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Firenze, il Pescepane che rivoluziona lo street-food toscano

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LifestyleFirenze

Credevate che la cucina toscana fosse solo trippa e pasta e fagioli? Ingenui! Gianni Pierattoni, Tommaso Giovannini e Nicola Pasqua sono i tre quarantenni fiorentini che hanno ideato il food truck dedicato al pesce. A bordo d'un Apecar classic vintage, girano per le vie di Firenze. Un fish and chips tutto toscano, artigianale, di altissima qualità e a prezzi modici.

Pesce-Pane è un gioco di parole, un richiamo al Vangelo, ma anche una specialità dell'omonimo ristorante itinerante: acciughe marinate, pomodori secchi, pecorino ed erbette servite fra due fette di pane toscano abbrustolito. Un incontro fra tradizione e innovazione. Preparati sempre dalla minicucina ricavata sull'apecar del Pescepane, si possono assaggiare inoltre fishburger di branzino, alici e sarde alle mandorle e tante altre sfiziosità.

Rustic-chic in pieno stile toscano, ma with a twist: infatti, nella terra del lampredotto e del Chianti, si fa spazio al pesce, con bicchiere di buon bianco! Inafferabile quanto fantasioso: per trovare l'ubicazione del furgoncino azzurro che cambia di giorno in giorno, occorre guardare sul sito.

L'idea è nata da un vuoto di proposte alternative: Firenze non scarseggia di furgoncini pronti a sfornare cibo di strada, ma si tratta il più delle volte di cucina dell'entroterra toscano, con tanto di salumi, carni, fagioli, zuppe... Niente di particolarmente estivo insomma. È nella Toscana marittima, quella dei pineti dannunziani e dei fenicotteri rosa, che i tre fiorentini hanno «ripescato alcune tipicità della nostra cucina di mare tra cui il baccalà, le alici, le sarde e la mozzarella in carrozza con la pasta d'acciughe, che spesso ci preparavano le nostre nonne». La cucina di pesce ha alle spalle una lunghissima tradizione che Tommaso Giovannini, ristoratore, Gianni Pierattoni, agente pubblicitario, e Nicola Pasqua, il cuoco itinerante, hanno rispolverato con successo.

E si sa, col caldo l'appetito va un poco stimolato, allora Tommaso, Gianni e Nicola ci consigliano: «Sfatiamo l'idea che con il caldo non sia consigliabile un buon fritto. Basta pensare alle località di mare, un bel "frittino" è quasi sempre un ottima scelta! Suggeriamo il nostro fritto misto: gamberetti, gamberi con guscio, anelli, ciuffi e latterini, accompagnato da una leggera crudité di verdure di stagione (carote, sedano e zucchine) che rende perfetto questo piatto anche in estate!». Il tutto abbinato da un vino bianco fermo. Toscano naturalmente.

Sognando l'Europa

Al momento il Pescepane si concentra su Firenze e provincia, sui food festival nostrani, cercando di costruirsi una reputazione ed un'identità. Un percorso che i tre uomini dietro al Pescepane sanno essere lungo e faticoso, ma che reputano necessario per acquisire esperienza e preparare il terreno a future collaborazioni.

Infatti, nessun dettaglio è tralasciato: il fascino retrò dell'Apecar classic vintage è stato scelto proprio perché «grazie al suo design universalmente conosciuto, genera emozioni e curiosità creando contaminazioni fra le esigenze della frenetica realtà urbana e la riscoperta delle tradizioni locali, con il suo cibo di strada».

Perché di Apecar, i tre del Pescepane vorrebbero «costituire una piccola "flotta" in modo da portare il nostro progetto con il relativo know how innanzitutto in altre città italiane, in particolare in Toscana. Poi il vero sogno, come altri sono riusciti a fare, è quello di poter "sbarcare" un giorno su piazze internazionali storiche dello street food come Londra e Parigi!». Intanto, i tre chef presenteranno la loro attività anche a La Spezia dal 27 al 30 agosto, al Castle Street Food di Piacenza a settembre e al Festival dello street food di Pescara a ottobre.

Ai tre del Pescepane abbiamo chiesto cosa consiglierebbero ad un giovane pieno di idee e che vorrebbere mettersi in gioco oggi, in tempi di crisi economica: «Possiamo ovviamente parlare per la nostra esperienza, è sempre difficile dare "un consiglio" in ambito lavorativo. Sarà una banalità che tutti ripetono, ma quel che davvero bisogna assolutamente avere è una grande determinazione. Si fanno errori, i tempi spesso si allungano, gli aspetti burocratici a volte sono frustranti e all'inizio è sempre difficile attivare i rapporti e farsi conoscere. Ci vuole sicuramente un bel po' di coraggio e un po' di follia per perseguire il progetto in cui si crede, e la passione e il sacrificio non devono mancare. Un consiglio pratico è avere un'idea chiara, una "nicchia" in cui buttarsi, offrendo un prodotto-servizio diverso dagli altri». E Pescepane sembra decisamente aver fatto centro, provando a far amare il pesce anche nella patria della Fiorentina.