Generation Yerevan: 25 giornalisti in Armenia per scoprire la società post-rivoluzionaria

Published on April 16, 2020

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Un nuovo viaggio attraverso l'Europa. Una nuova esperienza multimediale targata Cafébabel. Questa volta la destinazione è Yerevan, la capitale dell'Armenia. Dopo aver condotto una masterclass, 25 giovani giornalisti sono andati sul terreno a documentare cinque storie legate agli sviluppi della società post-rivoluzionaria di questo paese dell'area caucasica.

Yerevan. Ottobre 2019. Lungo l'arteria del traffico, Mesrop Mashtots, risuonano i clacson e il vocìo di una fitta fiumana di gente. Soltanto un anno e mezzo fa questa città è stata il teatro di una rivoluzione pacifica che ha coinvolto centinaia di migliaia di persone e che ha portato alla fine del regime politico ventennale del Partito repubblicano armeno (RPA).

Oggi, questo paese del Caucaso sembra voler continuare la sua marcia verso un futuro fatto di maggiori libertà individuali e collettive.

Per esempio, sempre più giovani della diaspora armena stanno tornando nella loro terra di origine per lanciare le loro start up. Ma più in generale, le nuove generazioni vogliono contribuire in maniera sostanziale allo sviluppo della vita economica e culturale. È per questo che le persone che incontriamo durante il nostro soggiorno sembrano affamate certamente di viaggi, esperienze all'estero, ma anche di riconoscimento.

«Siamo un piccolo paese, ma il nostro patrimonio culturale è immenso», ci ripete la nostra guida turistica mentre illustra i tesori della città. Secondo molti armeni, è dunque la scarsa visibilità di questa internazionale a essere il principale ostacolo allo sviluppo.

Non ci stiamo più ad aspettare

Durante la nostra permanenza, insieme a 25 allievi provenienti da tutta Europa, abbiamo ritratto la gioventù del paese. Che siano artisti, informatici o studenti: chiunque sta cercando di fare la propria parte per portare avanti, passo dopo passo, questa terra. Per rendere più aperta la società, senza però dimenticare i valori sui quali si appoggia. Come qualsiasi stato post-rivoluzionario, è tutto un equilibrio tra tradizioni conservatrici e tendenze liberali.

Come trasmettere al meglio tutte le emozioni che abbiamo provato? Proviamo a farlo tramite un nuovo sito multimediale - pieno di foto, video e podcast - che ospita cinque storie: dal femminismo al mondo dell'high-tech, dalle storie di leva obligatoria alla passione per lo street work-out e i fumetti.

Questa è Generation Yerevan.