Hakobo e il design: «ascolto tutti, dai critici letterari agli spazzini»
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Angie PaganoIl grafico polacco Jakub Stepien, in arte Hakobo, 34 anni, espone le sue opere e presenta il suo primo libro dal 9 aprile al 20 giugno alla galleria Design BWA di Breslavia. Incontro a Breslavia, la “meeting place city”, con un artista che è rimasto semplice e con i piedi per terra nonostante faccia parte della top 50 dei migliori designer del momento.
Gran parte delle opere di Hakobo saranno esposte alla galleria Design BWA di Breslavia dal 9 aprile al 20 giugno. Il grafico ne approfitta per presentare “Hakobo graphic world”, la sua prima raccolta d’arte, ma anche per diventare amico di tutti i visitatori della mostra colpiti dalla sincerità del personaggio. A fare da sfondo alla mostra ci sarà anche il festival delle arti di strada “Out Of Sth” che si prepara a tre settimane di murales e graffiti di ogni tipo (dal 23 aprile al 13 giugno) per le strade di Breslavia. E all’artista non dispiace affatto tutta questa agitazione europea (con l’arrivo di artisti come Mudwig da Bristol, Dem da Milano o Vova Vorotniov da Kiev) in una città che ama molto. Dialogo sulla sua arte, dalla nascita delle sue idee alla scelta delle forme di design.
cafebabel.com: È la prima volta che mi capita di venire a contatto diretto con le tue opere e sono impressionata dai loro colori, forme e genialità, ma prima di tutto dalla concisione del tuo lavoro. Come prendono forma i tuoi progetti ?
Hakobo: Dipende! In generale raccolgo prima delle idee, prendo appunti, scatto foto, faccio degli schizzi. Poi durante la creazione elimino tutto ciò che è superfluo. Voglio che un manifesto esprima l’essenza di un’unica cosa. Preferisco la semplicità perchè è in grado di toccare tutti.
cafebabel.com: Però succede che alcuni vedano nelle tue opere cose completamente diverse da quelle che volevi esprimere.
Hakobo: È vero, ma non importa. Per me contano tutte le opinioni, da quelle dei critici letterari a quelle degli spazzini. Questi ultimi hanno una visione del mondo che è probabilmente molto più reale della mia. Eppure l’arte dovrebbe essere come uno specchio. Mi capita, ed ora ne sono abituato, che qualcuno mi dica che ha molto amato uno dei miei manifesti e che vorrebbe comprarlo, ma io non ce l’ho più e non ho intenzione di farne un altro uguale. Continuo il mio percorso senza guardarmi indietro.
cafebabel.com: Realizzi soprattutto manifesti. Perchè?
Hakobo: Si tratta di una forma semplice, diretta e accessibile al pubblico. Il manifesto è come una risposta, un’arte di strada, una specie di “grido”. Da poco mi dedico anche al design di mobili originali che conservano però il loro aspetto funzionale. Mobili dai dettagli ricercati ma che nel loro insieme esprimono un concetto. Faccio anche vestiti, oggetti e pubblicità.
cafebabel.com: Da dove prendi la tua ispirazione?
Hakobo: Ovunque. Durante i viaggi, nei libri, nella musica, nelle conversazioni. Tra un’osservazione e un’altra. Mi piace stupire, provocare la riflessione. Ispirare gli altri. E a volte mi piace anche che un oggetto sia semplicemente carino o alla moda come la bottiglia di Wyborowa (una vodka polacca). Da poco mi sto anche interessando all’Oriente, un posto di sicuro molto diverso da dove vivo. Lì vi sono una moltitudine di dettagli che possono essere decifrati solo dopo averli osservati a lungo.
cafebabel.com: Cosa pensi di Breslavia, anche chiamata “The meeting place city” ?
Hakobo: Viaggio molto e posso dire che Breslavia è una città europea al pari di Berlino. D’altronde qui si respira un po’ di atmosfera tedesca. Sono contento che sia stato possibile organizzare questa mostra proprio qui e che ci siano tanti visitatori.
cafebabel.com: Ti piacerebbe esporre anche in altre città europee?
Hakobo: È tra i miei progetti. Sono conosciuto soprattutto dalle persone dell’ambiente e non dal grande pubblico, ma sono ancora molto giovane (ride). Impormi o scioccare: mi importa poco. Sono soddisfatto dello stato attuale delle cose, anche se mi dispiace che in Polonia il design moderno abbia così pochi simpatizzanti al di là degli iniziati.
cafebabel.com: Durante il festival Out of Sth hai intenzione di impossessarti di un muro e di lasciare una tua traccia a Breslavia ?
Hakobo: Non era nei miei progetti ma chissà. Sono aperto a tutte le proposte. Accetto diverse richieste perchè per me è sempre l’occasione per imparare qualcosa, per mettermi alla prova. In fin dei conti, c’è sempre qualcuno a cui piace ciò che fai ed altri a cui non piace niente. Non mi cambierei per nessun altro. Sono quello che sono.
Foto: Hakobo, Galleria Design BWA di Breslavia
Translated from Hakobo: być sobą i tylko sobą to moja zasada