Geolocalizzazione ed arte: AppTripper, la nuova app made in Naples
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Sorpresa, gioia, amore, malinconia, paura, rabbia, estasi, meraviglia. Parliamo di emozioni e di
Geolocalizzazione emotiva: legare i luoghi alle emozioni che vi si sono provate.
AppTripper, a metà strada tra la guida interattiva, il social network, è un’App, ora solo per android ma presto anche per ios e windows, creata ed implementata dagli artisti partenopei Sebastiano Deva e Paolo Varsalona.
La Geolocalizzazione
Facciamo un passo indietro e capiamo prima di tutto cos’è la geolocalizzazione. Come Wikipedia suggerisce si tratta dell'identificazione della posizione geografica nel mondo reale di un dato oggetto, come ad esempio un telefono cellulare o un computer connesso o meno ad Internet, secondo varie possibili tecniche. Tali tecniche sono quelle note: il segnale gps o quello wifi, tramite l’ip del proprio computer o ancora tramite le celle della rete telefonica cellulare.
Il principale utilizzo che i colossi tecnologici fanno di questo tipo di tecnologia è il cosiddetto geo-marketing, volto, con l’avvento degli smartphone ancor di più, ad integrare ed interagire con i social network.
Social, appunto. Per quanto riguarda noi utenti, infatti, usiamo le applicazioni di geolocalizzazione prevalentemente per motivi sociali: in primo luogo per connetterci con altre persone che già conosciamo o che potremmo incontrare grazie a queste applicazioni, in secondo luogo per trovare posti consigliati da persone di cui ci si fida o da altri navigatori dell’etere.
Non è un caso, quindi, se tra le app di geolocalizzazione, quella più usata è Facebook Places (43,1%), seguita da Google Latitude (27%) e Foursquare (25%).
Le App e la Privacy
A seguito del cosiddetto “location-gate” che ha investito Google nel 2011, in una situazione di totale, o quasi, vuoto normativo, l’Ue si è espressa con una serie di raccomandazioni in materia di privacy e geolocalizzazione su dispositivi mobili. (Qui il documento).
La richiesta di un consenso specifico per la raccolta dei geo-data personali, la trasparenza su come vengano utilizzati i dati di localizzazione per prevenire monitoraggi segreti, etc sembrano oggi elementi quasi scontati dopo lo scaricamento di un’App, fino a qualche tempo fa non lo erano. E nonostante la corsa ai ripari del 2011, agli occhi degli utenti spesso, questo genere di tecnologia risulta ancora troppo invadente. A quanto risulta da uno studio svolto a Washington da un noto istituto, è proprio la fascia dai dodici ai diciassette anni, ovvero coloro da cui forse non ci aspetteremmo tanta attenzione, la fascia di utenza considerata forse più vulnerabile alle nuove tecnologie, ad avere la maggiore consapevolezza dell’importanza dei dati che si condividono sui social network o tramite app. Tra di essi, praticamente la metà disabilita nelle applicazioni scaricate la funzione della geolocalizzazione, e quasi il trenta per cento disinstalla le app, se viene a sapere che gestiscono con eccessiva disinvoltura dati sensibili e personali.
AppTripper e Napoli
Ad inserirsi in questo intricato cunicolo di privacy, marketing e diffidenza, c’è AppTripper. Unica nel suo genere in Europa, è un’applicazione in quattro lingue per le piattaforme di telefonia mobile, che suggerisce itinerari di geolocalizzazione emotiva. Un tentativo di ribaltare il concetto di percorso turistico, attraverso cui l'esperienza del fruitore viene posta per la prima volta al centro di una rete sociale. Grazie alle proprie emozioni e stati d’animo il fruitore può non soltanto seguire percorsi d’arte alternativi rispetto ai canonici turistici, può anche prendervi parte, modificarli, suggerirne di nuovi attraverso foto e messaggi audio condivisibili sul social network legato alla piattaforma.
Grafica accattivante e approccio user friendly, contraddistinguono AppTripper che, nonostante sia di giovanissima creazione “Raggiunge già diversi traguardi - racconta una dei creatori Sebastiano Deva - ha messo in rete luoghi dell’arte contemporanea a Napoli, di elevatissimo livello, spesso slegati tra loro e conosciuti meno di quel che meriterebbero – poi aggiunge – Risulta appetibile anche per i meno attenti o sensibili all’arte”. Messa a sistema e fidelizzazione di nuovi utenti, due cose di cui l’arte necessita come il pane e di cui la stessa Napoli necessita. Lo sanno bene Deva e Varsalona, entrambi partenopei. Non è un caso, quindi, se l’anteprima nazionale si sia svolta a Napoli quest’estate e non è un caso se la piattaforma sulla città di Napoli sarà scaricabile gratuitamente per sempre.
“Proprio a Napoli, su AppTripper, il linguaggio contemporaneo si fonde con l’arte antica, grazie ad una scena molto dinamica che lavora tra pubblico e privato. Tre le opere consultabili, quindi, non ci siamo focalizzati esclusivamente sul contemporaneo, ma sono inserite opere di tutte le epoche che hanno attraversato la città. Lavori meravigliosi e meno risaputi perché oscurati dalla notorietà di altri capolavori”. Tra le strutture coinvolte in AppTripper Napoli ci sono: Museo Madre, Museo di Capodimonte, Museo del ‘900, Museo Plart, Museo Nitsch, Metro dell’Arte, Museo Diocesano, Pio Monte della Misericordia, Farmacia degli Incurabili, Biblioteca dei Girolamini, Accademia di Belle Arti di Napoli a cui presto se ne aggiungeranno altri.
Geo-emozionare le città d’arte italiane
Gli artisti/sviluppatori contano di sviluppare entro ottobre l’app in tutte le sue funzioni, e di raggiungere circa tre milioni di utenti in circa tre anni. Nel frattempo, la prossima tappa da emozionare è Milano. Dove, nel mese di maggio è partito un contest per raccogliere contenuti e suggerimenti per i percorsi emozionali. Sarà poi la volta di Torino e Venezia a cui si aggiungeranno progressivamente Bologna, Firenze, Genova, Perugia, Roma, Palermo, Lecce, Matera.
Un’App e un social che mette a sistema circa 1000 siti sul territorio italiano, con le relative informazioni di approfondimento. Che stimola lo scambio delle emozioni e la ricerca di nuove amicizie, inventa nuovi profili di esperienza per le città italiane e facilita l’orientamento di chi viaggia e desidera conoscere luoghi d’interesse storico-artistico.
Per accedere al social network www.apptripper.it