Hommage à Marcel Proust
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di Ramona MontanaroUno scenario affascinante, un ritorno al passato di oltre un secolo, un mix tra la letteratura del ‘900 e il secolo barocco, passando per la di oggi. È questo l’, ex cisterna dell’acqua che si trova all’interno dei Giardini di Babuk di via Piazzi, 55.
Napoli Ipogeo di Babuk
Entrare in un giardino curato di piante e fiori e oltrepassare una porta, che potrebbe essere quella di una normale cantinola, che, tuttavia, ci introduce nella bocca della terra. All’incirca quattro piani più giù, nel sottosuolo, ci sono voluti per entrare in quella che nel era una cisterna dell’acqua, diventata poi nel un rifugio per i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
XVII secolo1940
E in questo luogo, sconosciuto ai più, il professore Gennaro Oliviero ha voluto regalare un tributo ad uno dei padri della letteratura francese, , con .Marcel Proustun pomeriggio interamente dedicato “À la recherche du temps perdu”
© Michele Passavanti, in occasione del , con l’organizzazione dell’associazione “”, creata dallo stesso Oliviero, nell’Ipogeo di via Piazzi 55, gli appassionati e i curiosi hanno potuto immergersi in una delle opere fondamentali di Proust, attraverso la lettura di alcuni brani del suo capolavoro, interpretati dall’attore Aldo Spina, e con una mostra fotografica curata da Francesco Ciotola, con scatti di e . 90simo anniversario della morte di ProustAmici di Marcel ProustMassimiliano Cancello TortoraMichele Passavanti
ricerca del tempo perdutoventi scatti
© Massimiliano Cancello Tortora Per spiegarci il senso della mostra, l’autore Cancello Tortora ricorre alle parole della scrittrice : “”.Susan SontagCon le immagini si ritaglia una fetta di tempo dal flusso
tempo
© Massimiliano Cancello TortoraL’associazione culturale Amici di Marcel Proust nasce in questo stesso giardino. Non è il primo evento che viene organizzato in questo scenario meraviglioso, rimesso in sesto da qualche anno dopo l’acquisto da parte del professore. Anche il nome, i Giardini di Babuk non è un caso, ma è ripreso dal nome di un gatto trovato in , battezzato appunto , che in turco significa “Ba: grande” e “Buk: libro; un tributo alla letteratura, diventata, molto probabilmente, il filo conduttore dell’intera vita del professore.TurchiaBabuk