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Guantanamo e le pudendae europee
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Mauro MorabitoIl Parlamento europeo chiede agli Stati membri di accogliere alcuni ex-prigionieri di Guantanamo sul territorio dell'UE e di assumersi le proprie responsabilità. “Il problema dell'Unione è che alcuni paesi europei si erano legati alla politica estera di Bush: ora bisogna domandare le responsabilità dei governi”.
Accusati di terrorismo per aver girato un documentario
“Anch'io sarei un 'individuo pericoloso' se mi avessero trattenuto illegalmente in prigione per sette anni!” esclama l'eurodeputato di estrema destra Bruno Göllnisch durante la sessione di delibera e voto. Così reagisce ai 55 eurodeputati che avrebbero votato contro la risoluzione, giustificandosi con i loro colleghi dicendo che “quei prigionieri sono definiti 'pericolosi' e, secondo la CIA, 61 di quelli liberati sono tornati a esercitare attività terroristiche,”.
Clive Stafford Smith, avvocato direttore dell'ONG statunitense Reprieve, mette in guardia contro questo ragionamento: “Tre dei miei clienti sono stati accusati dalla CIA di aver ripreso attività terroristiche una volta rilasciati, solo per il semplice fatto di aver partecipato a Londra alla produzione di un documentario di denuncia su ciò che avviene a Guantanamo.”
Il silenzio complice dell'Europa
Il punto su Bagram
Il socialista Lambriridis conclude il suo intervento con un pizzico di disillusione: “Neanche uno tra tutti i Parlamenti nazionali europei ha richiesto di visionare il rapporto sui furti CIA in Europa. Solo il Congresso statunitense vi si è interessato”. Ma non tutti sono soddisfatti e qualche deputato vuole spingersi oltre: “Guantanamo non è la sola prigione illegale: domandiamoci ad esempio cosa avviene a Bagram, in Afganistan”, reclama l'europarlamentare verde Buitenweg.
Translated from Guantánamo: un poco de vergüenza torera en Europa