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Finalmente telefonate in aereo?

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Politica

Un nuovo commissario alla salute, l’Ue in Kosovo, e norme meno rigide per il download in Internet. Le ultime da Bruxelles.

Non si chiede l’età a una signora

L’arrivo di Androulla Vasiliou, al Parlamento europeo è stato segnato da un piccolo incidente “galante”. A chi le ha inavvertitamente domandato della sua età la signora ha risposto che, nella cultura greca, questo è un segno di maleducazione. Purtroppo per lei Internet è tiranno! Basta una piccola ricerca per scoprire che la Vasiliou, chiamata a sostituire Markos Kyprianou – nominato Ministro degli esteri della Repubblica di Cipro – ha già spento la sessantaquattresima candelina, anche se dimostra dieci di meno. Quale migliore auspicio per un Commissario alla Salute?

Il Kosovo, l’Ue e l’Onu

Il 9 aprile scorso il parlamento del Kosovo ha acclamato l’approvazione della nuova Costituzione. Intanto, l’Ue si prepara a sostituire la missione dell’Onu, inviando un contingente di circa duemila civili, fra giudici, procuratori e agenti di polizia, per sostenere la neonata Repubblica. Solo un’ombra: la missione Ue non ha ricevuto l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Se venisse richiesta scatterebbe il già annunciato veto della Federazione Russa.

Le telefonate volano. E i prezzi?

Il 7 aprile scorso la Commissione europea ha approvato alcune norme destinate ad armonizzare le condizioni per i servizi paneuropei di comunicazione mobile sugli aerei. Tutti i viaggiatori potranno utilizzare il proprio telefono cellulare per chiamate e messaggi durante i voli in Europa. C’è già chi protesta per il disturbo durante i viaggi e ci si chiede quanto costerà chiamare sopra le nuvole. I primi test verranno effettuati da Ryanair sui voli da e verso l’Irlanda.

Sarko ha esagerato

Giovedì 10 aprile, la maggioranza dei deputati europei ha inviato un segnale a Sarkozy e alle grandi etichette dell’industria musica e cinematografica: non bisogna criminalizzare gli utenti che accedono, senza fini di lucro ai contenuti protetti dalla proprietà intellettuale. La risoluzione risponde al patto tra il Governo francese e i provider internet che prevede il blocco della connessione alla rete per chi scarica contenuti protetti.

Foto: in homepage(juicyray/flickr); (European commission); seconda foto (Ian Turton/Flickr); terza foto(Juicyrai/flickr).