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Hromadske.tv: new journalism ucraino dopo la rivoluzione

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Dopo la rivoluzione del 2014 e dopo le elezioni presidenziali e parlamentari è possibile vedere il riavvio dei media indipendenti in Ucraina. Uno dei ruoli principali in questo processo hanno svolto Internet e i Social Network.

In questo contesto un esempio molto interessante è il progetto di Hromadske.tv, un canale televisivo che nasce su Internet, grazie alla pagina di Youtube. I giornalisti che lavoravano sul progetto dalle prime ore delle proteste hanno cominciato a trasmettere i video in diretta on-line sul canale Youtube. Già dopo i primi giorni, grazie alla professionalità dei giornalisti-volontari, il canale è diventato il più seguito al livello nazionale e anche internazionale. La richiesta del reporting indipendente da parte del pubblico ancora oggi rimane molto alta, considerando che tanti media sono dipendenti dai diversi correnti politico-oligarchici e trasmettono le informazioni parzialmente oggettive. Il fatto che Hromadske.tv non ha nessun proprietario ed opera esclusivamente grazie alle donazioni e ai finanziamenti delle organizzazioni indipendenti, garantisce al canale di essere un riferimento molto importante nel mondo delle informazioni. 

Com'è essere il giornalista indipendente in Ucraina oggi e lavorare per una delle prime televisioni on-line 100% indipendenti racconta Olga Tokariuk.

Cosa significa per te essere la giornalista di Hromadske?

Innanzitutto spiego la mia motivazione, perché sono venuta a lavorare a Hromadske. Qualche mese prima di farlo, ho lasciato un lavoro su una TV privata, una delle più grandi in Ucraina, proprietà di un oligarca con la reputazione dubbiosa. Me ne sono andata perché non mi piaceva l’atmosfera di pressione dentro la redazione, l’esistenza di argomenti ‘proibiti’ e la censura o l’autocensura dei giornalisti e dei redattori. Era specialmente soffocante considerando che l’Ucraina in quel periodo stava vivendo l’evento importantissimo, il Maidan, che, molti speravano, poteva cambiare il paese. Nonostante il fatto di poter guadagnare di più lavorando su una tv commerciale, ho scelto di andar via. Pochi mesi dopo sono diventata parte di Hromadske. Conoscevo e stimavo tantissimo le persone che l’hanno fondato e apprezzavo molto il lavoro che hanno svolto durante le proteste, essendo primi a trasmettere in diretta streaming quello che succedeva 24 ore su 24 e rappresentare vari punti di vista. Volevo fare un’esperienza nuova, di un lavoro in un medium creato dal basso, finanziato dalla gente comune e non controllato da oligarchi e politici. Lavorare a Hromadske per me vuol dire avere la libertà di scelta di argomenti e di ospiti, libertà di proporre le mie idee e di vederle realizzate (infatti conduco la trasmissione dedicata agli esteri, che ho proposto io e che mi piace), anche se, chiaramente, dal punto di vista economico non e’ retribuito al livello delle tv commerciali.

Qual è la differenza tra lavoro di un giornalista tradizionale e un giornalista del new journalism?

L’esempio di Hromadske mostra che un giornalista di new media è uno che non si limita solo a fare il lavoro di giornalista nel senso tradizionale. Nella nostra redazione, ogni giornalista puo’ fare anche il lavoro di cameraman e fare il montaggio, puo’ svolgere il lavoro di giornalista inviato in campo e di presentatore delle trasmissioni in diretta. Giornalisti di Hromadske sanno come usare social media, sia account personali che quelli della redazione, per attirare il massimo dell’attenzione ai contenuti creati dal collettivo di Hromadske. Con il minimo delle risorse umane cerchiamo di fare il massimo, senza sprechi che ho spesso notato nei media mainstream.

Quali sono le regole scritte e non scritte del canale? 

Hromadske ha lo statuto e il consiglio redazionale che si raduna con una certa regolarità per discutere il lavoro del canale, eventuali episodi problematici e per confermare l’adesione di nuovi membri. C’e’ un codice di etica professionale, basato sui principi della BBC, e anche quello linguistico, particolarmente attuale nel contesto del conflitto in Ucraina, per evitare l’uso di linguaggio d’odio. A parte queste, ci sono poche regole, la cosa che distungue Hromadske dai media tradizionali e’ la mancanza della stretta gierarchia, si’, ci sono i fondatori, ma non ci sono ‘quadri’ e ‘dipendenti’ nel senso tradizionale. Senza dubbio, c’e’ molta piu’ auto-organizzazione e liberta’ in paragone alle TV mainstream.

Com’è si lavora in un collettivo con la maggioranza dei freelance e volontari?

Si lavora bene, se tuoi obbiettivi coincidono con quelli della TV e altri colleghi che stanno dentro, cioè fare il giornalismo di nuovo tipo, più “umano”, meno “staged”, senza pressioni di proprietari, politici e rating, ma anche più impegnativo, più personale e più responsabile. Il fatto che la maggior parte sono freelance permette ai giornalisti di essere attivi anche in altri progetti, studiare o frequentare corsi di formazione, e quindi portare dentro il collettivo delle nuove idee. Hromadske accetta anche tanti volontari, molti di quali stranieri (per il progetto International in inglese). Tutto cio’ crea un atmosfera stimolante e dinamica, perfetta per lo sviluppo professionale.

Story by

Tetyana Kostyuk

Thirteen years of experience as an editor, journalist, on-air personality, media analyst, translator and 5 years of experience as an instructor of Italian language. Since 2004 I've been working in various areas of mass media as a journalist, editor, speaker, reporter and editor-in-chief in Ukraine and Italy. I've also been working on developing magazines, websites and tourist portals, including marketing, PR and social media. During my Master's Degree program in The University of Messina I have spent two years on research work on disinformation and propaganda in Ukrainian and Russian media and its role in the war in Donetsk and Luhansk and in the annexation of Crimea: "The role of media in Ukrainian conflict". My Bachelor's Decree thesis was concerning Eastern Enlargement of EU: analysis of Ukrainian and Polish political, historical and social approaches to European integration: "Eastern Enlargement of EU: Ukraine and Poland between new borders"