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Florence creativity: un mondo fatto a mano

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Firenze

Una fiera per ricordarci il valore del "fatto a mano". Un evento che fa tornare tutti un po' bambini: incantati ed entusiasti nel riscoprire le mille sfaccettature della creatività umana. Un mondo soprattutto al femminile, che dà spazio alle arti delle donne.

Chi durante questo weekend ha visistato la Fortezza da Basso, si è sicuramente trovato a riscoprire il suo lato creativo: dal 29 ottobre al 1° novembre 2015, Florence Creativity ha portato a Firenze una fiera dell'artigianato dove sono stati esposti (oltre a essere direttamente acquistabili) oggetti di qualsiasi tipo. Rigorosamente "fatti a mano". O meglio, in senso più lato: autoprodotti.

Una fabbrica di giocattoli e non solo…

L’aria che vi si respira è davvero entusiasmante: se esistesse Babbo Natale, la sua fabbrica dei giocattoli sarebbe esattamente così! Infatti, entrando nella fiera la sensazione è quella di tornare bambini, di riscoprire quel mondo semplice e incantato di quando i giochi più belli erano fatti a mano, con impegno e passione. Camminando lungo i corridoi del padiglione, si scorgono ovunque stand, piccoli angoli di tenerezza, ognuno decorato da una varietà di oggetti di mille colori e materiali. Ci sono tessuti e filati, mobili di legno e altri di cartone, bancarelle di dolciumi. E ancora carretti pieni di bambole di pezza, poltrone artistiche, dipinti, coperte patchwork, collane.

Un mondo in rosa 

Ovunque, dietro gli stand, è possibile scorgere gli artigiani, per lo più donne intente a portare avanti i loro lavori: c’è la signora che ricama, quella che sferruzza a maglia per preparare una calza o un cappello, c’è quella che prende le misure per confezionare un abito nuovo su misura, quella che legge una rivista di cucina. Tante donne, tutte indaffarate, ognuna con i suoi piccoli ma grandi passatempi. Ricordano quelle zie o nonne di una volta, che davano calore alla casa, animandola. Il tepore che questo posto emana, fa bene al cuore: riscalda. Là dentro, si torna bambini coccolati, spensierati, curiosi ed entusiasti.

Questo è un mondo soprattutto "al femminale", nato anticamente nelle cucine e nei soggiorni di quelle case dove le donne, un po’ per passare il tempo e un po' per esprimere se stesse, esercitavano la loro arte. Un’arte minore, ma preziosa. Quel mondo fa una certa nostalgia, perché dà l'idea che, allora, il tempo scorresse più lento e tranquillo. Il fatto che oggi, nell’Italia del 2015, ci siano ancora persone che possono e hanno la competenza per dedicarsi a tali lavori manuali, consola e ce le fa ammirare. Attualmente infatti, è difficile che si riesca a rendere omaggio alla proprie attitudini creative. Questo però è un peccato perché è davvero meraviglioso quello che riescono a fare le mani umane, unite a una buona dose di fantasia e d’immaginazione.

Dare valore alle cose

Fare le cose a mano è anche una presa di posizione contro la mentalità consumistica "dell’usa e getta". Cucire, ricamare, disegnare e creare in generale, è un tornare a dare valore alle cose, perché si conosce il tempo e l’impegno che vi si è dedicato. Si conosce chi le ha create. È un tornare a una dimensione più umana, contro le dinamiche “spersonalizzanti” del mercato e della società contemporanea. Ricordarsi che le persone e le cose hanno un valore, è importante.

In tale direzione va tutta una serie di iniziative che promuovono un modo alternativo di produrre: quello del self made appunto, che valorizza l'autoproduzione dei "nuovi artigiani": i cosiddetti maker. Si tratta di riscoprire una tecnica antica di produzione, tornata ad essere innovativa poiché negli ultimi anni il mondo del "fai da te" si è potuto diffondere sfruttando le possibilità offerte da internet e dalle nuove tecnologie. In rete si possono trovare video e siti che insegnano a ricamare, decorare, creare orecchini e borse e molto altro. Conferma di ciò sono, ad esempio, portali internet come Vendetta uncinetta, Le funky mamas, Doityourself.com (DIY), ma anche Pinterest, che nelle sue bacheche raccoglie innumerevoli ispirazioni, bioradar.net, donnaclick.it.

Questo è il mondo virtuale del self made: ricco, creativo, originale e soprattutto alternativo. Sembra quasi che recentemente, dopo il boom della produzione industriale in serie che omologa e conforma, ci sia una diffusa esigenza di tornare a sentirsi esseri umani: attivi e creativi produttori di se stessi.

Se uscendo dalla fiera vi è venuta un po' di nostalgia, nell’attesa del prossimo evento a Firenze (dal 5 al 7 maggio 2016)… ingegnatevi con la vostra creatività!