"Ella aveva occhi per vedere, eppure ha scelto me": l'Otello al Fringe di Edimburgo
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Fernanda LignanoMantenendo lo spirito shakespeariano, la rappresentazione degli Smooth Faced Gentlement unisce umorismo e tragedia in questa sorprendente e attuale versione dell’Otello.
Avendo apprezzato la messa in scena del Tito Andronico ad opera degli Smooth Faced Gentlemen, dovevo vedere anche il loro Otello al Fringe di Edimburgo.
Il primo impatto è con una scena molto spoglia, fatta eccezione per una moltitudine di alte cornici scorrevoli, in legno, sulle quali poggiano tende (veneziane, ovviamente!) che possono essere alzate ed abbassate, con un semplice tocco. Questa scenografia minimale è usata con maestria, poiché le cornici diventano portali di vario genere: porte d’ingresso di bar, locali, case o stanze, finestre con serramenti, divisori tra esterno ed interno, e persino complici nella narrazione. Questo è particolarmente evidente nella famosa scena in cui Otello origlia Cassio mentre questi parla della sua signora, e viene persuaso dal suo machiavellico e connivente amico Iago ("onesto Iago" è una battura ripetuta numerose volte nel corso della rappresentazione, per bocca di svariati personaggi) che Cassio stia avendo una relazione con Desdemona, la moglie di Otello.
La trama è imperniata sui sentimenti di rabbia ed umiliazione che scaturiscono in Iago in seguito alla decisione di Otello di promuovere Cassio a luogotenente, ruolo che Iago sentiva avrebbe dovuto essere suo. Dunque quest’ultimo pianifica la sua vendetta. Non solo su Cassio, ma anche su Otello. La sua aspra antipatia è chiara quando sbotta dicendo "Io odio il Moro!". E visto che Otello ha da poco sposato Desdemona, Iago vede in lei il modo per distruggere suo marito, facendo venir meno la fiducia di questi nella sua adorata moglie.
C’è così tanto di cui godere in questa rappresentazione. La profondità delle emozioni è ben espressa e mai eccessiva. C’è grande agilità fisica e allo stesso tempo destrezza emotiva. L’umorismo ed il tocco comico mettono in luce le complesse fisime dell’animo umano, così spesso connesse con le emozioni più oscure capaci di dar luogo a conseguenze catastrofiche. Per esempio, quando Otello e Cassio vengono trasferiti a Cipro, appare un piccolo cartello turistico con tanto di palma che recita "Benvenuti", e quando Roderigo, lo sfortunato "aspirante pretendente" di Desdemona manipolato da Iago per il proprio tornaconto, si palesa a Cipro, indossa ridicoli occhiali da sole e una chiassosa cravatta Hawaiana.
Pur restando totalmente fedeli al linguaggio ed allo spirito shakespeariano, gli Smooth Faced Generation hanno saputo creare la loro originale interpretazione, riuscendo a restituire la grandezza senza tempo dell’opera. Il fatto che la compagnia sia composta da sole donne può sembrare una scelta inusuale, ma la recitazione è così grandiosa, che trascende tutti gli stereotipi e il genere degli attori risulta irrilevante, visto che padroneggiano i propri ruoli così bene. Mi è parso, per l’appunto, che questo cast sia riuscito a dare un qualcosa in più, un flusso di emozioni che scaturiscono nel corso della rappresentazione, una flessibilità ed una vivacità nuove.
In un’intervista alla rivista The List, il direttore parla di come gli Smooth Faced Gentlemen ricamino sulla tradizione del farsesco e del comico affermando che "più si riesce a far ridere il pubblico, e più questo si sentirà coinvolto: e quando li si colpisce con qualcosa di serio, la reazione sarà tanto più forte". Strategia che sicuramente funziona. Se si ha voglia di farsi coinvolgere da una rappresentazione teatrale, vi suggerisco di assistere ad uno spettacolo dei Smooth Faced Gentlemen. Tito Andronico è stata una pièce carica di passione, ma è stato Otello a lasciarmi in lacrime sul finale.
Raccomando vivamente queste produzioni. Sono delle perle rare in scena al Fringe Festival. "Cinque stelle".
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Otello di William Shakespeare, prodotto da Smooth Faced Gentlemen. Al Potterrow Underbelly, dal 6 al 31 agosto. Fringe festival, Edimburgo.
Translated from "For she had eyes and chose me": Othello at the Edinburgh Fringe