Gli eurodeputati ad altra velocità tra Strasburgo e Bruxelles
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Francesca BarcaGli eurodeputati vogliono mantenere i loro privilegi per viaggiare tra le capitali d’Europa. Questo e altro nel nostro appuntamento con le ultime novità da Bruxelles.
Gli eurodeputati chiedono che si mantenga l'alta velocità tra Strasburgo e Bruxelles
Dall’inizio della Presidenza francese dell’Ue gli eurodeputati dispongono, in via eccezionale, di un treno ad alta velocità per il tragitto Bruxelles - Strasburgo (via Parigi) ogni qualvolta che ne hanno bisogno. In questo modo possono spostarsi in tre ore e mezza, cosa che riduce considerevolmente i tempi di un treno normale. Alcuni membri del Parlamento europeo hanno espresso a cafebabel il loro desiderio che questo mezzo di trasporto sia mantenuto una volta finita la Presidenza di turno francese.
Barroso appoggia la Presidenza permanente di Sarkozy
Barroso, che ha instaurato una bella amicizia con Nicolas Sarkozy durante questi mesi di Presidenza francese del Consiglio europeo ha espresso, la settimana scorsa, il suo desiderio che Sarkozy sia Presidente permanente di quest’organismo in una conversazione con la stampa all’uscita del vertice dei leader europei a Bruxelles. «Necessitiamo un Presidente del Consiglio europeo che non cambi ogni sei mesi», ha detto Barroso. Il Trattato di Lisbona, rifiutato dall’Irlanda ma approvato in 22 stati membri, propone tra l’altro, di cambiare l’attuale sistema di turno della Presidenza Ue con uno permanente. «Non so se siamo in condizione di proporre Sarkozy come Presidente del Consiglio europeo, però credo che lui stesso non sarebbe interessato dopo gli scorsi sei mesi», ha affermato in riferimento al conflitto russo-georgiano e alla crisi finanziaria. «In ogni caso io lo appoggerei», ha confermato Barroso.
Plantu for President
Questo dicevano i volantini distribuiti la settimana scorsa dai liberali Marco Cappato, Emma Bonino e Marco Pannella del partito radicale al Parlamento europeo. Hanno ripreso la caricatura che il disegnatore francese Plantu ha pubblicato su Le Monde dieci giorni fa per criticare l’incontro avvenuto tra Francia, Inghilterra, Germania e Italia per gestire la crisi finanziaria senza tener conto di tutti gli altri Stati membri. Con questa provocazione i radicali vogliono attirare l’attenzione sulla necessità di rispettare le istituzioni europee, senza che le decisioni vengano prese dai più forti.
Italia e Polonia contro il piano per l’ambiente?
Il 16 ottobre, l'Italia e la Polonia, due Paesi che non sono certo in regola con i criteri del Protocollo di Kyoto, hanno cercato di mandare all'aria il piano Ue per combattere il cambiamento climatico. Cosa prevede? Ridurre del 20% le emissioni di CO2 e il consumo energetico e aumentare, sempre del 20%, l'uso di energie rinnovabili. Oggi, 20 ottobre il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente decide come ripartire "gli sforzi nazionali" per mettere in atto questo piano. Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’ambiente, chiederà di spostare di un anno la sua messa in atto perché non corrisponde agli interessi dell'industria italiana. Lo scontro è sui costi: per Bruxelles si tratterà di una cifra che varia tra i 9 e i 12 miliardi di euro all’anno, l’Italia ne stima 25.
Translated from Tren AVE solo para privilegiados