Giurare o fare l’indiano?
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Alba FortiniBarack Obama ha giurato sulla Bibbia davanti a milioni di persone. E, come si sa, ogni promessa è debito. Ma su che si giura in Europa?
“Giurare” è un’azione che per molti coinvolge il sacro. Non stupisce allora che in molti paesi europei si prometta invocando Dio, così come anche Obama ha pronunciato «I swear to God!» durante la propria investitura.
«Te lo juro por Dios!» si dice in Spagna, «Ich schwore bei Gott!» in Germania e «Te lo giuro su Dio!» in Italia. Un altro mezzo efficace per suggellare una promessa è mettere una taglia sulla testa della mamma, «Te lo giuro su mia mamma», «I swear to my mum’s life». Solo i polacchi preferiscono portare sul tavolo del negoziato l’amore per la nonna giurando spesso su «Jak babcię kocham» (“come amo la nonna”).
Quando si tratta di convincere della propria onestà, tutti i mezzi sono buoni e se l’interlocutore non teme né Dio né le mamme, rimangono sempre le espressioni popolari. Allora i francesi, che non hanno paura di rincarare la dose e non esitano ad accumulare prove di onestà, affermano che ogni promessa è debito rievocando lo sputo come sigillo del giuramento («Promis, juré, craché»). «Croix de bois, croix de fer, si je mens je vais en enfer» (“croce di legno, croce di ferro, se mento vado all’inferno”) è il giurin giurello infantile e la sua versione inglese, anch’essa presa da una conta, comincia con «Cross my heart and hope to die, stick a needle in my eye» (“mi segno il cuore e spero di morire, mi conficco uno spillo in un occhio”, cioè si giura sulla propria vita e si paga colla cecità la promessa non mantenuta). In Germania si promette invece invocando lapidi e gambe degli antenati, com’era costume nel Sedicesimo secolo: «Stein und Bein schworen». Un’altra particolarità teutonica? «Indianerehrenwort»: giurare sull’onore come un indiano. Le origini di questa abitudine si perdono nella notte dei tempi.
Gli spagnoli, stanchi di queste formule, le canzonano:«Te lo juro por Snuppy», dove appellarsi a Snoopy, il cagnolino inoffensivo, rende ben poco probabile che la promessa sia mantenuta. In Polonia non si esita far rivaleggiare cornetti e pane: «Jak bułkę kocham, rogalik świadkiem» (o “Il cornetto può testimoniare quanto io ami il pane”). Ma niente paura: se non avete intenzione di mantenere una promessa, vi basta incrociare le dita mentre la state facendo… e funziona in tutta Europa!
Translated from Promis juré !