Fotogallery da Esperanzah

Published on August 21, 2015

Domenica 2 agosto

Ore 10:30: Risveglio difficile dopo due intensi giorni di festival. Ma l’abbazia di Floreffe offre uno spettacolo magnifico dal campeggio.

Ore 11: Dopo una colazione organizzata da Oxfam, le pance son sazie e la giornata può cominciare!

Ore 12: In paese, ci si impegna in varie attività nell’attesa dei concerti: alcuni si intrattengono facendo giochi alcolici a base di birra, altri mangiano qualcosa prima di dirigersi all’area concerti.

Ore 15:40: Esperanzah non vuol dire solo concerti, c’è anche una programmazione cinematografica impegnata. L’équipe di Cafébabel ne approfitta per scoprire un documentario: Gardenia – before the last curtain falls. Un’immersione tra le struggenti testimonianze di travestiti e transessuali d’età superiore ai sessanta anni.

Ore 17: Dibattito sul TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership): una minaccia frontale alla nostra sicurezza sociale?

Ore 17:30:  Una delle notevoli sorprese di questo festival proviene dalla penisola iberica con la performance di Pan De Capazo. Per più di un’ora, questi spagnoli, un filino irsuti e con facce da galera, hanno solleticato le orecchie dei partecipanti al festival con i loro sound pesante, ma dalla potenza redentrice, rivisitando repertori medievali e tradizionali, in particolare quelli dell’Europa centrale. Il pubblico ha così potuto saltellare allegramente sui ritmi vivacizzati da acrobazie "etiliche", da polche e mazurche scatenate, ed altre turbinose ballate, riscoprendo per l’occasione strumenti poco convenzionali quali la ghironda, il gardon ungherese, il duduk armeno o, ancora, la gaita galiziana.

Oltre che per il raro eclettismo, il talento di questi artisti, che emanano un’energia selvaggia e incredibilmente comunicativa, ha conquistato i cuori di Cafèbabel Bruxelles. Ci auguriamo di imbatterci nuovamente in queste sei furie, nel corso di un loro prossimo tour europeo. 

Ore 18:30: Tra un concerto e l’altro, all’incirca un centinaio di manifestanti si assembla per militare in favore di ambiziosi obiettivi in relazione alla Conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Parigi (COP21). Gli organizzatori invitano alla mobilizzazione nella capitale francese prima e durante la conferenza internazionale.

Ore 19: È il terzo anno consecutivo che il parrucchiere e poeta “mystérieuses coiffures” torna a stupire piccoli e grandi. Pettina un partecipante al festival ogni 7 minuti riuscendo ad intrecciare fiori e cura del capello.

Ore 19:30: La pancia brontola, è il momento di recarsi al villaggio dei sapori per degustare piatti tipici delle cucine dei quattro angoli del mondo. Perché non provare un hamburger a base di insetti? 

Ore 22: Ad andare in scena tocca al cantautore israeliano Asaf Avidan, dal lato dei giardini, nel cuore dell’abbazia di Floreffe. Il suo repertorio, a cavallo tra folk e blues, e la sua voce fuori dal comune non lasciano indifferente il pubblico. Reckoning song ha lanciato questo artista sulla scena, ma la sua prestazione non si limita ad una sola canzone, tutto il concerto è pura meraviglia. Sicuramente il nostro colpo di fulmine di questo festival.

Ore 23:45: Anche se la fatica si fa sentire sempre più, i partecipanti al festival che assistono al concerto di Chinese man si dimostrano ancora motivati. Ai Marseillais tocca l’onore di chiudere il festival e ne approfittano per sparare musica e luci al massimo.

Ore 1:30: È il momento di utilizzare le consumazioni per le bibite e successivamente ci si dirige al camping, poiché la festa non è finita! Una piccola tenda ospita un concerto di percussionisti al quale, ben presto, tutti prenderanno parte. Per i festaioli più accaniti le danze sono durate tutta la notte.

Ore 4: È tempo di andare a dormire, visto che il campeggio dovrà essere sgombrato prima delle 10 di mattina! Bene, possiamo dire che anche la quattordicesima edizione di Esperanzah si è chiusa con successo.

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Translated from Chronique imagée d’Esperanzah