genesi ed elogio di una follia... traduttiva
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Questo spazio online nasce da una mia esigenza di sentire i traduttori babeliani vicini, una "squadra" come Chiaretta, una di loro, l'ha definita.
Giacché ci separano distanze spaziali non indifferenti, ad un anno dai miei vagiti in territorio babelico, con un bisogno umano ed imprescindibile di avere dei contatti e degli scambi professionali quanto umani - due aspetti che si compensano e si alimentano l'un l'altro, ho deciso di fondare questo blog. Che sia uno spazio per spunti sui problemi traduttivi. Che voi siate parte attiva in questo blog, nei commenti o poi, chissà, nell'inserimento dei post. Che Roma sia stato l'inizio di questo mio bisogno, mio e forse anche vostro, che il vedere i vostri volti finalmente vicino ai vostri nomi sia stato d'input a questa nuova avventura, è indubbio. Quello che ora è certo è che questo blog rimarrà vivo anche e soprattutto grazie a voi, i vostri commenti, e - quando scopro come funziona - i vostri interventi. Ma ciancio alle bande, cominciamo: per chi non c'era e per chi avrebbe voluto esserci, un surrogato dell'incontro: i miei inutili interventi per suscitare la polemica, eccoveli qui di seguito.