Guida pratica per viaggiare in Europa
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silvia ionitaPrima di farvi le valigie controllate cosa vi aspetta. Quel che c'è da sapere per muoversi nel continente: passaporto, sigarette, alcol, e trasporti.
Viaggiare facile
L’apertura delle frontiere è una cosa positiva: finalmente il passaporto è abolito in gran parte dei Paesi d’Europa, incluse Norvegia e Islanda. La Svizzera farà parte dello Spazio Schengen dalla fine del 2008. Le uniche eccezioni sono la Gran Bretagna, l’Irlanda, il Cipro, la Bulgaria e la Romania, per le quali ci si deve procurare il prezioso “Apriti sesamo” per passare la frontiera. Per gli Stati Uniti non bisogna dimenticare: dal 2005 è obbligatorio il passaporto dotato di chip elettronico, chiamato passaporto biometrico.
Nell’aereo: quanti bagagli?
Prima di partire per le spiagge spagnole dobbiamo essere attenti a come facciamo i bagagli, per evitare di essere forzati a lasciarli nell’aeroporto. I bagagli sono di due tipi: quelli al seguito e quelli a mano. I bagagli al seguito si devono obbligatoriamente registrare e devono pesare tra 12 e 40 kg (il peso sarà scritto sul vostro biglietto di aereo). Per il bagaglio a mano, cioè quello che porterete con voi nella cabina dell’aereo, la legislazione europea è diventata stretta. Si potranno trasportare soltanto piccole quantità di liquidi (max. 100 ml per contenitore), che dovranno essere inseriti in sacchetti di plastica trasparenti.
Queste regole valgono sia per i voli che partono da un paese dell’Ue, inclusi i voli interni, sia per i voli che partono dalla Norvegia, dall’Islanda e dalla Svizzera.
In automobile: gli accessori obbligatori
Se avete scelto viaggiare in macchina, dovete portare con voi qualche accessorio obbligatorio per muovervi in alcuni Paesi europei. In Italia è obbligatorio indossare il giubbotto e utilizzare il triangolo di segnalazione in caso d’incidente o di avaria. Lo stesso vale per la Francia, la Polonia, l'Austria e il Portogallo. In Spagna servono il giubbotto e due triangoli. E se pensate di avventurarvi in Germania, Belgio o Gran Bretagna, il giubbotto e il triangolo, in questo caso, non sono obbligatori. In questi tre paesi ci sarà bisogno piuttosto di un kit di pronto soccorso mentre, in Belgio, anche di un estintore.
Fumare (legalmente) una sigaretta
Sempre più paesi hanno adottato il divieto totale di fumare sigarette nei luoghi pubblici. È vietato fumare nei bar, nei ristoranti e nelle discoteche di: Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia (anche se la legge non si applica), Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Slovacchia, e Slovenia. La maggior parte di questi Paesi tollera il consumo di tabacco nelle zone isolate e ben ventilate, tranne la Lituania e la Svezia dove la legge è molto stretta. Il divieto è parziale nel Portogallo, nella Repubblica Ceca e nella Romania. In Germania il divieto di fumare è stato recentemente considerato anticostituzionale dalla Corte Costituzionale, per aver messo in una situazione di svantaggio alcuni gestori di locali.
In altri paesi come nel Lussemburgo o nella Spagna sono stati applicati regolamenti basati sull’orario, sul tipo di bar o sulla superficie del locale. Poi, se volete sorseggiare una buona Guinness in un pub britannico con la sigaretta in bocca, dimenticatelo! È vietato dal 2007.
Attenzione al test dell’alcol
Tornando da una festa, è facile che ci venga chiesto di accostare per il test dell’alcol. La quantità di alcol al volante tollerata dalla legge è molto diversa da paese a paese. Se le isole di Cipro, Malta, Gran Bretagna, Irlanda sembrano più tolleranti con limiti compressi tra 0,8 e 0,9 mg/ml, nel continente le regole sono più severe. In Germania, Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Slovenia il limite è di 0,5 mg/ml. In Lituania 0,4, Svezia e Polonia 0,2.
E state bene attenti: Estonia, Ungheria, Lettonia, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia non accettano neanche una goccia di alcol nel sangue al volante della macchina.
Telefonare all’estero
Costa tanto telefonare all’estero, e non solo per la persona che chiama, ma anche per quella che riceve. L'Ue fa tutto il possibile per abbassare le tariffe: da quest’anno una chiamata effettuata all'estero costa 0,46 euro, mentre la persona chiamata paga 0,22 euro. L'intenzione è di abbassare la soglia a 0,43 euro e 0,19 euro entro il 2009.
Assicurati anche all'estero
Se avete esagerato con la sangria o semplicemente avete problemi con il calore, non dovete essere presi dal panico. Siete assicurati! La carta d'assicurazione europea esiste da quattro anni fa. Ci si può procurare la carta gratuitamente nel Paese di origine ed è valida in tutti i 27 paesi membri dell'Ue, incluse Svezia, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Informatevi nelle Unità Sanitarie Locali della vostra città.
Alcol e sigarette: le regole nell’Ue
Non c'è il duty-free quando si viaggia all'interno dell'Ue, ma esiste la possibilità di comprare sigarette o alcol a prezzo più basso, approfittando delle differenze di prezzo tra Paese e Paese. La soglia fissata dalle dogane è di 800 sigarette, un chilo di tabacco, 10 litri di superalcolici, 90 litri di vino, 110 litri di birra e cosi via. Dovete sapere che se volete portare delle sigarette da uno dei Paesi est-europei (Polonia, Estonia, Lettonia, Ungheria, etc.) verso la maggior parte dei paesi dell'Europa dell'ovest (Germania, Francia, Austria, Gran Bretagna, Danimarca, etc.) la soglia è di 200 sigarette. In questo caso vale la pena di andare in Italia dove un pacco di sigarette costa tra 3,50 e 4 euro o ancora meglio in Spagna dove costa tra 2,30 e 3 euro.
Translated from Dans les valises des Européens