Filosofie nazionali o filosofia europea?
Published on
La storia della filosofia parla chiaro, le correnti filosofiche si dividono in base alla nazione di provenienza. Lo spiritualismo francese, il neocriticismo tedesco, il neoidealismo angloamericano.
Il criterio discriminante è quello linguistico. Come tradurre il concetto di Geist o quello di Elan vital? Come unificare l'espressività linguistica di un determinato idioma senza perderne la pregnanza caratteristica?
Rispondere è complicato e il dibattito è acceso. Di certo però c'è questo, a farla da padrone è l'ultimo arrivato, gli Stati Uniti. Fino agli anni '60 le "Scuole Nazionali" godevano di una particolarità indiscussa, di un carattere e di una originalità che le rendevano uniche. Oggi rientrano nella comunità filosofica internazionale che si va uniformando mediante l'uso della lingua inglese.
Le scuole nazionali, storicamente rivali nel monopolio culturale del vecchio continente, hanno ceduto il passo all'inglesizzazione della filosofia. La prima a cadere è stata la Germania che alla fine dell'800 ha visto crescere in importanza le scuole di pensiero inglesi e francesi. A seguire sono state proprio il Regno Unito e la Francia, spodestate dal trionfo della filosofia analitica americana diffusasi negli anni '50. Nel dopoguerra è finito l'eurocentrismo filosofico. E se ciò è avvenuto la responsabilità è anche nostra, abbiamo obbligato docenti e pensatori all'esilio.
Oggi il panorama appare quindi fortemente mutato rispetto a qualche decennio fa. La rivalità intraeuropea non ha più senso di essere. Le correnti filosofiche che storicamente hanno subito il deficit linguistico come quella italiana e quella portoghese possono emergere senza alcun tentennamento. L'isolamento intellettuale dei paesi slavi non esiste più, se non voluto. Perché, come si suol dire, parliamo tutti la stessa lingua.
Oggi semmai, l'opposizione può avvenire fra Europa e Stati Uniti. Caduta la base linguistica permane quella ideologica, metodologica, culturale. Gli stati nazionali sono troppo piccoli per competere con gli Stati Uniti, ma l'Europa è grande. E per quanto ci possano essere punti in comune, la weltanschauung europea è diversa da quella americana.