione di marketing mirato ed incentrato sul web, non ha avuto grande diffusione nelle rotazioni italiane. Il pezzo è grandioso: Albarn collabora con Andre3000 (il cantante degli Outkast, cioè TUTTI quelli nel video di Hey Ya, per capirci) e James Murphy (LCD Soundsystem).

Ci sono Converse sparse qua e là nella casa dove i 4 Gorilli vivono insieme ad un misterioso personaggio di colore mascherato (Andre3000) e personaggi ricorrenti nella storyline di Welcome To The Plastic Beach del 2010, terzo album degli inglesi (più le varie raccolte di remix tra le quali spicca D-Sides contenente la versione originale di Dare, inizialmente cantata da Albarn e intitolata People). La pubblicità è intelligente e divertente: sai che stanno cercando di convincerti a comprare un paio di All Star, un altro ancora, altro sudore e altre vesciche per te. Ma te lo sta consigliando una scimmia che raccoglie sudore in un secchio.

The Black Keys- Questa la ballo anche io

I "Tasti Neri" hanno fatto il botto.  Non si sentirà parlare del duo proveniente dall'Ohio per un po'. Lavorano in silenzio ai loro side-projects: Patrick Carney, come sottolineavo nello scorso articolo, si è dato alla produzione di colonne sonore per serie televisive (Bojack Horseman) e suona con i Drummers e con i Lost In Alphaville. Dan Auerbach invece, dopo aver rilasciato il suo primo album da solista, Keep It Hid, nel 2009, sfrutta il successo internazionale di El Camino e del grande successo commerciale che ha investito il duo di Akron dopo Brothers, capolavoro della seconda fase di questi paladini del blues/garage-rock anni 2000. Ha trovato il parrucchiere giusto e la maniera per monetizzare anni di gavetta e dischi registrati tra cantine e fabbriche abbandonate. Se la gode e se lo merita. Visti però gli esiti di Turn Blue (2014), nonostante si sia rivelato nuovamente un successo di vendite, la separazione temporanea dall’occhialuto batterista sembra essere una scelta azzeccata e più che doverosa. Una pausa di riflessione dopo un disco che si è rivelato un buco nell’acqua, sia dal punto di vista musicale -Fever è senza ombra di dubbio il peggior singolo mai estratto da un loro disco ma la scelta era veramente difficile data la mediocrità della loro ultima fatica-, che per quanto riguarda la ricezione da parte di quello stuolo di fan della prima ora (il sottoscritto su tutti) che sono cresciuti a pane e I Got Mine.

Non prevedo un ritorno alle origini in futuro, ormai la mano di Danger Mouse e delle varie produzioni post Attack & Release ha allontanato i due dall’idea originaria di blues nudo e crudo che dal Mideast ha fatto innamorare tanti anche dall'altra parte dell'Atlantico. Lonely Boy ha trascinato El Camino in tutte le classifiche del monte (hanno pure vinto dei Grammy per quanto possa contare) e il videoclip ha avuto una diffusione capillare sui social. Poteva andare diversamente da così?  Hanno semplicemente piazzato una telecamera davanti a Derrick T. Tuggle, tizio che apparentemente fa qualcosa nel mondo della musica e amico loro, e lo hanno lasciato libero di ballare quella che poi è diventata la loro più grande hit. Anche lui è aiutato dalla genetica che gli permette di avere il ritmo nel sangue: gli hanno fatto imparare le parole della canzone a suon di ascolti (si dice sia bastata un'ora di fila di tararararatta rattatarara e pippiiii pirippiripi in cuffia per permettergli di partorire la coreografia) ed il regista ha rivoluzionato il concept originale per avere questa semplice (per lui) sequenza di ballo come videoclip ufficiale. Vorrei ma non posso, mi fanno male le gambe.

Avalanches - He's having a damn good time

Qui c'è poco da dire. E' la coreografia per eccellenza. Questa e l'altro grande successo degli Avalanches, Frontier Psichiatrist, sono dei piccoli capolavori: idee semplici, grande tecnica (musicale e di ripresa), tanta voglia e facce giuste.

Devi scrivere o dirigere un video su una canzone elettro-pop simpaticissima, piena di usignoli, violini, voci angeliche, flautini, turuttuttu di sottofondo, stacchetti funk per ancheggiare, xilofoni, violini e un beat ballabile. Cosa fai?

Metti un ciccione a ballare benissimo con due megagnagne (vedi sotto).

Vuoi dare un senso al tutto? Lascia un messaggio ai posteri: o balli o sei fuori. Dal tempo. Devi esserne consapevole. Intanto, io, mi studio i passi di questo video.