I don't like Mondays #9 La playlist dell'Eurovision
Published on
27 paesi si sono sfidati a suon di canzoni alla Wiener Stadthalle. Oltre 200 milioni di persone hanno seguito l'evento pop trash più divertente d'Europa. Benvenuti all'Eurovision Song Contest 2015.
Måns Zelmerlöw, Heroes
Al terzo tentativo ci è riuscito. Un mix di pop e dance in pieno stile svedese e una performance interattiva che evidentemente ha colpito nel segno, portando il giovane cantante di Lund a vincere l’Eurovision Song Contest. Per la Svezia è la sesta vittoria in 60 anni. L’ultima risale al 2012 a Baku quando a vincere fu Loreen.
Polina Gagarina, A Million Voices
Dopo i fischi dell’anno scorso a causa dell’invasione dell’Ucraina e delle politiche anti LGBT di Putin, la Russia quest’anno ha puntato sulla soft diplomacy, presentandosi con un pezzo sulla pace e la tolleranza. Pare che lo sforzo non sia stato vano, dato che la canzone ha addirittura conquistato il secondo posto, complici anche le alleanze strategiche con i paesi vicini. Per risparmiare a Polina Gagarina l’imbarazzo dei suoi predecessori (e un nuovo incidente diplomatico), gli organizzatori hanno introdotto una tecnologia anti fischi che ha impedito che venissero sentiti in televisione ma non dalla povera Gagarina che è stata vista piangere ogni volta che la Russia riceveva dei punti. E non erano lacrime di commozione.
Il Volo, Grande Amore
Hanno cominciato con Ti lascio una canzone, sono stati i primi artisti italiani a firmare un contratto con una major negli Stati Uniti e quest’anno hanno vinto il Festival di Sanremo. Sono il Volo, il trio classic pop che quest’anno ha raggiunto il terzo podio dell’Eurovision. Quest’anno l’Italia è stato l’unico paese dei big five ad essersi aggiudicato un titolo e ad aver raggiunto il primo posto nella classifica del televoto (e solo il sesto in quella delle giurie). L’ultima vittoria dell’Italia risale al 1990 con Toto Cutugno. Stavolta ci siamo andati davvero vicini.
Loïc Nottet, Rhythm Inside
Questo giovane artista belga diventato famoso grazie alle blind audition di The Voice Belgio ha già fatto parlare di sé quando ha ricevuto i complimenti di Sia per la cover di Chandelier. Suo padre voleva diventasse un calciatore me lui ha preferito dedicarsi alla musica. E pare abbia fatto bene: a Vienna è arrivato quarto con un pezzo fatto in casa. Musica, melodia, coreografia, look e visual sono infatti opera sua.
Nadav Guedj, Golden Boy
Ha 16 anni, è nato in Francia ma è israeliano e quest’anno è stato il più giovane concorrente in gara. In Israele ha vinto il talent show The Rising Star grazie al quale ha ottenuto il biglietto per rappresentare il suo paese all’Eurovision. La sua canzone è una combinazione di suoni europei e mediterranei ed è dedicata a Tel Aviv, la sua città.