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Erasmus: un anno a tutta velocità

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società

Come le caramelle, il programma di scambio universitario Erasmus ha un doppio effetto. Dopo lo shock culturale, le feste, gli incontri cosmopoliti e le perlustrazioni della Spagna, vengono i viaggi dagli amici ai quattro angoli del continente. Lo esige la coscienza europea. Una testimonianza dalla Francia.

«Un anno d’Erasmus, è come essere nel film "L’Appartamento spagnolo", ma è meglio». Il responsabile del programma Erasmus della mia università francese ci ha visto giusto. Quell’anno è stato straordinario. Con una borsa di studio elargita dalla mia regione francese, sono partita per la Spagna. Un anno che è andato a tutta velocità. Ma cosa si cela dietro questo programma? Il sentimento d’identità europeo. Con la mia cerchia di amici incontrati a Siviglia, mi sono resa conto velocemente di cosa c’era dietro l’Erasmus: si creano dei legami e quest’ ambiente multiculturale dà vita alla smania di spostarsi. E apprezzarlo, vuol dire già aderirvi. E’ sufficiente trascorrere delle vacanze a Maiorca con due austriaci, un inglese, uno spagnolo, due francesi e un’americana, oppure organizzare delle cene multietniche dal mio coinquilino, con una tedesca, un’inglese e un’italiana. Si fa una colletta: le crêpes bretoni, le kartoffelsalat (insalata di patate), la pasta italiana e il salmorejo (zuppa fredda) di Cordoba.

«Partita alla scoperta della cultura spagnola, ho scoperto l’Europa»

All’inizio del giugno 2009, tornata di recente dalla penisola iberica, non pensavo ad altro che a una cosa: rivedere i miei amici europei. E non molto dopo, a metà agosto, sono partita per Vienna da alcuni amici austriaci. Tanto per fare le cose in grande e approfittare dell’occasione per riunire tutti: lo spagnolo ha fatto una deviazione in Austria, la mia coinquilina tedesca è saltata su un treno, e così ci siamo ritrovati in otto ex-Erasmus nella campagna austriaca. Con un biglietto fatto il giorno prima, sono ripartita in treno all’ultimo minuto, attraversando il Tirolo, la Svizzera, direzione Francia. Ho una certezza: l’Europa non ha più frontiere. Questa presa di coscienza è importante tra il mio gruppo di ”post-Erasmus”. Oggi, la mia casella mail trabocca di messaggi di coppie franco-italiane, tedesco-italiane…Partita alla scoperta della cultura spagnola, ho scoperto l’Europa.

Translated from Erasmus et son effet « kiss cool »