Euromaidan: "La Russia interverrà militarmente in Ucraina"
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Piera FiammenghiAbbiamo incontrato Natalia Pasternak e Iryna Lystopad, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Euromaidan a Parigi. Criticano i media francesi, l'immagine della protesta veicolata in Occidente e sostengono che un intervento militare russo in Ucraina sia alle porte.
Cafébabel: Quale è stato il ruolo dei media francesi in rapporto all'attuale situazione ucraina?
Natalia Pasternak: I giornali in Francia non hanno fatto sentire subito la loro voce, i media e la classe dirigente francese hanno mostrato interesse solo dopo aver visto sangue e violenza. Questo atteggiamento è dovuto a un disconoscimento non trascurabile verso l'Ucraina in generale. Oggi, non si tratta più di una semplice divisione tra Ucraina dell’est e Ucraina dell’ovest, ma l’Occidente non se ne rende conto perché nel Paese non c'è nessun giornalista occidentale che può testimoniarlo. D'altro canto, ci sono sempre più persone in Francia che mostrano interesse verso l'Ucraina. Alcuni miei amici francesi e alcuni genitori dei compagni di scuola dei miei figli sono pronti a sostenere l'Ucraina.
Iryna Lystopad: Al tempo stesso, ciò che frena la Francia è il suo radicato attaccamento culturale per la Russia. In più, l'ambasciata ucraina a Parigi diffonde la notizia che i manifestanti appartengono all'estrema destra. Ma non è così.
Cafébabel: In effetti, i manifestanti vengono dipinti dai media come dei militanti di estrema destra...
Natalia Pasternak: Sarebbe troppo facile. Dopo gli attacchi del 19 gennaio, i media si sono focalizzati su un piccolo gruppo di manifestanti che, dopo 2 mesi di proteste, hanno lanciato bombe molotov contro la polizia. Se fosse stato un gruppo di maggioranza, di certo avrebbe agito con più violenza. Gli attacchi del 19 gennaio sono stati una provocazione politica da parte della Russia. Putin conosce l’Occidente e nutre timori verso una deriva fascista. Azarov (ex primo ministro ucraino, ndr.) ha parlato di pogrom (sommosse popolari antisemite, ndr.) richiamando alla memoria collettiva il fascismo della seconda guerra mondiale. Tuttavia, c'è da notare che Putin ha posto Stalin su un piedistallo, presentandolo come il salvatore dell'Europa.
TRA MAFIA, COMPROMESSI E BLUFF
Cafébabel: Quindi siete convinte che Putin desideri realmente annettere l'Ucraina?
Natalia Pasternak: Non gli basterebbe governare il Paese indirettamente. Sinceramente penso che si tratterrà fino alla fine dei giochi olimpici di Sochi. Poi, assisteremo quasi sicuramente a un intervento militare russo in Ucraina. Non dimentichiamo che i due paesi sono confinanti a est. Il presidente russo nutre interessi verso l'Ucraina soprattutto ora che la Cina sta diventando una potenza sullo scacchiere internazionale.
Cafébabel: In questo scenario, non sarebbe meglio scendere a un compromesso prima che Putin intervenga?
Iryna Lystopad: Ma quale compromesso!? Le manifestazioni sono scoppiate perché i cittadini non si fidano più del governo.
Cafébabel: Il governo ha accettato di dimettersi e abrogare le leggi anti protesta. Cosa desiderate ottenere di più?
Natalia Pasternak: È un bluff! Non vogliamo solo l'abrogazione delle leggi anti protesta, ma anche il rispetto dei diritti dell'uomo e del cittadino oltre all'abolizione della corruzione. L'unica strada da percorrere è rinnovare l'intero governo. Solo se ci libereremo di questa mafia, l’Europa non sarà più un problema ma una realtà concreta.
Cafébabel: Crede veramente che queste siano le rivendicazioni di tutti gli ucraini, anche di quelli che vivono nella parte più orientale della nazione?
Natalia Pasternak : Quando le proteste sono scoppiate, gli abitanti di Donetsk e di Kharkov (due città a est del Paese, ndr.) hanno partecipato alle manifestazioni mettendo in pericolo le loro vite. C'è una differenza sostanziale con la Rivoluzione arancione, dove la scissione era netta. L'unica spaccatura è provocata dalla mancanza di informazione nell'est della nazione dove non ci sono media indipendenti. In più, lo spettro di Holodomor si fa sentire ancora oggi e continua a far paura. Nemmeno chi abita nell'est del paese desidera un riavvicinamento alla Russia o il ritorno dell'impero sovietico.
Cafébabel: In qualità di presidente del Comitato rappresentativo della comunità ucraina a Parigi, si dedica alla politica a tempo pieno?
Natalia Pasternak: No. Sono madre di famiglia da 12 anni e da 7 rappresento il Comitato della comunità ucraina a Parigi. Sono nata in Ucraina ma vivo in Francia. I miei nonni sono emigrati qua intorno al 1920. Mi sono impegnata attivamente solo a partire dal 2003, in occasione della commemorazione di Holodomor (la grande carestia che si abbatté sull'Ucraina nel 1932 e che causò tra i 3 e i 5 milioni di vittime, ndr.) e in seguito nella Rivoluzione arancione (movimento di protesta sorto in Ucraina all'indomani delle elezioni presidenziali del 2004, ndr). Ero osservatrice elettorale internazionale alla seconda tornata delle elezioni (2004) mentre intorno a me infuriava la Rivoluzione.
Cafébabel: Per quale motivo siete attive nell'organizzazione dell’Euromaidan a Parigi?
Iryna Lystopad: Attualmente sto facendo un dottorato in filosofia medievale all’École Pratique d’Hautes Etudes, quindi non è la politica il mio mestiere. All'Euromaidan France (movimento francese che sostiene le proteste ucraine pro europee, ndr.), partecipano ucraini espatriati che hanno a cuore il destino dell'Ucraina. La mia famiglia vive a Kiev, ma non sono sempre in strada a manifestare. Contrariamente a quanto pensano i francesi, i manifestanti continuano a vivere la loro vita e a lavorare.
L'intervista in versione integrale è disponibile qua.
Translated from « Une intervention militaire russe en Ukraine est possible »