Emil Petrov: un ventenne scomparso nell'area Schengen
Published on
Translation by:
Andrea PiuPer i giovani europei viaggiare per il continente è una cosa normale tanto quanto ammazzare il tempo e farsi una birra al pub dietro l'angolo. Ma siamo sicuri che l'Europa senza confini sia concretamente esente da problemi? Ecco un estratto di un articolo di un giornalista polacco che recentemente ha raccontato la storia di Emil Petrov, scomparso durante un giro per l'Europa.
Persona scomparsa: Emil Petrov
Caso numero 09-1483. Scomparso: cittadino finlandese Emil Petrov. Altezza: 190 cm, occhi castani. Ultima località di avvistamento: confine tra Polonia e Ucraina, presso Hrebenne. Età: 20, nel caso sia ancora in vita.
Per voi è solo un'altra delle migliaia di persone di cui si perdono le tracce ogni anno. Per la sua famiglia disperata è un figlio e un fratello, che stanno cercando incessantemente da mesi. Non è facile: prima di aprire i confini dell'area Schengen, cercare una persona scomparsa era come cercare un ago in un pagliaio. Oggi che i controlli alle frontiere sono stati eliminati, in un'area di quasi quattro milioni quadrati di miglia, una simile ricerca risulta molto più difficile che cercare un ago in un pagliaio.
Non sappiamo bene quale sia l'itinerario che Emil sta seguendo, poiché i finlandesi si tengono di rado in contatto con la propria famiglia. Faceva l'autostop e dormiva in mezzo ai cespugli o in edifici abbandonati. Mangiava ciò che trovava in strada o nelle foreste o quello che le persone gli davano in cambio del suo lavoro. Ha visitato Germania, Italia e Grecia. L'ultima volta che è stato visto era in Ucraina, mentre saliva sul treno da Odessa, nel sud, a Lviv, verso ovest. L'Interpol (the international criminal police organisation) ha confermato che Emil Petrov ha attraversato il confine tra Ucraina e Polonia a Hrebenne, la notte dell' 1 ottobre all' 1.30.
Le tracce si perdono nella capitale polacca, da dove lo stesso giorno ha mandato un'e-mail a sua sorella Emma: «Sono a Varsavia, spero di tornare prima del 18 ottobre. Dio mi ha impartito qualche lezione, ma va tutto bene. Il mio mondo si è capovolto. Ti racconterò tutto quando torno. Mi manchi!» Quel poco che si sa è che qualche mese dopo, Emma, Ilya e David stavano seguendo le sue tracce.
La famiglia cerca Emil Petrov
«Siamo venuti qui per trovare Emil e ci staremo finché avrà senso starci», dice Emma augurandoselo. Lei ha 21 anni, ma è la mente dell'operazione: ha creato un blog, contattato i media, parlato con la polizia, coordinato la stampa e l'affissione dei volantini in giro per Varsavia. Il padre, David, è alto, magro e sempre sorridente. Un eterno hippie, che nel suo percorso di vita ha smesso di fare il ristoratore e lasciato la famiglia per trasferirsi a vivere in mezzo a una foresta. Ilya, il diciottenne calmo e spensierato fratello di Emil, mi stringe la mano per salutarmi.
Dov'è Emil Petrov? 80.000 persone si stanno ponendo questa domanda – per lo meno sulla pagina Facebook. Creata dalla sorella di Emil, la pagina conta attualmente 78.282 membri. Si dà per scontato che il giovane sia scomparso da qualche parte in Polonia, perché è sicuro che abbia attraversato il confine dell'Unione Europea. Ma nel frattempo potrebbe aver attraversato tutta l'Europa senza nessun controllo. Mentre da mesi tutti cerano Emil a Varsavia, è possibile che il ragazzo stia tranquillamente passeggiando per le strade di Lisbona.
L'apertura dei confini interni dell'area Schengen può aver fatto aumentare il numero di persone scomparse? Impossibile dirlo, visto che non esiste una rete pan-europea che coordini le ricerche di adulti scomparsi. La cooperazione riguarda solo i bambini appartenenti agli stati che aderiscono alla federazione MCE (The missing children Europe). «Esiste un “Sistema informativo Schengen”, ma vi può accedere solo la polizia», spiega Kinga Siembab, della fondazione ITAKA, un’ONG polacca che si occupa dell'informazione sulle persone scomparse. A sei mesi dalla sparizione di Emil, , dopo l'attenzione dei media, e le ricerche della polizia,le indagini si trovano oggi a un punto morto. Una ricerca, rispettivamente di due e sei settimane, a Varsavia e Cracovia non ha dato i frutti sperati. Non c'è nessuna prova che indichi che Emil fosse nell'una o nell'altra città. La famiglia di Emil prevede di lasciare presto la Polonia. Le ricerche sono ferme. L'ultima cosa di cui si è certi è che Emil ha attraversato la frontiera a Hrebenne.. Oggi non si sa se sia in Polonia o se sia ancora vivo
Per maggiori informazioni visitare la pagina Facebook su Emil Petrov. Un'analoga ma più piccola comunità online si è formata su couchsurfing.org. Nel mentre Emma continua ad aggiornare gli sviluppi della ricerca su un blog
Foto: Filip Jurzyk
Translated from Zagubieni w Europie bez granic