
Ecologia, Istanbul si colora di verde
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Ester GarufiIstanbul è una città che cambia. Con lo sviluppo economico della Turchia, la città dell'ovest vive al ritmo delle gru e dei grandi progetti immobiliari. Spesso dimenticata durante le fasi di crescita economica, l'ecologia è tuttavia presente nella metropoli. Le questioni ambientali sono difese con orgoglio dagli abitanti di Istanbul e diventano sempre più una questione politica e militante. 13 luoghi comuni per... darsi al verde.
Questa galleria di immagini fa parte del progetto « Orient Express Reporter II» di cafebabel.com, destinato a inviare giovani giornalisti dei Balcani nelle città dell'Unione Europea e viceversa.

Nel quartiere di Beyoglu, si può osservare la locandina gigante di una pubblicità che vanta un'agricoltura al 100% locale e naturale..
Foto di © Nicolas Datiche per Orient Express Reporter II a Istanbul per cafebabel.com.

Uno dei tanti ferraioli della città spinge il suo carrello per recuperare tutti gli oggetti che può. Indirettamente, secondo le diverse ONG incontrate, ciò permette alla città turca di avere uno dei tassi più elevati di riciclaggio.
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Sede del Yesiller partisi (partito ecologico turco) nel quartiere di Beyoglu. Attualmente, il partito ecologico non dispone di un rappresentante eletto e, in tutta la Turchia, conta meno di 400 membri.
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Serkan Köybasi, 32 anni, è membro del Yesiller Partisi a Istanbul. Studente all'università di Bahcesehir dove scrive una tesi sulla costituzione turca, Serkan vorrebbe poi scrivere una tesi sull'ecologia in Turchia. Vorrebbe impegnarsi nella vita del partito sia a livello politico che in termini di azioni pubbliche, in particolare sui campi di resistenza ecologica.
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Durukan Dudu, 27 anni, è un eco-attivista di Istanbul e membro del partito Yesiller. Si oppone al progetto di costruzione delle centrali nucleari in Turchia ma anche alla costruzione di un terzo ponte sul Bosforo. Militante attivo, ha deciso di spostarsi per Istanbul soltanto in bicicletta. E per 365 giorni l'anno.
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Un militante di Greenpeace discute con un giovane turco nella via Istiklal, per sensibilizzare gli abitanti al problema della costruzione di centrali nucleari in Turchia.
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Da 6 anni, per valorizzare l'agricoltura biologica e incoraggiare le fattorie turche a produrre in modo più sano, l'ONG Bugday organizza un mercato di prodotti 100% Bio nel quartiere Sisli.
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Il mercato biologico di Bugday, nel quartiere di Sisli, si svolge una volta alla settimana, il sabato. Dalla sua creazione, 6 anni fa, il numero di produttori e fattori non smette di crescere.
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Una ragazza, operaia in una fattoria del nord della Turchia, propone i suoi prodotti biologici sul mercato di Bugday da 3 anni. E' orgogliosa di portare il grembiule dell'associazione sul quale si possono leggere e comprendere le ragioni dell'ONG.
L'ONG Bugday è responsabile della sopravvivenza di alcuni tipi di prodotti in via di estinzione incoraggiando i produttori a coltivarli.
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Due membri dell'associazione Yeryuzu Dernegi, Sevgi Mutlu, 32 anni e Gülizar Yenal, 60 anni, fanno una pausa nel loro giardino. La loro associazione ha lo scopo di valorizzare e dare consigli per la realizzazione di uno urban garden. Seguendo questo scopo, organizzano corsi di permacultura e di gestione di piccoli spazi utili alla crescita di alcune piante.
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L'associazione Yeryuzu Dernegi realizza un sistema di colletta, allevamento e scambio di semi affinché tutti possano disporre di specie da piantare, ad esempio sul proprio balcone o giardinetto.
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Su un terreno del quartiere Kuzguncuk (parte asiatica della città di Istanbul) è stato realizzato un giardinetto. In questo modo, tutti possono approfittare dei prodotti sani e coltivare in modo biologico.
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Questo giardino non ha il semplice scopo di valorizzare un'alimentazione sana, ma è anche un luogo di militanza e di resistenza allo sviluppo urbano della città. Gli abitanti del quartiere, che hanno preso possesso di questo appezzamento di terra, si oppongono al progetto di alcuni agenti immobiliari che, in un periodo di forte speculazione immobiliare a Istanbul, vogliono ricavarne un terreno edificabile.
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Translated from Écologie à Istanbul : la mise au vert