«Gli Erasmus a Cracovia? Vivono in centro. E io li coccolo»
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mauromorabito nmauromorabito nIntervista a Lidia, angelo custode degli studenti Erasmus. «Ma per i polacchi partire è un privilegio».
Con l’adesione nel maggio 2004 i nuovi Paesi membri hanno contribuito a far aumentare gli scambi universitari in tutta l'Ue. E alcuni studenti hanno deciso di studiare proprio in Polonia. Lidia Skrobowska, studentessa di Relazioni Internazionali, è una specie di angelo custode per gli studenti Erasmus di Cracovia. Lidia si barcamena tra lo studio e l'impegno nel gruppo locale dell'Erasmus Student Network, l'associazione di sostegno agli studenti Erasmus, che nella splendida città polacca funziona da più di 5 anni ed è costituito da una trentina di partecipanti.
Qual è lo scopo dei volontari dell’Esn di Cracovia?
In effetti è molto vario: promuovere innanzitutto il patrimonio culturale polacco organizzando escursioni e feste a tema per mostrare che la Polonia non è soltanto Solidarnosc, vodka meno cara e Karol Wojtyla. Portiamo ad esempio gli studenti alla scoperta delle notti a Cracovia. Ma ci ritroviamo spesso a fare da traduttori, mediatori, psicologi, perfino angeli custodi!
È il caso, in particolare, del servizio “tandem”. Dove alcuni studenti si propongono come “tutor”, e ogni studente erasmus che lo desidera può vedersi assegnato uno studente polacco che sappia parlare la sua lingua, o al limite l’inglese, per aiutarlo in tutte le difficoltà e questioni burocratiche.
Nell’anno accademico 2005-2006 dall’Università Jagielloski di Cracovia sono partiti 646 studenti con il programma Erasmus. Ogni anno le partenze sono più numerose in tutta la Polonia. Dal lancio del programma sono partiti per l’Erasmus circa 32.500 studenti. Nel 1988 c’erano 1.426 volontari, nel 2004 sono arrivati a 8.390. Ma chi sono questi polacchi?
Gli studenti polacchi sono ben consapevoli del fatto che partire all’estero aumenta le loro opportunità, perché imparare una lingua straniera è un investimento per il futuro. Ma purtroppo questa possibilità non è accessibile a tutti. La borsa Erasmus assegnata ad ogni studente in partenza è, a seconda dei paesi d’arrivo, di 250-350 euro mensili. Le destinazioni principali sono i paesi dell’Europa occidentale, dove questa somma copre solo una piccola parte delle spese. Per questo motivo i polacchi si limitano generalmente ad un solo semestre.
Molti studenti tedeschi e francesi arrivano all’Università Jagielloski, che recentemente ha anche concluso un accordo di scambio con la Turchia. Quali sono le motivazioni di chi sceglie la Polonia come destinazione Erasmus?
Ci sono tre tipi di studenti del programma Erasmus/Socrates in Polonia. Il primo ha origini polacche, più o meno lontane. Per alcuni il polacco è la madrelingua, tramandata dai genitori immigrati; altri vengono al contrario ad approfondire la loro conoscenza linguistica e ritrovare le loro radici. Sono spinti da una ricerca della loro identità, o da semplice curiosità.
Il secondo gruppo è quello di chi si interessa alla storia, o alla lingua polacca, spesso per motivi di studio. L’anno scorso, ad esempio, ho aiutato uno studente francese di Scienze Politiche, che scriveva la sua tesi sul movimento Solidarnosc, a tradurre dei testi storici su questo momento-chiave della nostra storia. O ancora, una studentessa che faceva delle ricerche su Radio Maryja (la controversa radio cattolica ndr).
Infine ci sono gli studenti giunti un po’ per caso o per curiosità, dei nuovi arrivati che non hanno alcuna idea delle culture dell’Europa centrale. La differenza di livello di vita si fa sentire generalmente durante la ricerca dell’appartamento. Gli annunci per gli universitari stranieri sono di solito del tipo: “Centralissimo, camera singola ammobiliata a circa 800 zlotys (225 euro)”. Per capirci, io sono in periferia e per un posto in doppiapago 270 zlotys (85 euro) al mese.
Translated from Pologne : «partir à l'étranger n'est pas accessible à tous»